Presupposti dello studio Disturbo bipolare e schizofrenia sono malattie psichiatriche complesse e invalidanti, nelle quali il tradizionale approccio categoriale della nosografia psichiatrica entra in continuo dibattito in relazione alle più recenti scoperte nei campi della neurobiologia, della genetica, della neuropsicologia e del brain imaging. La schizofrenia è da molti anni al centro dell’interesse della ricerca in ambito psichiatrico, ma solo in tempi recenti gli studi hanno confrontato il disturbo schizofrenico con il disturbo bipolare e hanno considerato queste patologie in un’ottica di spettro e di continuum. In particolare, gli aspetti neurocognitivi di queste malattie rivestono oggi un’importanza crescente sia perché indicatori, ancor più della sintomatologia positiva, dell’outcome funzionale, sia perché possibili markers endofenotipici di vulnerabilità alla patologia. Tuttavia, piuttosto che un singolo profilo cognitivo corrispondente a ciascuna categoria diagnostica, studi recenti hanno identificato una significativa variabilità intra- e cross-diagnostica nei pazienti che presentano disfunzioni cognitive. Scopo dello studio In un campione di pazienti con diagnosi di spettro schizofrenico, di spettro affettivo-bipolare stabili dal punto di vista psicopatologico, e in un campione di controlli sani e familiari di I grado non affetti, è stata eseguita una valutazione neurocognitiva, mediante un’apposita batteria di test neuropsicologici. L'obiettivo di questo studio è quello di contribuire alla letteratura sull'eterogeneità cognitiva nei disturbi dello spettro schizofrenico e bipolare identificando i subprofili cognitivi in ​​una popolazione di pazienti con diagnosi di disturbo schizofrenico e disturbo bipolare. Il presente studio si propone pertanto di: 1. Determinare affinità e differenze nelle performance neuropsicologiche in pazienti appartenenti allo spettro schizofrenico e bipolare, in fase di stabilità clinica, rispetto a soggetti di controllo e familiari di I grado dei pazienti non affetti da patologia psichiatrica; 2. Indagare eventuali correlazioni della performance cognitiva con alcune variabili cliniche come l’età, l’età di esordio e la durata di malattia; 3. Indagare la presenza di eterogeneità cognitiva nei disturbi dello spettro schizofrenico e bipolare identificando i subprofili cognitivi nella popolazione patologica e procedere con un’analisi dei cluster. Metodi e materiali Sono stati presi in considerazione un campione di 38 pazienti schizofrenici e 50 pazienti bipolari in fase di stabilità clinica, afferenti al Dipartimento di Salute Mentale Ospedale di Conegliano ULSS-7, e un campione di 51 controlli sani e 10 familiari di I grado non affetti. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a valutazione neurocognitiva mediante la somministrazione di una batteria neuropsicologica di test tratti dall’Esame Neuropsicologico Breve (ENB) e mediante il test Wisconsin Card Sorting Test (WCST). Ai pazienti sono state somministrate delle scale psicometriche (BPRS, VGG, PANSS, HAM-D, HAS, YMRS) al fine di valutarne lo stato clinico. Risultati Abbiamo riscontrato differenze significative sia dei pazienti schizofrenici sia dei pazienti bipolari, rispetto ai controlli sani e ai familiari, per quanto riguarda la performance cognitiva, che è apparsa non correlata all’età, all’età di esordio e alla durata di malattia. E’ emerso un pattern condiviso di compromissione neuropsicologica, di grado lievemente meno severo di disfunzione nei pazienti bipolari: sono infatti state riscontrate solo lievi differenze di tipo quantitativo tra i due gruppi diagnostici, tranne per la Memoria con interferenza 30 sec. che ha raggiunto una significatività statistica. Le prestazioni ai tests neuropsicologici non correlano con età, età di esordio e durata di malattia: i deficit sono presenti sin dall’esordio e rimangono relativamente stabili durante il decorso della malattia. I due fattori identificati con l’analisi fattoriale, raggruppano i tests che misurano le funzioni cognitive di due domini cognitivi, entrambi compromessi nei due gruppi patologici, ovvero: Funzioni esecutive (Fattore 1) e Attenzione (Fattore 2). Nello specifico i tests che determinano il FATTORE 1 sono: Memoria di prosa immediata e differita, Fluenza verbale, TMT B e Digit span backward; mentre i tests che identificano il FATTORE 2 sono: Memoria con interferenza 10 sec. e 30 sec., TMT A e TMT B. Conclusioni In questo studio emerge un quadro di compromissione delle funzioni cognitive nei pazienti dello spettro schizofrenico-bipolare. In accordo con i risultati di altri studi presenti in letteratura, il nostro riscontro si pone come conferma dell’ipotesi secondo cui le maggiori patologie psichiatriche condividono meccanismi neurali di base in un continuum psicotico. L’identificazione di alterazioni cognitive specifiche potrebbe rappresentare un passo cruciale nell’individuare cluster neuropsicologici nei disturbi dello spettro schizofrenico-bipolare.

