Gli endocannabinoidi rappresentano una nuova classe di messaggeri intercellulari che mediano la conduzione retrograda del segnale sinaptico e regolano così varie forme di plasticità sinaptica. Il segnale endocannabinoide non solo controlla la proliferazione cellulare, la migrazione, il destino decisionale, la sopravvivenza, ed il differenziamento ad un fenotipo maturo dei progenitori neurali durante lo sviluppo del sistema nervoso centrale (Harkany,T. et al., 2008), ma è stato dimostrato possedere un ruolo nella proliferazione e nel differenziamento di cellule staminali/progenitrici neurali esistenti nella zona subgranulare di ippocampo e nella zona subventricolare del cervello di mammifero adulto (Jiang,W. et al., 2005; Palazuelos,J. et al., 2006). Allo scopo di definire i meccanismicellulari e molecolari che sottendono all’azione neurogenica di questi composti, è stato utilizzato un modello di proliferazione cellulare neurale in vitro rappresentato da cellule progenitrici neurali isolate da colture primarie di cervelletto di ratto postnatale. La caratterizzazione di queste cellule, sia genotipica, tramite RT-PCR, che fenotipica, tramite analisi immunocitochimica, ha evidenziato che esse possiedono proprietà tipiche delle cellule staminali (Zusso,M. et al., 2004). La presenza funzionale dei due recettori cannabici CB1 e CB2 nelle cellule progenitrici neurali cerebellari a 10 giorni in coltura (10 days in vitro, DIV) è stata confermata tramite analisi immunocitochimica e Western blotting. La proliferazione cellulare è stata valutata tramite saggio d’incorporazione di timidina triziata. Tramite questo saggio è stato riscontrato un aumento significativo rispetto al controllo della proliferazione dei progenitori neurali cerebellari, per trattamento di 24 ore con gli agonisti sintetici non selettivi dei recettori cannabici, WIN 55,212-2 (100 nM) o CP 55,940 (1000 nM) (43 ± 22 % e 37 ± 8 %, rispettivamente), completamente inibito dal pretrattamento di un’ora con l’antagonista selettivo del recettore CB1 AM 251 (1000 nM). Al fine di valutare il diretto coinvolgimento del recettore CB1 nella risposta proliferativa, le cellule progenitrici neurali cerebellari sono state incubate per 24 ore con ACEA, potente agonista selettivo del recettore CB1. ACEA, alla concentrazione di 1 e 10 nM, ha indotto una significativa incorporazione del radionuclide rispetto alle cellule non trattate (50.59 ± 6.72 % e 35.77 ± 4.48 %, rispettivamente), ma la risposta è stata completamente inibita da AM 251 allaconcentrazione 10 nM. Allo scopo di studiare il coinvolgimento delle cascate di trasduzione del segnale MEK/ERK1,2 ed IP3K/Akt/GSK3-β nella risposta proliferativa delle cellule progenitrici mediata dall’attivazione del recettore CB1, è stata usata la tecnica del SDS-PAGE Western blotting. L’incubazione delle cellule progenitrici con 1 nM ACEA ha prodotto un incremento significativo dei livelli di attivazione di Akt a 15 minuti (36.54 ± 7.21%) che persiste fino a 30 minuti di trattamento (21 ± 5 %), tempo a cui si registra un concomitante aumento dei livelli di fosforilazione della proteina ERK (32 ± 4 %). Il trattamento di 60 minuti con AM 251 alla concentrazione 10 nM non influenza i livelli basali di attivazione delle due chinasi, ma inibisce completamente l’effetto mediato da ACEA. Successivamente è stato possibile confermare l’esistenza di un "cross-talk" tra le due cascate di trasduzione del segnale tramite impiego dei rispettivi inibitori selettivi. L’inibitore della fosfatidilinositolo-3 chinasi, LY294002 (75 µM, 3 ore di preincubazione), ha inibito l’attivazione di entrambe le chinasi nelle cellule progenitrici trattate con ACEA, mentre l’inibitore di MEK, U0126 (10 µM, un’ora di preincubazione), ha inibito l’attivazione di ERK in cellule trattate e non, senza influenzare la fosforilazione di Akt. Sono stati eseguiti alcuni esperimenti preliminari per valutare un potenziale ruolo di ACEA nel differenziamento delle cellule progenitrici neurali cerebellari, tramite analisi dell’espressione delle varianti trascrizionali della proteina AUF1 che lega sequenze ricche di adenina e uracile dell’RNA messaggero ed è regolata durante lo sviluppo cerebellare postnatale (Hambardzumyan,D. et al., 2009).
