Il presente lavoro è frutto di una ricerca etnografica che ha esplorato alcune particolari pratiche organizzative di cinque dipartimenti per la salute mentale in Veneto. Utilizzando uno stile narrativo, l’analisi si concentra sulle dinamiche relazionali tra i diversi soggetti che partecipano alle attività mirate alla ri-abilitazione alla vita sociale delle persone con disagio psichico (gruppi teatrali, pratiche sportive, etc.). Mostrando i processi di sociazione che prendono forma in queste pratiche che veicolano autonomia e dipendenza, si esplorano le dinamiche attraverso cui i soggetti tracciano confini, li rendono porosi o sperimentano il rischio di interazioni in cui, almeno temporaneamente, la paura della contaminazione viene messa tra parentesi. In questa prospettiva viene anche analizzata la costruzione sociale delle categorie di “pazzia” e “normalità”. Coniugando inoltre le osservazioni micro delle interazioni con le dimensioni meso dei contesti organizzativi studiati, l’analisi rende conto delle dinamiche che separano e connettono le organizzazioni per la salute mentale e le comunità locali in cui esse sono inserite. Le prospettive teoriche utilizzate – in particolare coniugando quelle simmeliane e batesoniane con le teorie dei rituali dell’interazione – mettono in evidenza i processi attraverso cui le differenze prendono forma nell’interazione, costruendo e ricostruendo continuamente i presupposti del vivere sociale.

Nell'attraversare il disagio. Pratiche organizzative di confine dei servizi per la salute mentale

CARRARO, ALESSANDRA
2010

Abstract

Il presente lavoro è frutto di una ricerca etnografica che ha esplorato alcune particolari pratiche organizzative di cinque dipartimenti per la salute mentale in Veneto. Utilizzando uno stile narrativo, l’analisi si concentra sulle dinamiche relazionali tra i diversi soggetti che partecipano alle attività mirate alla ri-abilitazione alla vita sociale delle persone con disagio psichico (gruppi teatrali, pratiche sportive, etc.). Mostrando i processi di sociazione che prendono forma in queste pratiche che veicolano autonomia e dipendenza, si esplorano le dinamiche attraverso cui i soggetti tracciano confini, li rendono porosi o sperimentano il rischio di interazioni in cui, almeno temporaneamente, la paura della contaminazione viene messa tra parentesi. In questa prospettiva viene anche analizzata la costruzione sociale delle categorie di “pazzia” e “normalità”. Coniugando inoltre le osservazioni micro delle interazioni con le dimensioni meso dei contesti organizzativi studiati, l’analisi rende conto delle dinamiche che separano e connettono le organizzazioni per la salute mentale e le comunità locali in cui esse sono inserite. Le prospettive teoriche utilizzate – in particolare coniugando quelle simmeliane e batesoniane con le teorie dei rituali dell’interazione – mettono in evidenza i processi attraverso cui le differenze prendono forma nell’interazione, costruendo e ricostruendo continuamente i presupposti del vivere sociale.
30-lug-2010
Italiano
differenze, interazioni, confini, processi di sociazione, disagio psichico, pratiche organizzative, salute mentale, paura della contaminazione, emozioni
Università degli studi di Padova
245
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-111005