CLUSTER NEUROPSICOLOGICI IN PAZIENTI CON DIAGNOSI DELLO SPETTRO BIPOLARE E SCHIZOFRENICO  

SCUPOLA, NADIA
2017

Abstract

Presupposti dello studio Disturbo bipolare e schizofrenia sono malattie psichiatriche complesse e invalidanti, nelle quali il tradizionale approccio categoriale della nosografia psichiatrica entra in continuo dibattito in relazione alle più recenti scoperte nei campi della neurobiologia, della genetica, della neuropsicologia e del brain imaging. La schizofrenia è da molti anni al centro dell’interesse della ricerca in ambito psichiatrico, ma solo in tempi recenti gli studi hanno confrontato il disturbo schizofrenico con il disturbo bipolare e hanno considerato queste patologie in un’ottica di spettro e di continuum. In particolare, gli aspetti neurocognitivi di queste malattie rivestono oggi un’importanza crescente sia perché indicatori, ancor più della sintomatologia positiva, dell’outcome funzionale, sia perché possibili markers endofenotipici di vulnerabilità alla patologia. Tuttavia, piuttosto che un singolo profilo cognitivo corrispondente a ciascuna categoria diagnostica, studi recenti hanno identificato una significativa variabilità intra- e cross-diagnostica nei pazienti che presentano disfunzioni cognitive. Scopo dello studio In un campione di pazienti con diagnosi di spettro schizofrenico, di spettro affettivo-bipolare stabili dal punto di vista psicopatologico, e in un campione di controlli sani e familiari di I grado non affetti, è stata eseguita una valutazione neurocognitiva, mediante un’apposita batteria di test neuropsicologici. L'obiettivo di questo studio è quello di contribuire alla letteratura sull'eterogeneità cognitiva nei disturbi dello spettro schizofrenico e bipolare identificando i subprofili cognitivi in ​​una popolazione di pazienti con diagnosi di disturbo schizofrenico e disturbo bipolare. Il presente studio si propone pertanto di: 1. Determinare affinità e differenze nelle performance neuropsicologiche in pazienti appartenenti allo spettro schizofrenico e bipolare, in fase di stabilità clinica, rispetto a soggetti di controllo e familiari di I grado dei pazienti non affetti da patologia psichiatrica; 2. Indagare eventuali correlazioni della performance cognitiva con alcune variabili cliniche come l’età, l’età di esordio e la durata di malattia; 3. Indagare la presenza di eterogeneità cognitiva nei disturbi dello spettro schizofrenico e bipolare identificando i subprofili cognitivi nella popolazione patologica e procedere con un’analisi dei cluster. Metodi e materiali Sono stati presi in considerazione un campione di 38 pazienti schizofrenici e 50 pazienti bipolari in fase di stabilità clinica, afferenti al Dipartimento di Salute Mentale Ospedale di Conegliano ULSS-7, e un campione di 51 controlli sani e 10 familiari di I grado non affetti. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a valutazione neurocognitiva mediante la somministrazione di una batteria neuropsicologica di test tratti dall’Esame Neuropsicologico Breve (ENB) e mediante il test Wisconsin Card Sorting Test (WCST). Ai pazienti sono state somministrate delle scale psicometriche (BPRS, VGG, PANSS, HAM-D, HAS, YMRS) al fine di valutarne lo stato clinico. Risultati Abbiamo riscontrato differenze significative sia dei pazienti schizofrenici sia dei pazienti bipolari, rispetto ai controlli sani e ai familiari, per quanto riguarda la performance cognitiva, che è apparsa non correlata all’età, all’età di esordio e alla durata di malattia. E’ emerso un pattern condiviso di compromissione neuropsicologica, di grado lievemente meno severo di disfunzione nei pazienti bipolari: sono infatti state riscontrate solo lievi differenze di tipo quantitativo tra i due gruppi diagnostici, tranne per la Memoria con interferenza 30 sec. che ha raggiunto una significatività statistica. Le prestazioni ai tests neuropsicologici non correlano con età, età di esordio e durata di malattia: i deficit sono presenti sin dall’esordio e rimangono relativamente stabili durante il decorso della malattia. I due fattori identificati con l’analisi fattoriale, raggruppano i tests che misurano le funzioni cognitive di due domini cognitivi, entrambi compromessi nei due gruppi patologici, ovvero: Funzioni esecutive (Fattore 1) e Attenzione (Fattore 2). Nello specifico i tests che determinano il FATTORE 1 sono: Memoria di prosa immediata e differita, Fluenza verbale, TMT B e Digit span backward; mentre i tests che identificano il FATTORE 2 sono: Memoria con interferenza 10 sec. e 30 sec., TMT A e TMT B. Conclusioni In questo studio emerge un quadro di compromissione delle funzioni cognitive nei pazienti dello spettro schizofrenico-bipolare. In accordo con i risultati di altri studi presenti in letteratura, il nostro riscontro si pone come conferma dell’ipotesi secondo cui le maggiori patologie psichiatriche condividono meccanismi neurali di base in un continuum psicotico. L’identificazione di alterazioni cognitive specifiche potrebbe rappresentare un passo cruciale nell’individuare cluster neuropsicologici nei disturbi dello spettro schizofrenico-bipolare.
15-dic-2017
Italiano
cluster neuropsicologici bipolare schizofrenia
ANGELINI, ANNALISA
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-111100