PREMESSE: Modifiche nella volumetria delle strutture limbiche-paralimbiche coinvolte nella regolazione del tono dell’umore sono state descritte nella letteratura più recente sui Disturbi Depressivi Maggiori (DDM). Una diminuzione nei volumi della sostanza grigia ippocampale è uno dei possibili meccanismi coinvolti nella patogenesi della depressione [Nifosì et al. 2010]. Evidenze convergenti sembrano confermare che in corso di depressione una ridotta neurogenesi possa verificarsi in questa area e che una modulazione positiva di tale processo sia fondamentale per l’azione antidepressiva. La Neurogenesi è stimolata sia da stimoli che rafforzano la plasticità neuronale (come stimolazioni ambientali esterne, esercizio fisico, stimolazione elettrica) sia dai trattamenti antidepressivi. In studi di neuroimaging funzionale, la Stimolazione del Nervo Vago, (VNS) una metodica di recente introduzione per il trattamento della Depressione farmaco Resistente (TRD), è stata dimostrato che la sua azione antidepressiva può essere correlata con modifiche nel flusso ematico cerebrale nella corteccia limbica e prefrontale [Zobel et al 2005]. Obiettivo di questo studio è valutare se modifiche delle volumetrie in specifiche aree coinvolte nella depressione, possano essere ottenuta mediante la VNS. METODOLOGIA: E’ stato effettuato un confronto dei dati sulle modifiche di volume di specifiche regioni d’interesse in 6 pazienti con depressione farmaco resistente trattati mediante VNS (VNS Therapy System™, Cyberonics, Houston, Texas –USA) con i volumi delle stesse aree in 5 casi di TRD trattati in maniera convenzionale. Le Risonanze Magnetiche Nucleari (MRI) cerebrali sono state realizzate prima dell’impianto (t0 ) e dopo 12 mesi( t1). L’entità della depressione è stata valutata mediante scale autosomministrate (BDI ) o etero somministrate (HDRS) ogni tre mesi durante il del monitoraggio clinico. RISULTATI: Tre dei sei pazienti che hanno ricevuto la VNS hanno manifestato una buona risposta clinica (riduzione dei punteggi alle scale per la depressione > 50% dai punteggi iniziali) a tre mesi dall’inizio del trattamento. Un aumento significativo di circa il 22% e del 14% rispettivamente per ippocampo sinistro e destro è stato messo in luce dopo un anno di trattamento mediante VNS. Nessuna correlazione è stata trovata tra le principali variabili indicative dell’andamento clinico e l’aumento dei volumi cerbrali. I pazienti non responsivi alla VNS non hanno manifestato aumenti nei volumi ippocampali. I dati preliminari riscontrati in questo piccolo gruppo sembrano confermare il ruolo fondamentale del rimodellamento ippocampale come marker per la possibile risposta clinica nella TRD.

Study on hippocampal brain volumes in treatment resistant depression during vagal nerve stimulation (VNS)

FERRI, GIOVANNI
2011

Abstract

PREMESSE: Modifiche nella volumetria delle strutture limbiche-paralimbiche coinvolte nella regolazione del tono dell’umore sono state descritte nella letteratura più recente sui Disturbi Depressivi Maggiori (DDM). Una diminuzione nei volumi della sostanza grigia ippocampale è uno dei possibili meccanismi coinvolti nella patogenesi della depressione [Nifosì et al. 2010]. Evidenze convergenti sembrano confermare che in corso di depressione una ridotta neurogenesi possa verificarsi in questa area e che una modulazione positiva di tale processo sia fondamentale per l’azione antidepressiva. La Neurogenesi è stimolata sia da stimoli che rafforzano la plasticità neuronale (come stimolazioni ambientali esterne, esercizio fisico, stimolazione elettrica) sia dai trattamenti antidepressivi. In studi di neuroimaging funzionale, la Stimolazione del Nervo Vago, (VNS) una metodica di recente introduzione per il trattamento della Depressione farmaco Resistente (TRD), è stata dimostrato che la sua azione antidepressiva può essere correlata con modifiche nel flusso ematico cerebrale nella corteccia limbica e prefrontale [Zobel et al 2005]. Obiettivo di questo studio è valutare se modifiche delle volumetrie in specifiche aree coinvolte nella depressione, possano essere ottenuta mediante la VNS. METODOLOGIA: E’ stato effettuato un confronto dei dati sulle modifiche di volume di specifiche regioni d’interesse in 6 pazienti con depressione farmaco resistente trattati mediante VNS (VNS Therapy System™, Cyberonics, Houston, Texas –USA) con i volumi delle stesse aree in 5 casi di TRD trattati in maniera convenzionale. Le Risonanze Magnetiche Nucleari (MRI) cerebrali sono state realizzate prima dell’impianto (t0 ) e dopo 12 mesi( t1). L’entità della depressione è stata valutata mediante scale autosomministrate (BDI ) o etero somministrate (HDRS) ogni tre mesi durante il del monitoraggio clinico. RISULTATI: Tre dei sei pazienti che hanno ricevuto la VNS hanno manifestato una buona risposta clinica (riduzione dei punteggi alle scale per la depressione > 50% dai punteggi iniziali) a tre mesi dall’inizio del trattamento. Un aumento significativo di circa il 22% e del 14% rispettivamente per ippocampo sinistro e destro è stato messo in luce dopo un anno di trattamento mediante VNS. Nessuna correlazione è stata trovata tra le principali variabili indicative dell’andamento clinico e l’aumento dei volumi cerbrali. I pazienti non responsivi alla VNS non hanno manifestato aumenti nei volumi ippocampali. I dati preliminari riscontrati in questo piccolo gruppo sembrano confermare il ruolo fondamentale del rimodellamento ippocampale come marker per la possibile risposta clinica nella TRD.
2011
Inglese
VNS, TRD, Treatment Resistant Depression, MRI, Hippocampus, Hippocampal Volumes, neurogenesis
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-118188