Il lavoro discute i tratti salienti dello sviluppo di un modello multi-body di motociclo allo stato dell’arte a 12 gdl (posizione e orientazione del telaio, angolo di sterzo, corsa delle sospensioni, rotazione delle ruote, rotazione del motore), il modello di controllo utilizzato, e le problematiche relative alla modellazione delle flessibilità strutturali con parametri concentrati. Il modello include 5 schemi sospensivi (forcella telescopica, telelever, duolever, forcellone oscillante, paralever) tutti dotati di flessibilità concentrate, 8 rigidezze concentrate per la modellazione della flessibilità distribuita del veicolo, una flessibilità per la modellazione della cedevolezza del sistema di trasmissione, un modello di pilota passivo in grado di simulare l’interazione del conducente con il manubrio e con il telaio, un modello di interazione pneumatico-strada 3D che tiene in considerazione sia la geometria che la deformabilità della carcassa. Il modello include anche un ottimizzatore dell’assetto in condizioni di moto (velocità e accelerazione) generiche. Infine il modello è utilizzato per il calcolo delle rigidezze equivalenti del veicolo ai punti di contatto, per la decomposizione della coppia di sterzo, per lo studio dell’effetto delle flessibilità strutturali sulla stabilità dei modi di vibrare weave e wobble, per l’analisi dei fenomeni noti come chatter e kick-back e per l’analisi dell’effetto dell’impedenza del pilota sulla stabilità.
Modellazione Multi-Body Analitica e Sviluppo di Strategie di Controllo
MASSARO, MATTEO
2009
Abstract
Il lavoro discute i tratti salienti dello sviluppo di un modello multi-body di motociclo allo stato dell’arte a 12 gdl (posizione e orientazione del telaio, angolo di sterzo, corsa delle sospensioni, rotazione delle ruote, rotazione del motore), il modello di controllo utilizzato, e le problematiche relative alla modellazione delle flessibilità strutturali con parametri concentrati. Il modello include 5 schemi sospensivi (forcella telescopica, telelever, duolever, forcellone oscillante, paralever) tutti dotati di flessibilità concentrate, 8 rigidezze concentrate per la modellazione della flessibilità distribuita del veicolo, una flessibilità per la modellazione della cedevolezza del sistema di trasmissione, un modello di pilota passivo in grado di simulare l’interazione del conducente con il manubrio e con il telaio, un modello di interazione pneumatico-strada 3D che tiene in considerazione sia la geometria che la deformabilità della carcassa. Il modello include anche un ottimizzatore dell’assetto in condizioni di moto (velocità e accelerazione) generiche. Infine il modello è utilizzato per il calcolo delle rigidezze equivalenti del veicolo ai punti di contatto, per la decomposizione della coppia di sterzo, per lo studio dell’effetto delle flessibilità strutturali sulla stabilità dei modi di vibrare weave e wobble, per l’analisi dei fenomeni noti come chatter e kick-back e per l’analisi dell’effetto dell’impedenza del pilota sulla stabilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/110862
URN:NBN:IT:UNIPD-110862