Hinter–Asien. L’interpretazione hegeliana delle dimensioni spirituali del lontano Oriente. La dissertazione tratta dell’interpretazione hegeliana delle civiltà della Cina, dell’India e di quelle raccolte sotto il nome generico di “mondo buddhista”. La prima parte concerne l’origine di alcune immagini di tali civiltà fra il Seicento ed il primo Ottocento e gli approcci e gli interessi dei maggiori filosofi europei nel rapportarsi ad esse, per poi concentrarsi sul procedimento di Hegel, cercando di porre in evidenza le ragioni speculative che ne stanno alla base e soprattutto la sua posizione all’interno dei dibattiti sulla traduzione e la comprensione di concetti filosofici afferenti ad altre civiltà. La seconda parte tratta dell’interpretazione hegeliana dell’Oriente a partire dal suo inquadramento generale e dalle ragioni storiche che per il filosofo l’hanno portato a configurarsi in tal modo, per poi seguire l’analisi delle dimensioni spirituali delle tre civiltà considerate, ma separando quegli aspetti della religione indiana e buddhista che Hegel giudica maggiormente speculativi, che vengono trattati a parte assieme al suo esame delle filosofie dell’India, ed inquadrati all’interno dei rinnovati dibattiti sul panteismo nel contesto della filosofia tedesca dei primi trent’anni dell’Ottocento.
Hinter–Asien. L’interpretazione hegeliana delle dimensioni spirituali del lontano Oriente
DE PRETTO, DAVIDE
2009
Abstract
Hinter–Asien. L’interpretazione hegeliana delle dimensioni spirituali del lontano Oriente. La dissertazione tratta dell’interpretazione hegeliana delle civiltà della Cina, dell’India e di quelle raccolte sotto il nome generico di “mondo buddhista”. La prima parte concerne l’origine di alcune immagini di tali civiltà fra il Seicento ed il primo Ottocento e gli approcci e gli interessi dei maggiori filosofi europei nel rapportarsi ad esse, per poi concentrarsi sul procedimento di Hegel, cercando di porre in evidenza le ragioni speculative che ne stanno alla base e soprattutto la sua posizione all’interno dei dibattiti sulla traduzione e la comprensione di concetti filosofici afferenti ad altre civiltà. La seconda parte tratta dell’interpretazione hegeliana dell’Oriente a partire dal suo inquadramento generale e dalle ragioni storiche che per il filosofo l’hanno portato a configurarsi in tal modo, per poi seguire l’analisi delle dimensioni spirituali delle tre civiltà considerate, ma separando quegli aspetti della religione indiana e buddhista che Hegel giudica maggiormente speculativi, che vengono trattati a parte assieme al suo esame delle filosofie dell’India, ed inquadrati all’interno dei rinnovati dibattiti sul panteismo nel contesto della filosofia tedesca dei primi trent’anni dell’Ottocento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/110712
URN:NBN:IT:UNIPD-110712