Negli ultimi vent’anni un crescente numero di associazioni si sono occupate di organizzare e proporre viaggi di voluntourism (dall’unione delle parole inglesi volunteer e tourism e qui reso in italiano con l’espressione “turismo di volontariato”) come un tipo particolare di pratica turistica, associabile ai nuovi turismi morali o responsabili, che abbina alla possibilità di viaggiare all’estero (il tourism, per l’appunto) percorsi di impegno di volontariato da portare avanti nei luoghi di destinazione come parte integrante delle attività del periodo vacanziero. Caratteristica principale di questo tipo di pratica è quella di configurarsi come un’esperienza doppiamente benefica in grado, cioè, sia di produrre un impatto positivo sui contesti sociali, ambientali, ed economici visitati, che di sostenere e stimolare, nei turisti volontari, percorsi di crescita, di conoscenza e di cittadinanza attiva. Obiettivo di questa ricerca è proprio quello di esplorare e contestualizzare in chiave sociologica questo secondo aspetto concentrandosi, in particolare, sulle rappresentazioni che i partecipanti ad esperienze di turismo di volontariato restituiscono della pratica, sia in termini di crescita ed arricchimento personale, che in relazione ai processi di avvicinamento e conoscenza di culture “Altre”. Partendo dall’analisi di un gruppo di 29 interviste semi-strutturate, realizzate al rientro dal periodo all’estero, l’elaborato ripercorre l’esperienza di turismo di volontariato cercando di coglierne, attraverso le rappresentazioni dei turisti volontari, gli aspetti salienti e metterne così in luce punti di forza e debolezze. In particolare dalla trattazione emergerà come la capacità di questo tipo di pratica di promuovere una migliore comprensione dell’alterità non deve venire data per scontata e che il ruolo giocato dalla dimensione altruistica nel definire l’esperienza deve essere, se non ridimensionato, almeno maggiormente problematizzato.

VOLUNTOURISM. La pratica di volontariato internazionale estivo fra viaggio, esperienza di sè e incontro con l'Altro.

GIUS, CHIARA
2011

Abstract

Negli ultimi vent’anni un crescente numero di associazioni si sono occupate di organizzare e proporre viaggi di voluntourism (dall’unione delle parole inglesi volunteer e tourism e qui reso in italiano con l’espressione “turismo di volontariato”) come un tipo particolare di pratica turistica, associabile ai nuovi turismi morali o responsabili, che abbina alla possibilità di viaggiare all’estero (il tourism, per l’appunto) percorsi di impegno di volontariato da portare avanti nei luoghi di destinazione come parte integrante delle attività del periodo vacanziero. Caratteristica principale di questo tipo di pratica è quella di configurarsi come un’esperienza doppiamente benefica in grado, cioè, sia di produrre un impatto positivo sui contesti sociali, ambientali, ed economici visitati, che di sostenere e stimolare, nei turisti volontari, percorsi di crescita, di conoscenza e di cittadinanza attiva. Obiettivo di questa ricerca è proprio quello di esplorare e contestualizzare in chiave sociologica questo secondo aspetto concentrandosi, in particolare, sulle rappresentazioni che i partecipanti ad esperienze di turismo di volontariato restituiscono della pratica, sia in termini di crescita ed arricchimento personale, che in relazione ai processi di avvicinamento e conoscenza di culture “Altre”. Partendo dall’analisi di un gruppo di 29 interviste semi-strutturate, realizzate al rientro dal periodo all’estero, l’elaborato ripercorre l’esperienza di turismo di volontariato cercando di coglierne, attraverso le rappresentazioni dei turisti volontari, gli aspetti salienti e metterne così in luce punti di forza e debolezze. In particolare dalla trattazione emergerà come la capacità di questo tipo di pratica di promuovere una migliore comprensione dell’alterità non deve venire data per scontata e che il ruolo giocato dalla dimensione altruistica nel definire l’esperienza deve essere, se non ridimensionato, almeno maggiormente problematizzato.
27-lug-2011
Italiano
Tourism, Volunteering, stereotypes, encountering, social distance, neo-colonialism, tuorismo, volontariato, stereotipi, incontro, distanza sociale
Università degli studi di Padova
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