Il contesto attuale, caratterizzato da mobilità e flessibilità della società, contribuisce ad accrescere l'importanza e il bisogno di orientamento, in particolare per le scuole superiori. Considerata l'attività di orientamento per gli studenti delle classi V degli istituti superiori, si ravvisa la moltiplicazione di iniziative informative e di azioni di marketing. Se la normativa italiana ed europea pone l’attenzione sul processo di scelta e sui metodi della decisione consapevole in una prospettiva di formazione continua, nella realtà l'orientamento informativo prevale su quello formativo, ed in rari casi si tenta il superamento dei metodi basati sulla lezione frontale. La ricerca di una metodologia didattica attiva innovativa per l'orientamento formativo ai giovani di classe V superiore ha costituito lo stimolo di partenza di questo lavoro. Il teatro è parso uno strumento utile a questo fine, per le sue implicazioni pedagogiche e psicologiche: dall’analisi della letteratura sull’argomento e dalle conseguenti riflessioni è emersa l’ipotesi che esso possa proporsi come possibile forma di narrazione in grado di favorire i processi di auto-orientamento. Il percorso presentato in questo lavoro ha avuto pertanto una funzione prevalentemente esplorativa, ai fini di analizzare come possa essere definito e articolato il contributo del teatro negli interventi di orientamento formativo. In particolare si è giunti alla progettazione di una modalità d’azione basata su una tecnica che è stata definita lezione-teatro, qui intendendo il teatro in tutta la pregnanza della sua originale vocazione relazionale, e alla successiva messa alla prova dell’intervento-tipo proposto, attraverso una ricerca sul campo che ha coinvolto, fin dall’indagine preliminare di analisi dei bisogni effettivamente sentiti, gli studenti di classe V superiore del territorio di Feltre-Belluno (Veneto, Italia) nell’ottica di un percorso che valorizzi una verifica ricorsiva ai fini di un continuo affinamento della tecnica e dei suoi contenuti. La ricerca, che ha coinvolto in totale 390 studenti, dopo un’ indagine preliminare esplorativa dei vissuti degli studenti in fase di scelta e la conseguente elaborazione di un testo teatrale finalizzato all’orientamento, ha visto l’erogazione dell’intervento presso il teatro comunale di Belluno in prima istanza e, in seguito all’analisi dei risultati e alle conseguenti modifiche, la sua ri-proposizione presso la Fiera Orient@ di Longarone (Bl), con due interventi. Lo studio ha evidenziato alcuni elementi irrinunciabili del progetto, quali il coinvolgimento emotivo e cognitivo nei processi di orientamento; l'attenzione da dover prestare nel cogliere, esplicitare e favorire la condivisione dei punti di vista degli studenti in fase di scelta, e nell’entrare in rapporto dialettico con essi; il lavoro di rete tra i soggetti istituzionali che si occupano di orientamento scolastico e professionale nel territorio, per un coordinamento e una condivisione di obiettivi e di risorse, finalizzati ad azioni di orientamento più efficaci; la centralità, all’interno dell’azione teatrale, della funzione di “risveglio delle coscienze” del Narratore; l’importanza di una figura in grado di condensare le competenze formative e quelle teatrali, definita in questa sede form-aut-attore.

Il teatro come pratica narrativa per l'orientamento formativo: una ricerca sul campo

GUARIENTO, SERENA
2009

Abstract

Il contesto attuale, caratterizzato da mobilità e flessibilità della società, contribuisce ad accrescere l'importanza e il bisogno di orientamento, in particolare per le scuole superiori. Considerata l'attività di orientamento per gli studenti delle classi V degli istituti superiori, si ravvisa la moltiplicazione di iniziative informative e di azioni di marketing. Se la normativa italiana ed europea pone l’attenzione sul processo di scelta e sui metodi della decisione consapevole in una prospettiva di formazione continua, nella realtà l'orientamento informativo prevale su quello formativo, ed in rari casi si tenta il superamento dei metodi basati sulla lezione frontale. La ricerca di una metodologia didattica attiva innovativa per l'orientamento formativo ai giovani di classe V superiore ha costituito lo stimolo di partenza di questo lavoro. Il teatro è parso uno strumento utile a questo fine, per le sue implicazioni pedagogiche e psicologiche: dall’analisi della letteratura sull’argomento e dalle conseguenti riflessioni è emersa l’ipotesi che esso possa proporsi come possibile forma di narrazione in grado di favorire i processi di auto-orientamento. Il percorso presentato in questo lavoro ha avuto pertanto una funzione prevalentemente esplorativa, ai fini di analizzare come possa essere definito e articolato il contributo del teatro negli interventi di orientamento formativo. In particolare si è giunti alla progettazione di una modalità d’azione basata su una tecnica che è stata definita lezione-teatro, qui intendendo il teatro in tutta la pregnanza della sua originale vocazione relazionale, e alla successiva messa alla prova dell’intervento-tipo proposto, attraverso una ricerca sul campo che ha coinvolto, fin dall’indagine preliminare di analisi dei bisogni effettivamente sentiti, gli studenti di classe V superiore del territorio di Feltre-Belluno (Veneto, Italia) nell’ottica di un percorso che valorizzi una verifica ricorsiva ai fini di un continuo affinamento della tecnica e dei suoi contenuti. La ricerca, che ha coinvolto in totale 390 studenti, dopo un’ indagine preliminare esplorativa dei vissuti degli studenti in fase di scelta e la conseguente elaborazione di un testo teatrale finalizzato all’orientamento, ha visto l’erogazione dell’intervento presso il teatro comunale di Belluno in prima istanza e, in seguito all’analisi dei risultati e alle conseguenti modifiche, la sua ri-proposizione presso la Fiera Orient@ di Longarone (Bl), con due interventi. Lo studio ha evidenziato alcuni elementi irrinunciabili del progetto, quali il coinvolgimento emotivo e cognitivo nei processi di orientamento; l'attenzione da dover prestare nel cogliere, esplicitare e favorire la condivisione dei punti di vista degli studenti in fase di scelta, e nell’entrare in rapporto dialettico con essi; il lavoro di rete tra i soggetti istituzionali che si occupano di orientamento scolastico e professionale nel territorio, per un coordinamento e una condivisione di obiettivi e di risorse, finalizzati ad azioni di orientamento più efficaci; la centralità, all’interno dell’azione teatrale, della funzione di “risveglio delle coscienze” del Narratore; l’importanza di una figura in grado di condensare le competenze formative e quelle teatrali, definita in questa sede form-aut-attore.
2009
Italiano
teatro orientamento narrazione
Università degli studi di Padova
177
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-118349