Agonists of the Cannabinoid Receptor Type 1 (CB1) Promote Rat Cerebellar Neural Progenitor Cell Proliferation Through Activation of ERK and Akt Pathways
SOFFIA, SILVIA
2010
Abstract
Gli endocannabinoidi rappresentano una nuova classe di messaggeri intercellulari che mediano la conduzione retrograda del segnale sinaptico e regolano così varie forme di plasticità sinaptica. Il segnale endocannabinoide non solo controlla la proliferazione cellulare, la migrazione, il destino decisionale, la sopravvivenza, ed il differenziamento ad un fenotipo maturo dei progenitori neurali durante lo sviluppo del sistema nervoso centrale (Harkany,T. et al., 2008), ma è stato dimostrato possedere un ruolo nella proliferazione e nel differenziamento di cellule staminali/progenitrici neurali esistenti nella zona subgranulare di ippocampo e nella zona subventricolare del cervello di mammifero adulto (Jiang,W. et al., 2005; Palazuelos,J. et al., 2006). Allo scopo di definire i meccanismicellulari e molecolari che sottendono all’azione neurogenica di questi composti, è stato utilizzato un modello di proliferazione cellulare neurale in vitro rappresentato da cellule progenitrici neurali isolate da colture primarie di cervelletto di ratto postnatale. La caratterizzazione di queste cellule, sia genotipica, tramite RT-PCR, che fenotipica, tramite analisi immunocitochimica, ha evidenziato che esse possiedono proprietà tipiche delle cellule staminali (Zusso,M. et al., 2004). La presenza funzionale dei due recettori cannabici CB1 e CB2 nelle cellule progenitrici neurali cerebellari a 10 giorni in coltura (10 days in vitro, DIV) è stata confermata tramite analisi immunocitochimica e Western blotting. La proliferazione cellulare è stata valutata tramite saggio d’incorporazione di timidina triziata. Tramite questo saggio è stato riscontrato un aumento significativo rispetto al controllo della proliferazione dei progenitori neurali cerebellari, per trattamento di 24 ore con gli agonisti sintetici non selettivi dei recettori cannabici, WIN 55,212-2 (100 nM) o CP 55,940 (1000 nM) (43 ± 22 % e 37 ± 8 %, rispettivamente), completamente inibito dal pretrattamento di un’ora con l’antagonista selettivo del recettore CB1 AM 251 (1000 nM). Al fine di valutare il diretto coinvolgimento del recettore CB1 nella risposta proliferativa, le cellule progenitrici neurali cerebellari sono state incubate per 24 ore con ACEA, potente agonista selettivo del recettore CB1. ACEA, alla concentrazione di 1 e 10 nM, ha indotto una significativa incorporazione del radionuclide rispetto alle cellule non trattate (50.59 ± 6.72 % e 35.77 ± 4.48 %, rispettivamente), ma la risposta è stata completamente inibita da AM 251 allaconcentrazione 10 nM. Allo scopo di studiare il coinvolgimento delle cascate di trasduzione del segnale MEK/ERK1,2 ed IP3K/Akt/GSK3-β nella risposta proliferativa delle cellule progenitrici mediata dall’attivazione del recettore CB1, è stata usata la tecnica del SDS-PAGE Western blotting. L’incubazione delle cellule progenitrici con 1 nM ACEA ha prodotto un incremento significativo dei livelli di attivazione di Akt a 15 minuti (36.54 ± 7.21%) che persiste fino a 30 minuti di trattamento (21 ± 5 %), tempo a cui si registra un concomitante aumento dei livelli di fosforilazione della proteina ERK (32 ± 4 %). Il trattamento di 60 minuti con AM 251 alla concentrazione 10 nM non influenza i livelli basali di attivazione delle due chinasi, ma inibisce completamente l’effetto mediato da ACEA. Successivamente è stato possibile confermare l’esistenza di un "cross-talk" tra le due cascate di trasduzione del segnale tramite impiego dei rispettivi inibitori selettivi. L’inibitore della fosfatidilinositolo-3 chinasi, LY294002 (75 µM, 3 ore di preincubazione), ha inibito l’attivazione di entrambe le chinasi nelle cellule progenitrici trattate con ACEA, mentre l’inibitore di MEK, U0126 (10 µM, un’ora di preincubazione), ha inibito l’attivazione di ERK in cellule trattate e non, senza influenzare la fosforilazione di Akt. Sono stati eseguiti alcuni esperimenti preliminari per valutare un potenziale ruolo di ACEA nel differenziamento delle cellule progenitrici neurali cerebellari, tramite analisi dell’espressione delle varianti trascrizionali della proteina AUF1 che lega sequenze ricche di adenina e uracile dell’RNA messaggero ed è regolata durante lo sviluppo cerebellare postnatale (Hambardzumyan,D. et al., 2009).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/118170
URN:NBN:IT:UNIPD-118170