Il tema generale della mia dissertazione è lo statuto problematico dell' 'ontologia' nella Scienza della logica di Hegel. Le domande che motivano il mio lavoro sono le seguenti: Qual è il tema dell'ontologia? Come può l'ontologia rapportarsi col suo tema? Quali tipi di presupposizioni sono implicite quando caratterizziamo un progetto filosofico come 'ontologico'?. Lo scopo della mia dissertazione consiste nel mostrare le ragioni per cui la filosofia speculativa di Hegel è oggi assolutamente rilevante per rivelare le presupposizioni che ineriscono alle questioni ontologiche e per trarre da ciò una risposta che, da un lato, mette in questione il posto dell'ontologia nel progetto moderno di una filosofia auto-fondativa, e, dall'altro lato, prepara la strada alla possibilità di uno studio radicalmente auto-critico dell'essere come essere pensato. Il corso dell'argomentazione si presenta diviso in quattro sezioni principali: l'introduzione, la prima parte (capitoli 1-3), la seconda parte (capitoli 4-7), la conclusione. L'introduzione abbozza tre questioni orientative (perché la definizione della metafisica è controversa? Che senso ha occuparsi di metafisica? Ci sono ragioni legittime di porre un'alternativa tra 'metafisica' e 'ontologia'?). Quindi propone alcuni criteri per la classificazione dello status quaestionis relativo all'interpretazione della risposta hegeliana alle tre questioni orientative. La prima parte della dissertazione è dedicata alla motivazione e alla posizione del problema ontologico. Nel primo capitolo cerco di delineare la peculiare concezione hegeliana della Voraussetzungslosigkeit della filosofia, mettendo in evidenza la stretta connessione che Hegel instaura tra la 'libertà da presupposizioni' e il concetto di scetticismo radicale o pirroniano. Specificamente, l'analisi mira a valutare in che modo il concetto hegeliano di scetticismo esercita una funzione critica sul concetto kantiano di filosofia critica. Nel secondo capitolo mi propongo di indagare la questione della motivazione del soggetto individuale a impegnarsi nel progetto del pensare speculativo e a questo scopo discuto criticamente la tesi di Houlgate secondo cui l'atto libero del soggetto di decidersi a voler pensare in modo puro costituisce il 'fondamento storico' del primo concetto della scienza. Nel terzo capitolo giungo alla posizione del problema ontologico nella logica dialettico-speculativa attraverso una previa distinzione di tre tipi di presupposizioni: presupposizioni soggettive, oggettive, soggettivo-oggettive. Quindi analizzo i quattro aspetti che, a mio giudizio, costituiscono la problematizzazione dell'ontologia: (i) il supposto iato tra la 'scienza' (qualunque essa sia) e la 'realtà'; (ii) il passaggio dalla familiarità con gli oggetti al conoscere o pensare concettuale; (iii) l'articolazione della domanda ontologica - che cos'è l'essere? - entro il tema ossia la Cosa stessa, intesa come la produzione del significato dell'essere; (iv) le somiglianze e le differenze fondamentali tra la filosofia speculativa di Hegel e la posizione di Aristotele, quale fondatore dell'ontologia, riguardo al tema dell'intelligibilità dell'essere. Complessivamente, lo scopo del capitolo è mostrare che l'articolazione logico-speculativa del problema ontologico consiste nella trasformazione della domanda aristotelica 'che cos'è l'essere?' nella domanda 'qual è il significato della forma di pensiero dell' 'essere'?'. La seconda parte della dissertazione sviluppa un'interpretazione ontologica della Scienza della logica elaborando una comprensione del concetto di 'metodo' nei termini di un processo auto-generativo. Il capitolo quarto si concentra sulla differenza tra una concezione 'tradizionale' e una concezione 'idealista', e specificamente hegeliana, del pensare. Lo scopo dell'analisi è mostrare come Hegel si appropri di due idee cruciali della storia della filosofia (la distinzione aristotelica tra intelletto passivo e intelletto attivo, il principio spinozista dell'immanenza) e li trasformi nel suo concetto originale di 'pensare oggettivo'. Il capitolo quinto si occupa del confronto tra Hegel e Aristotele sull'idea di processo e studia tre punti principali: (i) la relazione del processo con lo scopo; (ii) la relazione del processo col