Questa ricerca è focalizzata sullo studio dei primi impieghi di materiali vetrosi nel mosaico romano di area italica, in particolare sull’analisi dei mosaici italici realizzati con la tecnica delle tessere minute. Infatti, nel Mediterraneo meridionale e orientale, questa particolare tecnica musiva attesta per la prima volta l’impiego sistematico dei materiali vetrosi: vetro vero e proprio in un’ampia gamma cromatica, ma anche faïence. Una buona parte dei mosaici italici in tessere minute sono emblemata, cioè mosaici prefabbricati, assemblati in bottega su di una lastra di pietra o di terracotta e messi successivamente in opera nel pavimento. Uno dei principali problemi archeologici legati a questi mosaici è l’individuazione del luogo di produzione: in letteratura si ipotizzava, alternativamente, una realizzazione locale o un’importazione da Egitto e Grecia. Nel corso di questa ricerca è stato condotto uno studio comparato della produzione italica con quella mediterranea, con particolare riguardo alle caratteristiche tecniche, per capire se fosse possibile individuare degli indizi che caratterizzassero i mosaici italici come locali o importati. Questi temi sono stati affrontati con un approccio multidisciplinare, cioè abbinando la metodologia di ricerca archeologica con quella archeometrica e integrando i risultati. La superficie dei mosaici è stata osservata con un microscopio ottico portatile, che ha permesso di raccogliere informazioni sulla morfologia dei materiali costitutivi. Alcune tessere in vetro e faïence e alcuni campioni di malta e supporti sono stati campionati per la caratterizzazione in laboratorio, effettuata con un complesso di tecniche analitiche scelte per ricavare informazioni relative alla composizione, alla microstruttura e all’identificazione delle fasi cristalline. I dati, elaborati complessivamente, hanno permesso di formulare ipotesi sul riconoscimento della tecnologia produttiva impiegata e, in alcuni casi, sull’area di provenienza dei materiali. Lo studio della tecnica musiva ha permesso di identificare nei mosaici italici dei caratteri di omogeneità che li distinguono da quelli del settore sud-orientale dei Mediterraneo. In particolare, anche se i materiali vetrosi sono ricorrenti, i vetri vengono impiegati più sporadicamente e in una gamma cromatica più limitata. Attraverso lo studio dei contesti di provenienza è stato possibili capire che i vetri rossi individuati nei mosaici e la faïence vengono impiegati per un periodo limitato e, quindi si è ipotizzata l’identificazione con materiali importati che, con l’avvio della produzione vetraria locale, nel corso del I secolo d.C., scompaiono. Questi materiali si caratterizzano, quindi, come datanti e possono essere applicati all’analisi di casi di datazione incerta. Per concludere, quindi, è stato possibile riconoscono i mosaici italici in tessere minute come una produzione locale e, al tempo stesso, documentare la circolazione, in Italia di vetri faïence comparabili, per tecnologia ai materiali di Egitto e Medio Oriente.

I materiali vetrosi nei mosaici di tessere minute in Italia (II-I sec. a.C.): studio archeologico e archeometrico

BOSCHETTI, CRISTINA
2009

Abstract

Questa ricerca è focalizzata sullo studio dei primi impieghi di materiali vetrosi nel mosaico romano di area italica, in particolare sull’analisi dei mosaici italici realizzati con la tecnica delle tessere minute. Infatti, nel Mediterraneo meridionale e orientale, questa particolare tecnica musiva attesta per la prima volta l’impiego sistematico dei materiali vetrosi: vetro vero e proprio in un’ampia gamma cromatica, ma anche faïence. Una buona parte dei mosaici italici in tessere minute sono emblemata, cioè mosaici prefabbricati, assemblati in bottega su di una lastra di pietra o di terracotta e messi successivamente in opera nel pavimento. Uno dei principali problemi archeologici legati a questi mosaici è l’individuazione del luogo di produzione: in letteratura si ipotizzava, alternativamente, una realizzazione locale o un’importazione da Egitto e Grecia. Nel corso di questa ricerca è stato condotto uno studio comparato della produzione italica con quella mediterranea, con particolare riguardo alle caratteristiche tecniche, per capire se fosse possibile individuare degli indizi che caratterizzassero i mosaici italici come locali o importati. Questi temi sono stati affrontati con un approccio multidisciplinare, cioè abbinando la metodologia di ricerca archeologica con quella archeometrica e integrando i risultati. La superficie dei mosaici è stata osservata con un microscopio ottico portatile, che ha permesso di raccogliere informazioni sulla morfologia dei materiali costitutivi. Alcune tessere in vetro e faïence e alcuni campioni di malta e supporti sono stati campionati per la caratterizzazione in laboratorio, effettuata con un complesso di tecniche analitiche scelte per ricavare informazioni relative alla composizione, alla microstruttura e all’identificazione delle fasi cristalline. I dati, elaborati complessivamente, hanno permesso di formulare ipotesi sul riconoscimento della tecnologia produttiva impiegata e, in alcuni casi, sull’area di provenienza dei materiali. Lo studio della tecnica musiva ha permesso di identificare nei mosaici italici dei caratteri di omogeneità che li distinguono da quelli del settore sud-orientale dei Mediterraneo. In particolare, anche se i materiali vetrosi sono ricorrenti, i vetri vengono impiegati più sporadicamente e in una gamma cromatica più limitata. Attraverso lo studio dei contesti di provenienza è stato possibili capire che i vetri rossi individuati nei mosaici e la faïence vengono impiegati per un periodo limitato e, quindi si è ipotizzata l’identificazione con materiali importati che, con l’avvio della produzione vetraria locale, nel corso del I secolo d.C., scompaiono. Questi materiali si caratterizzano, quindi, come datanti e possono essere applicati all’analisi di casi di datazione incerta. Per concludere, quindi, è stato possibile riconoscono i mosaici italici in tessere minute come una produzione locale e, al tempo stesso, documentare la circolazione, in Italia di vetri faïence comparabili, per tecnologia ai materiali di Egitto e Medio Oriente.
2009
Italiano
mosaico romano, vetro, egyptian faience, sealing-wax red glass, mosaico in tessere minute, opus vermiculatum, archeoemtria del vetro, tecnica musiva
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/118139
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-118139