Premesse: Il calcium score coronarico misurato con la Tomografia Computerizzata Multistrato (MSCT) o con la Electron Beam (EBCT), ha dimostrato, tramite numerosi studi su campioni ampi di popolazione adulta, di essere un predittore di eventi coronarici indipendente, in aggiunta agli altri fattori di rischio cardiovascolare, di avere un elevato valore predittivo negativo per la presenza di patologia coronarica significativa e di correlare significativamente con l’estensione della patologia coronarica. Obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato di valutare il possibile ruolo del calcium score nel predire la morte improvvisa giovanile da patologia aterosclerotica coronarica tramite l’esame dei cuori ex vivo di giovani vittime (di età ? 35 anni), decedute improvvisamente per morte improvvisa da aterosclerosi coronarica. Metodi: A partire dai 483 casi di morte improvvisa giovanile raccolti dal 1980 al 2006 nella regione Veneto, 80 casi risultavano dovuti ad aterosclerosi coronarica. Di questi sono stati presi in esame 60 cuori fissati in formalina (età compresa tra i 19 e i 35 anni, media 31 ± 4, 54 maschi e 6 femmine). 20 casi consecutivi di vittime più anziane di morte improvvisa coronarica (età compresa tra 44 e 76, media 59 ± 12, 17 maschi e 3 femmine) sono stati utilizzati come controlli. E’ stata eseguita una tomografia computerizzata a 16 strati dei cuori (con LigthSpeed Plus, General Electric Company Milwakee, WI, USA). E’ stato misurato il Calcium Score tramite Agatstone score e Volume score. Sezioni in serie di tutte le principali coronarie epicardiche sono state analizzate e routinariamente processate con colorazioni Ematossilina-Eosina, Tricromica di Heidenhain e von Kossa. Risultati: Nelle giovani vittime di morte improvvisa, una patologia monovasale è stata riscontrata in 42 casi (70%), la coronaria discendente anteriore era il vaso più frequentemente coinvolto (56 casi, 93%) e l’iperplasia intimale fibrocellulare la tipologia di placca più frequentemente riscontrata (35 casi, 58%). In 27 casi (45%) vi era presenza di trombosi coronarica, sia da rottura di placca (8 casi, 30%) che da erosione di placca (19 casi, 70%), mentre nei restanti 33 casi (55%) vi era assenza di trombosi. Confrontando le vittime giovani con i controlli più anziani, si è riscontrata una malattia multivasale nel 30% (18 casi su 60) verso l’80% (16 casi su 20), placche ateromasiche con core lipidico nel 42% (25 casi) verso il 100% (20 casi), trombosi coronarica dovuta a rottura del cappuccio fibroso in 8 casi (13% di tutti i casi e 30% dei casi con trombosi) verso 20 (100%). Un Calcium Score positivo è stato evidenziato nel 20% dei giovani (12 casi su 60) e nel 65% dei controlli (12 casi su 20) con valori medi più bassi nei giovani (15 Agatstone score e 13 Volume score) verso i controlli (269 Agatsone score e 316 Volume score). Nei giovani un Calcium Score positivo è risultato eccezionale in età ? 30 anni (4%) rispetto a età > 30 anni (32%), si è riscontrato nel 67% dei casi con malattia multivasale e in nessuno dei casi con malattia monovasale e nel 10% dei casi di erosione di placca verso l’87% dei casi con rottura di placca. Conclusioni: Il Calcium Sore è un forte predittore dell’estensione della patologia coronarica anche nel giovane ed aumenta con l’età. Un Calcium Score negativo nel giovane però non esclude la presenza di aterosclerosi coronarica a rischio di morte improvvisa, che in età giovanile più di frequente consiste in una patologia monovasale con esuberante proliferazione fibrocellulare intimale priva di core lipidico e, nella maggior parte dei casi, con assenza di trombosi. Inoltre il calcium score non è risultato in grado di evidenziare le placche aterosclerotiche instabili prone alla trombosi acuta endoluminale. L’aterosclerosi giovanile si conferma una malattia profondamente diversa da quella dell’età più avanzata e pertanto il valore che il calcium score ha mostrato di possedere nella popolazione adulta e a anziana non è risultato trasferibile in età giovanile.
