L’attuale progetto di ricerca è volto ad indagare le funzioni specifiche della corteccia prefrontale e la loro localizzazione mediante studi neuropsicologici su pazienti con tumore al cervello. Nei primi due studi ci siamo focalizzati sui processi di inibizione e di switching che, in base alla letteratura, vengono sostenuti da aree nella corteccia prefrontale a destra e sinistra, rispettivamente. In particolare, testando pazienti con lesioni in queste aree, assieme ad altri con lesioni non frontali e soggetti sani, abbiamo cercato di disambiguare se i deficit osservati in questi pazienti possono venir spiegati meglio da danni ad altri processi di controllo cognitivo più generali, come il monitoring e il task-setting, per i quali diversi studi nei sani hanno dimostrato la lateralizzazione opposta nella corteccia prefrontale. I risultati di questi primi due studi suggeriscono che sia il controllo inibitorio che di switching possono venir compromessi da un deficit più generale di task-setting dovuto a lesioni prefrontali a sinistra. Inoltre, difficoltà inibitorie precedentemente osservate nei pazienti con lesioni prefrontali a destra sembrano essere dovute a un deficit più generale di monitoring. Nell’ultimo studio invece abbiamo indagato se le lesioni in aree prefrontali possono sottostare a un declino cognitivo generale, come suggerito da modelli unitari dell’organizzazione della corteccia prefrontale. In particolare, per ottenere una misura più pulita dello status cognitivo generale, abbiamo estrapolato mediante la Principal Component Analysis una componente che spiega la varianza comune nei diversi test neuropsicologici e l’abbiamo confrontata tra i diversi gruppi di pazienti divisi per il tipo di tumore (alto grado, basso grado, meningioma, metastasi) e le diverse aree lesionate. I risultati hanno confermato studi precedenti che trovano un maggiore declino generale dopo la chirurgia nei pazienti con tumore a basso grado. Tuttavia, abbiamo osservato che il declino maggiore è dovuto inoltre a lesioni in aree dorsolaterali della corteccia prefrontale a sinistra, indipendentemente dal tipo di tumore. I risultati di questi tre studi supportano una visione più integrativa, sebbene lateralizzata dell’organizzazione funzionale della corteccia prefrontale.
Tracing the boundaries of executive function fractionation: evidence from lesion-symptom mapping in brain tumor patients
ARBULA, SANDRA
2017
Abstract
L’attuale progetto di ricerca è volto ad indagare le funzioni specifiche della corteccia prefrontale e la loro localizzazione mediante studi neuropsicologici su pazienti con tumore al cervello. Nei primi due studi ci siamo focalizzati sui processi di inibizione e di switching che, in base alla letteratura, vengono sostenuti da aree nella corteccia prefrontale a destra e sinistra, rispettivamente. In particolare, testando pazienti con lesioni in queste aree, assieme ad altri con lesioni non frontali e soggetti sani, abbiamo cercato di disambiguare se i deficit osservati in questi pazienti possono venir spiegati meglio da danni ad altri processi di controllo cognitivo più generali, come il monitoring e il task-setting, per i quali diversi studi nei sani hanno dimostrato la lateralizzazione opposta nella corteccia prefrontale. I risultati di questi primi due studi suggeriscono che sia il controllo inibitorio che di switching possono venir compromessi da un deficit più generale di task-setting dovuto a lesioni prefrontali a sinistra. Inoltre, difficoltà inibitorie precedentemente osservate nei pazienti con lesioni prefrontali a destra sembrano essere dovute a un deficit più generale di monitoring. Nell’ultimo studio invece abbiamo indagato se le lesioni in aree prefrontali possono sottostare a un declino cognitivo generale, come suggerito da modelli unitari dell’organizzazione della corteccia prefrontale. In particolare, per ottenere una misura più pulita dello status cognitivo generale, abbiamo estrapolato mediante la Principal Component Analysis una componente che spiega la varianza comune nei diversi test neuropsicologici e l’abbiamo confrontata tra i diversi gruppi di pazienti divisi per il tipo di tumore (alto grado, basso grado, meningioma, metastasi) e le diverse aree lesionate. I risultati hanno confermato studi precedenti che trovano un maggiore declino generale dopo la chirurgia nei pazienti con tumore a basso grado. Tuttavia, abbiamo osservato che il declino maggiore è dovuto inoltre a lesioni in aree dorsolaterali della corteccia prefrontale a sinistra, indipendentemente dal tipo di tumore. I risultati di questi tre studi supportano una visione più integrativa, sebbene lateralizzata dell’organizzazione funzionale della corteccia prefrontale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Arbula_Sandra_thesis.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.73 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.73 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/110895
URN:NBN:IT:UNIPD-110895