Introduzione: L' artrite psoriasica (AP) sembra essere una condizione sistemica che coinvolge non solo le articolazioni e la cute, ma anche altri siti come occhio, intestino e vasi. Inoltre, numerosi studi hanno dimostrato l'elevata prevalenza della sindrome metabolica (SM) nei pazienti con AP. Scopo: Considerando il ruolo centrale del TNF-alpha sia nelle malattie infiammatorie che nei processi metabolici, abbiamo progettato questo studio con lo scopo di valutare l'influenza della SM sul raggiungimento della attività  minima di malattia (MDA) e delle sue componenti in pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha con un periodo di follow-up di 24 mesi. Pazienti e Metodi: Una coorte di pazienti con AP, classificati in base ai criteri CASPAR, è stata valutata presso le Unità  di Reumatologia dell'Università  di Padova e dell'Università  Federico II di Napoli. I criteri di inclusione sono stati: entrambi i sessi, età  > 18 anni, primo inizio di terapia con anti-TNF-alpha, condizioni mediche stabili, assenza di malattie reumatiche diverse dallâ AP. I criteri di esclusione sono stati: l'uso di una precedente terapia biologica e l'uso concomitante di steroidi. I dati dei pazienti sono stati raccolti al tempo di inizio della terapia (T0), dopo 12 mesi (T1) e 24 mesi (T2). La valutazione dei parametri metabolici e di malattia è stata eseguita ad ogni visita. I criteri NCEP-ACT III sono stati utilizzati per identificare i soggetti con sindrome metabolica ed i criteri MDA per valutare la attività minima della malattia. Risultati: Sulla base dei criteri di inclusione e di esclusione, 330 soggetti sono stati arruolati nello studio. I due gruppi di pazienti non mostravano differenze statisticamente significative per le variabili demografiche eccetto che per il BMI (p = 0.023), la conta di entesi dolenti (p = 0,002) e la conta delle articolazioni tumefatte (p < 0.001). Dopo 24 mesi di terapia, 157 pazienti (47.8%) su 330 raggiungevano la MDA. Tra i pazienti che non raggiungevano la MDA, 134 (77.4%) presentavano sindrome metabolica. L'analisi univariata ha indicato che i pazienti con sindrome metabolica avevano meno probabilità di raggiungere la MDA rispetto ai pazienti senza sindrome metabolica (OR 0.45, p < 0.001). Questa associazione inversa è rimasta statisticamente significativa nel modello di regressione multivariata (OR 0.56, p < 0.001). Una durata più lunga di AP risultava associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA sia in univariata (OR 0.98, p = 0.027) che multivariata (OR 0.98, p = 0.012), mentre il BMI era significativamente associato solo nel modello di univariata (OR 1.30, p = 0.029). Inoltre tra le componenti della sindrome metabolica, quella maggiormente associata al non raggiungimento della sindrome metabolica risultava essere l'aumentata concentrazione di glucosio nel plasma (> 110 mg/dl) sia allâ analisi univariata (OR 0.48, p = 0.000) che multivariata (OR 0.59, p < 0.001). Erano invece associate significativamente solo nel modello di univariata: la circonferenza addominale (OR 0.979, p = 0.000), le concentrazioni sieriche di colesterolo HDL-C (OR 1.021, p = 0.000) e di trigliceridi (OR 0.993, p = 0.000). La presenza della sindrome metabolica risultava essere associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA per le seguenti componenti: conta delle articolazioni dolenti (OR 0.63, p = 0.015), conta delle articolazioni tumefatte (OR 0.42, p < 0.001), conta delle entesi dolenti (OR 0.73, p = 0.007), indice PASI (Psoriasis Area Severity Index) (OR 0.51, p < 0.001) e indice di disabilità HAQ (Health Assessment Questionnaire) (OR 0.66, p = 0.015). Conclusioni: I risultati di questo studio indicano che la presenza di sindrome metabolica è associata ad una minore probabilità di raggiungere la MDA nei pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha. Probabilmente la ragione principale di questo risultato è correlata allâ aumentata secrezione di adipochine che nei soggetti con sindrome metabolica contribuisce allo sviluppo di uno stato pro-infiammatorio, aumentando la sintesi e il rilascio di citochine pro-infiammatorie, in particolare lâ interleuchina-6 e il TNF-alpha, il cui ruolo è ben consolidato nella patogenesi di AP.

Influenza della sindrome metabolica sul raggiungimento della " minimal disease activity" e delle sue componenti in pazienti con artrite psoriasica in terapia con inibitori del TNF-alpha.