CALCIUM SCORE E MORTE IMPROVVISA GIOVANILE DA ATEROSCLEROSI CORONARICA
ROMANO, SILVIA
2009
Abstract
Premesse: Il calcium score coronarico misurato con la Tomografia Computerizzata Multistrato (MSCT) o con la Electron Beam (EBCT), ha dimostrato, tramite numerosi studi su campioni ampi di popolazione adulta, di essere un predittore di eventi coronarici indipendente, in aggiunta agli altri fattori di rischio cardiovascolare, di avere un elevato valore predittivo negativo per la presenza di patologia coronarica significativa e di correlare significativamente con l’estensione della patologia coronarica. Obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato di valutare il possibile ruolo del calcium score nel predire la morte improvvisa giovanile da patologia aterosclerotica coronarica tramite l’esame dei cuori ex vivo di giovani vittime (di età ? 35 anni), decedute improvvisamente per morte improvvisa da aterosclerosi coronarica. Metodi: A partire dai 483 casi di morte improvvisa giovanile raccolti dal 1980 al 2006 nella regione Veneto, 80 casi risultavano dovuti ad aterosclerosi coronarica. Di questi sono stati presi in esame 60 cuori fissati in formalina (età compresa tra i 19 e i 35 anni, media 31 ± 4, 54 maschi e 6 femmine). 20 casi consecutivi di vittime più anziane di morte improvvisa coronarica (età compresa tra 44 e 76, media 59 ± 12, 17 maschi e 3 femmine) sono stati utilizzati come controlli. E’ stata eseguita una tomografia computerizzata a 16 strati dei cuori (con LigthSpeed Plus, General Electric Company Milwakee, WI, USA). E’ stato misurato il Calcium Score tramite Agatstone score e Volume score. Sezioni in serie di tutte le principali coronarie epicardiche sono state analizzate e routinariamente processate con colorazioni Ematossilina-Eosina, Tricromica di Heidenhain e von Kossa. Risultati: Nelle giovani vittime di morte improvvisa, una patologia monovasale è stata riscontrata in 42 casi (70%), la coronaria discendente anteriore era il vaso più frequentemente coinvolto (56 casi, 93%) e l’iperplasia intimale fibrocellulare la tipologia di placca più frequentemente riscontrata (35 casi, 58%). In 27 casi (45%) vi era presenza di trombosi coronarica, sia da rottura di placca (8 casi, 30%) che da erosione di placca (19 casi, 70%), mentre nei restanti 33 casi (55%) vi era assenza di trombosi. Confrontando le vittime giovani con i controlli più anziani, si è riscontrata una malattia multivasale nel 30% (18 casi su 60) verso l’80% (16 casi su 20), placche ateromasiche con core lipidico nel 42% (25 casi) verso il 100% (20 casi), trombosi coronarica dovuta a rottura del cappuccio fibroso in 8 casi (13% di tutti i casi e 30% dei casi con trombosi) verso 20 (100%). Un Calcium Score positivo è stato evidenziato nel 20% dei giovani (12 casi su 60) e nel 65% dei controlli (12 casi su 20) con valori medi più bassi nei giovani (15 Agatstone score e 13 Volume score) verso i controlli (269 Agatsone score e 316 Volume score). Nei giovani un Calcium Score positivo è risultato eccezionale in età ? 30 anni (4%) rispetto a età > 30 anni (32%), si è riscontrato nel 67% dei casi con malattia multivasale e in nessuno dei casi con malattia monovasale e nel 10% dei casi di erosione di placca verso l’87% dei casi con rottura di placca. Conclusioni: Il Calcium Sore è un forte predittore dell’estensione della patologia coronarica anche nel giovane ed aumenta con l’età. Un Calcium Score negativo nel giovane però non esclude la presenza di aterosclerosi coronarica a rischio di morte improvvisa, che in età giovanile più di frequente consiste in una patologia monovasale con esuberante proliferazione fibrocellulare intimale priva di core lipidico e, nella maggior parte dei casi, con assenza di trombosi. Inoltre il calcium score non è risultato in grado di evidenziare le placche aterosclerotiche instabili prone alla trombosi acuta endoluminale. L’aterosclerosi giovanile si conferma una malattia profondamente diversa da quella dell’età più avanzata e pertanto il valore che il calcium score ha mostrato di possedere nella popolazione adulta e a anziana non è risultato trasferibile in età giovanile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/110735
URN:NBN:IT:UNIPD-110735