Introduzione: Negli ultimi 20 anni l'uso di dispositivi di assistenza ventricolare (VAD) in pazienti con insufficienza cardiaca cronica in fase terminale o acuta ha portato ad un miglioramento della sopravvivenza. La letteratura sulle differenze tra i due sessi nell’ impianto di VAD è molto scarsa, mentre esistono delle diverse caratteristiche di sesso nell’insufficienza cardiaca. Lo scopo del nostro studio era quello di analizzare la grande esperienza del Deutsches Herzzentrum nella terapia con VAD come ponte al recovery del miocardio, come ponte al trapianto cardiaco o come destination therapy, specificamente riguardo alle differenze tra i due sessi. Metodi: Abbiamo analizzato i dati provenienti dal database del Deutsches Herzzentrum di Berlino, che contiene le caratteristiche demografiche, preoperatorie, postoperatorie e il follow-up a lungo termine dei pazienti che hanno ricevuto dispositivi meccanici di assistenza circolatoria nel periodo compreso tra luglio 1987 e maggio 2009. Abbiamo raccolto i dati di sopravvivenza solo dei pazienti trattati con supporto meccanico di circolo (MCS) a lungo termine mediante un’assistenza ventricolare sinistra (LVAD) o un’assistenza biventricolare (BVAD). Abbiamo escluso i pazienti a cui erano stati impiantati dispositivi d’emergenza a breve termine, un cuore artificiale totale o un’assistenza ventricolare destra isolata. Abbiamo quindi analizzato le differenze tra uomini e donne. Risultati: Un totale di 889 pazienti hanno ricevuto un VAD a lungo termine: 492 LVADs (55,3%) e 397 BVADs (44,7%). L'età media dei pazienti era di 49,2 anni (range 17-76 anni) (età media uomini 50,0 anni ± 12,4; età media donne 44,8 anni ± 13,7), l’84,8% erano maschi. Il tempo medio di assistenza ventricolare è stato di 4,48 (± 0,24) mesi con supporto più lungo (p <0,001) negli uomini (4,7 mesi ± 0,2) che nelle donne (3,0 mesi ± 0,5). Anche nei due sottogruppi di tempo in LVAD e BVAD, la durata media era più lunga negli uomini che nelle donne (p <0,001): 0,41 mesi ± 6,22 gli uomini con LVAD e 4,2 mesi ± 1,25 le donne con LVAD; 2,64 mesi ± 0,26 gli uomini con BVAD e 2,38 mesi ± 0,38 le donne con BVAD. L'analisi di sopravvivenza ha dimostrato che nei pazienti che necessitano un MCS la sopravvivenza a 30 giorni è dell’88% e la p50 (= sopravvivenza mediana) è di 2,6 mesi. Gli LVADs (p50 3,99 mesi) consentono una migliore sopravvivenza rispetto ai BVADs (p50 1,28 mesi) (p <0,0001) e vi è una tendenza (p 0,73) di peggiore sopravvivenza nelle donne (p50 1,38 mesi) che negli uomini (p50 2,56 mesi), soprattutto nel primo mese dopo l'impianto. In 55 pazienti (45 maschi) si è potuto rimuovere il dispositivo dopo avere ottenuto un accettabile recupero della funzione contrattile del miocardio. In questo sottogruppo di pazienti le donne hanno avuto una sopravvivenza significativamente peggiore rispetto agli uomini (p50 donne 9,33 mesi vs p50 uomini 77,42 mesi; p 0,08). Un totale di 260 pazienti (219 maschi) sono stati portati con successo al trapianto di cuore. Anche in questo sottogruppo gli LVADs hanno dato una sopravvivenza migliore rispetto ai BVADs (p <0,0001) e gli uomini sono sopravvissuti più delle donne, anche se non in modo statisticamente significativo. Conclusioni: l'impianto di VAD è una terapia efficace nei pazienti con insufficienza cardiaca avanzata, ma la mortalità peri-operatoria è ancora elevata. Gli LVADs hanno una migliore performance, durano più a lungo e danno una mortalità più bassa rispetto ai BVADs. In percentuale gli uomini vengono più spesso trattati con LVAD e hanno una migliore sopravvivenza in assistenza rispetto alle donne.
