Le reti di canali che incidono gli ambienti a marea naturali esercitano un ruolo di primaria importanza nell'evoluzione ecomorfodinamica dei sistemi a marea. Esse, infatti, controllano l'idrodinamica, il trasportto dei sedimenti e la circolazione interna dei nutrienti e degli inquinanti. Una conoscenza migliore della ontogenesi e dei principali processi morfodinamici che guidano l'evoluzione nel lungo periodo delle reti di canali può fornire conoscenze fondamentali per la conservazione dei sistemi a marea, soggetti agli effetti dei cambiamenti climatici e degli interventi antropici. Nel presente lavoro sono presentati una serie di esperimenti condotti su di un modello fisico a fondo mobile riproducente in scala ridotta un bacino lagunare ideale, volti a indagare i principali processi morfodinamici responsabili della formazione e dello sviluppo delle reti di canali negli ambienti a marea. Gli obiettivi principali messi a fuoco nel lavoro sono: (i) l'individuazione delle condizioni iniziali e al contorno che consentono la formazione delle reti nell'apparato sperimentale a partire da un fondo piano e orizzontale; (ii) l'analisi degli effetti prodotti dalla variazione di alcune condizioni al contorno sulla formazione e sullo sviluppo delle reti; (iii) l'analisi della condizione di equilibrio delle reti; (iv) lo studio della ripetibilità degli esperimenti; (v) l'analisi degli effetti di contrazione/espansione della rete dovuti a variazioni del livello medio di propagazione della marea. L'analisi morfometrica delle reti generate in laboratorio evidenzia molte analogie con le reti osservate negli ambienti a marea reali, a conferma del fatto che gli esperimenti condotti nell'ambito del presente lavoro rappresentino uno strumento utile per approfondire la conoscenza dei processi morfodinamici citati. Si evidenzia tra l'altro una importante corrispondenza tra le principali caratteristiche geomorfologiche delle reti, quali l'andamento esponenziale di larghezza e profondità lungo gli assi dei canali, la variazione lineare del rapporto larghezza-profondità lungo i canali e la distribuzione di probabilità esponenziale delle lunghezze fuori rete. La parte finale del lavoro è dedicata al confronto tra i risultati ottenuti con il modello sperimentale e quelli deducibili da modelli concettuali e numerici di evoluzione delle reti a marea proposti in letteratura, in cui si evidenziano analogie e differenze tra gli uni e gli altri. In particolare, risulta che la sperimentazione proposta consente l'analisi degli effetti di contrazione/espansione delle reti dovuti alla variazione del livello medio di propagazione della marea, finora possibile solamente mediante la modellazione numerica.
Analisi sperimentale sulla nascita e sullo sviluppo di reti a marea generate in laboratorio
STEFANON, LUANA
2011
Abstract
Le reti di canali che incidono gli ambienti a marea naturali esercitano un ruolo di primaria importanza nell'evoluzione ecomorfodinamica dei sistemi a marea. Esse, infatti, controllano l'idrodinamica, il trasportto dei sedimenti e la circolazione interna dei nutrienti e degli inquinanti. Una conoscenza migliore della ontogenesi e dei principali processi morfodinamici che guidano l'evoluzione nel lungo periodo delle reti di canali può fornire conoscenze fondamentali per la conservazione dei sistemi a marea, soggetti agli effetti dei cambiamenti climatici e degli interventi antropici. Nel presente lavoro sono presentati una serie di esperimenti condotti su di un modello fisico a fondo mobile riproducente in scala ridotta un bacino lagunare ideale, volti a indagare i principali processi morfodinamici responsabili della formazione e dello sviluppo delle reti di canali negli ambienti a marea. Gli obiettivi principali messi a fuoco nel lavoro sono: (i) l'individuazione delle condizioni iniziali e al contorno che consentono la formazione delle reti nell'apparato sperimentale a partire da un fondo piano e orizzontale; (ii) l'analisi degli effetti prodotti dalla variazione di alcune condizioni al contorno sulla formazione e sullo sviluppo delle reti; (iii) l'analisi della condizione di equilibrio delle reti; (iv) lo studio della ripetibilità degli esperimenti; (v) l'analisi degli effetti di contrazione/espansione della rete dovuti a variazioni del livello medio di propagazione della marea. L'analisi morfometrica delle reti generate in laboratorio evidenzia molte analogie con le reti osservate negli ambienti a marea reali, a conferma del fatto che gli esperimenti condotti nell'ambito del presente lavoro rappresentino uno strumento utile per approfondire la conoscenza dei processi morfodinamici citati. Si evidenzia tra l'altro una importante corrispondenza tra le principali caratteristiche geomorfologiche delle reti, quali l'andamento esponenziale di larghezza e profondità lungo gli assi dei canali, la variazione lineare del rapporto larghezza-profondità lungo i canali e la distribuzione di probabilità esponenziale delle lunghezze fuori rete. La parte finale del lavoro è dedicata al confronto tra i risultati ottenuti con il modello sperimentale e quelli deducibili da modelli concettuali e numerici di evoluzione delle reti a marea proposti in letteratura, in cui si evidenziano analogie e differenze tra gli uni e gli altri. In particolare, risulta che la sperimentazione proposta consente l'analisi degli effetti di contrazione/espansione delle reti dovuti alla variazione del livello medio di propagazione della marea, finora possibile solamente mediante la modellazione numerica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/111251
URN:NBN:IT:UNIPD-111251