tempo; (iii) la questione di che cosa rimanga nella filosofia di Hegel della triplice distinzione aristotelica delle attività umane (produzione, prassi, teoria). Il capitolo sesto procede in quattro passi. Il primo passo consiste nell'indagare il senso formale (ma non formalista) del metodo di un'ontologia libera da presupposizioni. Il secondo passo è l'analisi delle presupposizioni dell'ontologia dogmatica che era nota a Hegel nella forma della Schulphilosophie di Wolff e Baumgarten. Il terzo passo è la formulazioni delle domande che esprimono e riassumono il metodo di un'ontologia critica. Il quarto passo tratta la prima domanda del metodo: (i) Perché la scienza deve cominciare il pensiero del puro essere? Il capitolo settimo esplora la seconda e la terza domanda del metodo: (ii) Come avanzare oltre il puro essere? (iii) Come 'finisce' l'avanzamento del significato dell'essere?. Per mostrare la relazione dinamica tra 'avanzamento' e 'fine' della scienza logica, concludo il capitolo con la posizione e discussione di quattro domande circa il senso o l'orientamento dell'avanzamento logico. La conclusione del lavoro è dedicata alla trattazione di quattro punti: (i) la demarcazione tra l'estensione e i limiti della mia interpretazione ed il lavoro che richiede di venire svolto per portare a termine il compito di una ricostruzione ontologica della Scienza della logica; (ii) lo studio della trasformazione della categoria ontologica tradizionale della sostanza nella sezione sul 'rapporto della sostanzialità' della Dottrina dell'essenza della Scienza della logica; (iii) uno sguardo retrospettivo sul corso dell'argomentazione, col duplice scopo di delucidare le risposte che la mia interpretazione ha dato alle questioni orientative formulate nell'introduzione e di rilevare la ragione per cui il progetto di Hegel è così importante per ogni tentativo di praticare l'indagine ontologica nell'epoca contemporanea.

Il problema dell'ontologia nella Scienza della logica di Hegel

ORSINI, FEDERICO
2014

Abstract

Il tema generale della mia dissertazione è lo statuto problematico dell' 'ontologia' nella Scienza della logica di Hegel. Le domande che motivano il mio lavoro sono le seguenti: Qual è il tema dell'ontologia? Come può l'ontologia rapportarsi col suo tema? Quali tipi di presupposizioni sono implicite quando caratterizziamo un progetto filosofico come 'ontologico'?. Lo scopo della mia dissertazione consiste nel mostrare le ragioni per cui la filosofia speculativa di Hegel è oggi assolutamente rilevante per rivelare le presupposizioni che ineriscono alle questioni ontologiche e per trarre da ciò una risposta che, da un lato, mette in questione il posto dell'ontologia nel progetto moderno di una filosofia auto-fondativa, e, dall'altro lato, prepara la strada alla possibilità di uno studio radicalmente auto-critico dell'essere come essere pensato. Il corso dell'argomentazione si presenta diviso in quattro sezioni principali: l'introduzione, la prima parte (capitoli 1-3), la seconda parte (capitoli 4-7), la conclusione. L'introduzione abbozza tre questioni orientative (perché la definizione della metafisica è controversa? Che senso ha occuparsi di metafisica? Ci sono ragioni legittime di porre un'alternativa tra 'metafisica' e 'ontologia'?). Quindi propone alcuni criteri per la classificazione dello status quaestionis relativo all'interpretazione della risposta hegeliana alle tre questioni orientative. La prima parte della dissertazione è dedicata alla motivazione e alla posizione del problema ontologico. Nel primo capitolo cerco di delineare la peculiare concezione hegeliana della Voraussetzungslosigkeit della filosofia, mettendo in evidenza la stretta connessione che Hegel instaura tra la 'libertà da presupposizioni' e il concetto di scetticismo radicale o pirroniano. Specificamente, l'analisi mira a valutare in che modo il concetto hegeliano di scetticismo esercita una funzione critica sul concetto kantiano di filosofia critica. Nel secondo capitolo mi propongo di indagare la questione della motivazione del soggetto individuale a impegnarsi nel progetto del pensare speculativo e a questo scopo discuto criticamente la tesi di Houlgate secondo cui l'atto libero del soggetto di decidersi a voler pensare in modo puro costituisce il 'fondamento