Implantable Ventricular Assist Devices in the Deutsches Herzzentrum Experience Special Reference to Gender Differences
NALLI, CHIARA
2011
Abstract
Introduzione: Negli ultimi 20 anni l'uso di dispositivi di assistenza ventricolare (VAD) in pazienti con insufficienza cardiaca cronica in fase terminale o acuta ha portato ad un miglioramento della sopravvivenza. La letteratura sulle differenze tra i due sessi nell’ impianto di VAD è molto scarsa, mentre esistono delle diverse caratteristiche di sesso nell’insufficienza cardiaca. Lo scopo del nostro studio era quello di analizzare la grande esperienza del Deutsches Herzzentrum nella terapia con VAD come ponte al recovery del miocardio, come ponte al trapianto cardiaco o come destination therapy, specificamente riguardo alle differenze tra i due sessi. Metodi: Abbiamo analizzato i dati provenienti dal database del Deutsches Herzzentrum di Berlino, che contiene le caratteristiche demografiche, preoperatorie, postoperatorie e il follow-up a lungo termine dei pazienti che hanno ricevuto dispositivi meccanici di assistenza circolatoria nel periodo compreso tra luglio 1987 e maggio 2009. Abbiamo raccolto i dati di sopravvivenza solo dei pazienti trattati con supporto meccanico di circolo (MCS) a lungo termine mediante un’assistenza ventricolare sinistra (LVAD) o un’assistenza biventricolare (BVAD). Abbiamo escluso i pazienti a cui erano stati impiantati dispositivi d’emergenza a breve termine, un cuore artificiale totale o un’assistenza ventricolare destra isolata. Abbiamo quindi analizzato le differenze tra uomini e donne. Risultati: Un totale di 889 pazienti hanno ricevuto un VAD a lungo termine: 492 LVADs (55,3%) e 397 BVADs (44,7%). L'età media dei pazienti era di 49,2 anni (range 17-76 anni) (età media uomini 50,0 anni ± 12,4; età media donne 44,8 anni ± 13,7), l’84,8% erano maschi. Il tempo medio di assistenza ventricolare è stato di 4,48 (± 0,24) mesi con supporto più lungo (p <0,001) negli uomini (4,7 mesi ± 0,2) che nelle donne (3,0 mesi ± 0,5). Anche nei due sottogruppi di tempo in LVAD e BVAD, la durata media era più lunga negli uomini che nelle donne (p <0,001): 0,41 mesi ± 6,22 gli uomini con LVAD e 4,2 mesi ± 1,25 le donne con LVAD; 2,64 mesi ± 0,26 gli uomini con BVAD e 2,38 mesi ± 0,38 le donne con BVAD. L'analisi di sopravvivenza ha dimostrato che nei pazienti che necessitano un MCS la sopravvivenza a 30 giorni è dell’88% e la p50 (= sopravvivenza mediana) è di 2,6 mesi. Gli LVADs (p50 3,99 mesi) consentono una migliore sopravvivenza rispetto ai BVADs (p50 1,28 mesi) (p <0,0001) e vi è una tendenza (p 0,73) di peggiore sopravvivenza nelle donne (p50 1,38 mesi) che negli uomini (p50 2,56 mesi), soprattutto nel primo mese dopo l'impianto. In 55 pazienti (45 maschi) si è potuto rimuovere il dispositivo dopo avere ottenuto un accettabile recupero della funzione contrattile del miocardio. In questo sottogruppo di pazienti le donne hanno avuto una sopravvivenza significativamente peggiore rispetto agli uomini (p50 donne 9,33 mesi vs p50 uomini 77,42 mesi; p 0,08). Un totale di 260 pazienti (219 maschi) sono stati portati con successo al trapianto di cuore. Anche in questo sottogruppo gli LVADs hanno dato una sopravvivenza migliore rispetto ai BVADs (p <0,0001) e gli uomini sono sopravvissuti più delle donne, anche se non in modo statisticamente significativo. Conclusioni: l'impianto di VAD è una terapia efficace nei pazienti con insufficienza cardiaca avanzata, ma la mortalità peri-operatoria è ancora elevata. Gli LVADs hanno una migliore performance, durano più a lungo e danno una mortalità più bassa rispetto ai BVADs. In percentuale gli uomini vengono più spesso trattati con LVAD e hanno una migliore sopravvivenza in assistenza rispetto alle donne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/118161
URN:NBN:IT:UNIPD-118161