La ricerca è incentrata sulle esperienze avanguardistiche di tre autori attivi a Roma a partire dalla metà degli Venti, e ne segue le vicende fino al termine del decennio successivo. Si tratta di percorsi artistici ed esistenziali molto diversi, e perfino antitetici: da un lato Marcello Gallian, fascista della prima ora, ormai spiantato e anarchico, fedele fino all’ultimo a un’idea di estremismo politico e letterario che ne fa col passare del tempo un emarginato sempre più irredimibile; dall’altro Umberto Barbaro e Dino Terra, “bolscevichi”, fondatori di un’avanguardia filosovietica destinata a soffocare tra le spire di un regime sempre più asfissiante. Nel corso del lavoro, però, condotto con analisi approfondite di alcune delle più significative opere dei tre autori, emerge anche un contesto comune, che è poi – al di là di uno spazio di condivisione reale, ovvero l’underground romano di quegli anni – proprio l’estremismo antiborghese, irriducibile a una società ormai pienamente di massa, e che sul piano letterario cerca con intensità vivissima uno sbocco formale nelle strategie sperimentali messe a punto dalle più avanzate avanguardie europee (espressionismo e surrealismo su tutte). È proprio su questo piano che la ricerca prova a traslare la figura e le opere dei tre autori nel contesto della letteratura europea tra le due guerre, restituendole ad una prospettiva più ampia.
Esperienze d'avanguardia nell'Italia tra le due guerre. L'espressionismo di Marcello Gallian. L'immaginismo di Umberto Barbaro e Dino Terra
ACHILLE, CASTALDO
2012
Abstract
La ricerca è incentrata sulle esperienze avanguardistiche di tre autori attivi a Roma a partire dalla metà degli Venti, e ne segue le vicende fino al termine del decennio successivo. Si tratta di percorsi artistici ed esistenziali molto diversi, e perfino antitetici: da un lato Marcello Gallian, fascista della prima ora, ormai spiantato e anarchico, fedele fino all’ultimo a un’idea di estremismo politico e letterario che ne fa col passare del tempo un emarginato sempre più irredimibile; dall’altro Umberto Barbaro e Dino Terra, “bolscevichi”, fondatori di un’avanguardia filosovietica destinata a soffocare tra le spire di un regime sempre più asfissiante. Nel corso del lavoro, però, condotto con analisi approfondite di alcune delle più significative opere dei tre autori, emerge anche un contesto comune, che è poi – al di là di uno spazio di condivisione reale, ovvero l’underground romano di quegli anni – proprio l’estremismo antiborghese, irriducibile a una società ormai pienamente di massa, e che sul piano letterario cerca con intensità vivissima uno sbocco formale nelle strategie sperimentali messe a punto dalle più avanzate avanguardie europee (espressionismo e surrealismo su tutte). È proprio su questo piano che la ricerca prova a traslare la figura e le opere dei tre autori nel contesto della letteratura europea tra le due guerre, restituendole ad una prospettiva più ampia.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/111536
URN:NBN:IT:UNIROMA1-111536