storico' del primo concetto della scienza. Nel terzo capitolo giungo alla posizione del problema ontologico nella logica dialettico-speculativa attraverso una previa distinzione di tre tipi di presupposizioni: presupposizioni soggettive, oggettive, soggettivo-oggettive. Quindi analizzo i quattro aspetti che, a mio giudizio, costituiscono la problematizzazione dell'ontologia: (i) il supposto iato tra la 'scienza' (qualunque essa sia) e la 'realtà'; (ii) il passaggio dalla familiarità con gli oggetti al conoscere o pensare concettuale; (iii) l'articolazione della domanda ontologica - che cos'è l'essere? - entro il tema ossia la Cosa stessa, intesa come la produzione del significato dell'essere; (iv) le somiglianze e le differenze fondamentali tra la filosofia speculativa di Hegel e la posizione di Aristotele, quale fondatore dell'ontologia, riguardo al tema dell'intelligibilità dell'essere. Complessivamente, lo scopo del capitolo è mostrare che l'articolazione logico-speculativa del problema ontologico consiste nella trasformazione della domanda aristotelica 'che cos'è l'essere?' nella domanda 'qual è il significato della forma di pensiero dell' 'essere'?'. La seconda parte della dissertazione sviluppa un'interpretazione ontologica della Scienza della logica elaborando una comprensione del concetto di 'metodo' nei termini di un processo auto-generativo. Il capitolo quarto si concentra sulla differenza tra una concezione 'tradizionale' e una concezione 'idealista', e specificamente hegeliana, del pensare. Lo scopo dell'analisi è mostrare come Hegel si appropri di due idee cruciali della storia della filosofia (la distinzione aristotelica tra intelletto passivo e intelletto attivo, il principio spinozista dell'immanenza) e li trasformi nel suo concetto originale di 'pensare oggettivo'. Il capitolo quinto si occupa del confronto tra Hegel e Aristotele sull'idea di processo e studia tre punti principali: (i) la relazione del processo con lo scopo; (ii) la relazione del processo col tempo; (iii) la questione di che cosa rimanga nella filosofia di Hegel della triplice distinzione aristotelica delle attività umane (produzione, prassi, teoria). Il capitolo sesto procede in quattro passi. Il primo passo consiste nell'indagare il senso formale (ma non formalista) del metodo di un'ontologia libera da presupposizioni. Il secondo passo è l'analisi delle presupposizioni dell'ontologia dogmatica che era nota a Hegel nella forma della Schulphilosophie di Wolff e Baumgarten. Il terzo passo è la formulazioni delle domande che esprimono e riassumono il metodo di un'ontologia critica. Il quarto passo tratta la prima domanda del metodo: (i) Perché la scienza deve cominciare il pensiero del puro essere? Il capitolo settimo esplora la seconda e la terza domanda del metodo: (ii) Come avanzare oltre il puro essere? (iii) Come 'finisce' l'avanzamento del significato dell'essere?. Per mostrare la relazione dinamica tra 'avanzamento' e 'fine' della scienza logica, concludo il capitolo con la posizione e discussione di quattro domande circa il senso o l'orientamento dell'avanzamento logico. La conclusione del lavoro è dedicata alla trattazione di quattro punti: (i) la demarcazione tra l'estensione e i limiti della mia interpretazione ed il lavoro che richiede di venire svolto per portare a termine il compito di una ricostruzione ontologica della Scienza della logica; (ii) lo studio della trasformazione della categoria ontologica tradizionale della sostanza nella sezione sul 'rapporto della sostanzialità' della Dottrina dell'essenza della Scienza della logica; (iii) uno sguardo retrospettivo sul corso dell'argomentazione, col duplice scopo di delucidare le risposte che la mia interpretazione ha dato alle questioni orientative formulate nell'introduzione e di rilevare la ragione per cui il progetto di Hegel è così importante per ogni tentativo di praticare l'indagine ontologica nell'epoca contemporanea.
2014
Italiano
problema, teoria, ontologia, presupposizioni, processo, metodo, Hegel Aristotele, sostanza/problem, theory, presuppositionlessness, being, process, derivation, circularity, method, critique.
MENEGONI, FRANCESCA
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/110757
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-110757