COSTA, LUISA
2016

Abstract

Introduzione: L' artrite psoriasica (AP) sembra essere una condizione sistemica che coinvolge non solo le articolazioni e la cute, ma anche altri siti come occhio, intestino e vasi. Inoltre, numerosi studi hanno dimostrato l'elevata prevalenza della sindrome metabolica (SM) nei pazienti con AP. Scopo: Considerando il ruolo centrale del TNF-alpha sia nelle malattie infiammatorie che nei processi metabolici, abbiamo progettato questo studio con lo scopo di valutare l'influenza della SM sul raggiungimento della attività  minima di malattia (MDA) e delle sue componenti in pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha con un periodo di follow-up di 24 mesi. Pazienti e Metodi: Una coorte di pazienti con AP, classificati in base ai criteri CASPAR, è stata valutata presso le Unità  di Reumatologia dell'Università  di Padova e dell'Università  Federico II di Napoli. I criteri di inclusione sono stati: entrambi i sessi, età  > 18 anni, primo inizio di terapia con anti-TNF-alpha, condizioni mediche stabili, assenza di malattie reumatiche diverse dallâ AP. I criteri di esclusione sono stati: l'uso di una precedente terapia biologica e l'uso concomitante di steroidi. I dati dei pazienti sono stati raccolti al tempo di inizio della terapia (T0), dopo 12 mesi (T1) e 24 mesi (T2). La valutazione dei parametri metabolici e di malattia è stata eseguita ad ogni visita. I criteri NCEP-ACT III sono stati utilizzati per identificare i soggetti con sindrome metabolica ed i criteri MDA per valutare la attività minima della malattia. Risultati: Sulla base dei criteri di inclusione e di esclusione, 330 soggetti sono stati arruolati nello studio. I due gruppi di pazienti non mostravano differenze statisticamente significative per le variabili demografiche eccetto che per il BMI (p = 0.023), la conta di entesi dolenti (p = 0,002) e la conta delle articolazioni tumefatte (p < 0.001). Dopo 24 mesi di terapia, 157 pazienti (47.8%) su 330 raggiungevano la MDA. Tra i pazienti che non raggiungevano la MDA, 134 (77.4%) presentavano sindrome metabolica. L'analisi univariata ha indicato che i pazienti con sindrome metabolica avevano meno probabilità di raggiungere la MDA rispetto ai pazienti senza sindrome metabolica (OR 0.45, p < 0.001). Questa associazione inversa è rimasta statisticamente significativa nel modello di regressione multivariata (OR 0.56, p < 0.001). Una durata più lunga di AP risultava associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA sia in univariata (OR 0.98, p = 0.027) che multivariata (OR 0.98, p = 0.012), mentre il BMI era significativamente associato solo nel modello di univariata (OR 1.30, p = 0.029). Inoltre tra le componenti della sindrome metabolica, quella maggiormente associata al non raggiungimento della sindrome metabolica risultava essere l'aumentata concentrazione di glucosio nel plasma (> 110 mg/dl) sia allâ analisi univariata (OR 0.48, p = 0.000) che multivariata (OR 0.59, p < 0.001). Erano invece associate significativamente solo nel modello di univariata: la circonferenza addominale (OR 0.979, p = 0.000), le concentrazioni sieriche di colesterolo HDL-C (OR 1.021, p = 0.000) e di trigliceridi (OR 0.993, p = 0.000). La presenza della sindrome metabolica risultava essere associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA per le seguenti componenti: conta delle articolazioni dolenti (OR 0.63, p = 0.015), conta delle articolazioni tumefatte (OR 0.42, p < 0.001), conta delle entesi dolenti (OR 0.73, p = 0.007), indice PASI (Psoriasis Area Severity Index) (OR 0.51, p < 0.001) e indice di disabilità HAQ (Health Assessment Questionnaire) (OR 0.66, p = 0.015). Conclusioni: I risultati di questo studio indicano che la presenza di sindrome metabolica è associata ad una minore probabilità di raggiungere la MDA nei pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha. Probabilmente la ragione principale di questo risultato è correlata allâ aumentata secrezione di adipochine che nei soggetti con sindrome metabolica contribuisce allo sviluppo di uno stato pro-infiammatorio, aumentando la sintesi e il rilascio di citochine pro-infiammatorie, in particolare lâ interleuchina-6 e il TNF-alpha, il cui ruolo è ben consolidato nella patogenesi di AP.
22-gen-2016
Italiano
Artrite psoriasica, sindrome metabolica, inibitori del TNF-alpha, attività minima di malattia / Psoriatic arthritis, metabolic syndrome, anti-TNF-alpha agents, minimal disease activity.
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-111034