La tutela dei lavoratori subordinati e dei livelli occupazionali nel trasferimento d’azienda di imprese in crisi o insolventi – Riassunto. La ricerca, partendo da una ricostruzione storica della disciplina interna del fenomeno circolatorio delle imprese in bonis, anche alla luce del diritto dell’Unione europea e della sua giurisprudenza, si è concentrata sulle novità che hanno interessato l’ordinamento domestico, rispetto al trasferimento delle imprese in crisi o insolventi, a seguito della condanna del nostro Paese da parte della Corte di giustizia europea con sentenza n. 561/07 del 2009. In particolare, l’analisi si è concentrata sul nuovo art. 47, c. 4 bis, della l. n. 428/1990 e di come lo stesso si pone, in termini di compatibilità, riguardo alle indicazioni sovranazionali. Significativa attenzione è stata posta ai risvolti lavoristici connessi non solo al nuovo concordato preventivo e all’accordo di ristrutturazione dei debiti, ma anche alla procedura dell’amministrazione straordinaria, pur non mancando di rilevare i costanti profili di criticità rispetto alla direttiva comunitaria n. 2001/23. Lo studio, infine, si è concentrato sulle tutele collettive, nell’ambito del processo circolatorio, poste a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese in crisi o decotte, nonché sulla strategicità che possono assumere, rispetto alla conservazione dei livelli occupazionali, sia le politiche passive che quelle attive del lavoro.
La tutela dei lavoratori subordinati e dei livelli occupazionali nel trasferimento d'azienda di imprese in crisi o insolventi
GOGLIETTINO, GIAN PIERO
2014
Abstract
La tutela dei lavoratori subordinati e dei livelli occupazionali nel trasferimento d’azienda di imprese in crisi o insolventi – Riassunto. La ricerca, partendo da una ricostruzione storica della disciplina interna del fenomeno circolatorio delle imprese in bonis, anche alla luce del diritto dell’Unione europea e della sua giurisprudenza, si è concentrata sulle novità che hanno interessato l’ordinamento domestico, rispetto al trasferimento delle imprese in crisi o insolventi, a seguito della condanna del nostro Paese da parte della Corte di giustizia europea con sentenza n. 561/07 del 2009. In particolare, l’analisi si è concentrata sul nuovo art. 47, c. 4 bis, della l. n. 428/1990 e di come lo stesso si pone, in termini di compatibilità, riguardo alle indicazioni sovranazionali. Significativa attenzione è stata posta ai risvolti lavoristici connessi non solo al nuovo concordato preventivo e all’accordo di ristrutturazione dei debiti, ma anche alla procedura dell’amministrazione straordinaria, pur non mancando di rilevare i costanti profili di criticità rispetto alla direttiva comunitaria n. 2001/23. Lo studio, infine, si è concentrato sulle tutele collettive, nell’ambito del processo circolatorio, poste a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese in crisi o decotte, nonché sulla strategicità che possono assumere, rispetto alla conservazione dei livelli occupazionali, sia le politiche passive che quelle attive del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/110827
URN:NBN:IT:UNIPD-110827