La ricerca nasce dal presupposto che la guerra in Bosnia Erzegovina (1992-1995) possa essere letta come evento deterritorializzante, che ha comportato una modificazione sia materiale che immateriale del territorio del Paese. La cooperazione internazionale allo sviluppo è successivamente intervenuta come attore esterno nel processo di ricostruzione di questo territorio. La tesi si concentra particolarmente sul ruolo in questo processo dei progetti di sviluppo rurale, realizzati da ONG italiane con il finanziamento del Ministero Affari Esteri italiano. Nella prima parte viene quindi descritto il quadro teorico di riferimento, prima di tutto quello strettamente geografico, e poi quello relativo ai concetti di sviluppo e di cooperazione internazionale. Viene quindi delineata la storia di questi concetti e messi in luce alcuni elementi critici. Nel Cap. 3, invece, si approfondisce il tema dei rapporti tra geografia e cooperazione internazionale, riprendendo alcuni autori fondamentali che si sono occupati della questione, per giungere poi alla definizione delle domande di ricerca. La tesi si muoverà quindi nel quadro di una geografia della cooperazione e di una geografia per la cooperazione. Nella seconda parte vengono descritti il modello analitico adottato, alcuni aspetti metodologici e i casi di studio scelti per l’indagine, che verranno poi dettagliati nell’Allegato 1. Nella terza parte verrà quindi fornito il quadro temporale e spaziale della problematica, descrivendo innanzitutto le caratteristiche fisiche della Bosnia Erzegovina. La storia del Paese verrà sviluppata concentrandosi soprattutto su alcune questioni utili a comprendere come il territorio si sia costruito nel tempo, con particolare attenzione a quello rurale. Il Cap. 8, infine, tratterà degli esiti territoriali del conflitto e della situazione della Bosnia Erzegovina oggi. Verranno quindi descritti i territori specifici in cui si inseriscono i progetti analizzati. La quarta parte della tesi è dedicata all’analisi, prima degli attori di contesto (Unione Europea, Stato, Entità, UTL) e poi dei singoli progetti. Verranno individuati gli attori, esterni ed interni, coinvolti, le loro logiche, le strategie, i sistemi di azione e gli esiti territoriali di ciascun intervento. A partire da questa analisi, nella quinta parte si proporranno alcune considerazioni relative al ruolo delle ONG italiane nella ricostruzione del territorio rurale bosniaco e al rapporto tra geografia e cooperazione allo sviluppo.
Geografia e cooperazione: i progetti di sviluppo rurale della cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina
BRUSAROSCO, ANNA
2011
Abstract
La ricerca nasce dal presupposto che la guerra in Bosnia Erzegovina (1992-1995) possa essere letta come evento deterritorializzante, che ha comportato una modificazione sia materiale che immateriale del territorio del Paese. La cooperazione internazionale allo sviluppo è successivamente intervenuta come attore esterno nel processo di ricostruzione di questo territorio. La tesi si concentra particolarmente sul ruolo in questo processo dei progetti di sviluppo rurale, realizzati da ONG italiane con il finanziamento del Ministero Affari Esteri italiano. Nella prima parte viene quindi descritto il quadro teorico di riferimento, prima di tutto quello strettamente geografico, e poi quello relativo ai concetti di sviluppo e di cooperazione internazionale. Viene quindi delineata la storia di questi concetti e messi in luce alcuni elementi critici. Nel Cap. 3, invece, si approfondisce il tema dei rapporti tra geografia e cooperazione internazionale, riprendendo alcuni autori fondamentali che si sono occupati della questione, per giungere poi alla definizione delle domande di ricerca. La tesi si muoverà quindi nel quadro di una geografia della cooperazione e di una geografia per la cooperazione. Nella seconda parte vengono descritti il modello analitico adottato, alcuni aspetti metodologici e i casi di studio scelti per l’indagine, che verranno poi dettagliati nell’Allegato 1. Nella terza parte verrà quindi fornito il quadro temporale e spaziale della problematica, descrivendo innanzitutto le caratteristiche fisiche della Bosnia Erzegovina. La storia del Paese verrà sviluppata concentrandosi soprattutto su alcune questioni utili a comprendere come il territorio si sia costruito nel tempo, con particolare attenzione a quello rurale. Il Cap. 8, infine, tratterà degli esiti territoriali del conflitto e della situazione della Bosnia Erzegovina oggi. Verranno quindi descritti i territori specifici in cui si inseriscono i progetti analizzati. La quarta parte della tesi è dedicata all’analisi, prima degli attori di contesto (Unione Europea, Stato, Entità, UTL) e poi dei singoli progetti. Verranno individuati gli attori, esterni ed interni, coinvolti, le loro logiche, le strategie, i sistemi di azione e gli esiti territoriali di ciascun intervento. A partire da questa analisi, nella quinta parte si proporranno alcune considerazioni relative al ruolo delle ONG italiane nella ricostruzione del territorio rurale bosniaco e al rapporto tra geografia e cooperazione allo sviluppo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/111265
URN:NBN:IT:UNIPD-111265