Il lavoro si concentra sullo studio del complesso dialogo che Roberto Bolaño stabilisce con il genere poliziesco. L’analisi su Bolaño è preceduta da uno studio della letteratura poliziesca d’autore in America Latina, nel quale si evidenziano le strategie adottate dai diversi autori per adattare la formula fortemente codificata del genere al proprio contesto. In particolare, il romanzo poliziesco diventa spesso il luogo di elaborazione e denuncia dei traumi della storia recente dell’America Latina, e in molti casi è anche lo spunto per una riflessione sulla letteratura, anche attraverso la produttiva analogia critico-detective e scritore-assassino. Bolaño integra in modo fluido le diverse tipologie della scrittura di genere. Si evidenziano nel suo macrotesto due grandi categorie di investigazione: quella legata a crimini veri e propri e quella che indaga la letteratura, centro misterioso dell’intero universo testuale dell’autore. La letteratura appare come il territorio in cui si agglutinano gli elementi più complessi della riflessione bolañesca, a partire dall’idea della commistione tra pratica artistica e male, esplicitata nelle molteplici rappresentazioni di scrittori. Le investigazioni dei personaggi segnano sempre il fallimento del detective, destabilizzando in modo radicale le premesse del genere di riferimento. L’individuazione del silenzio come finale inevitabile di ogni attività di ricerca non si traduce però in un mero catalogo della sconfitta, posto che la problematizzazione del codice ermeneutico si sviluppa nella costante tensione tra il gioco ironicamente postmoderno di rivisitazione del genere e la tensione romantica che anima i personaggi, e che già giustifica la ricerca in quanto coraggioso tentativo di penetrare all’interno del mistero del male.
La ilusión del detective: lo policial en Roberto Bolaño
CECCHINATO, ERICA
2016
Abstract
Il lavoro si concentra sullo studio del complesso dialogo che Roberto Bolaño stabilisce con il genere poliziesco. L’analisi su Bolaño è preceduta da uno studio della letteratura poliziesca d’autore in America Latina, nel quale si evidenziano le strategie adottate dai diversi autori per adattare la formula fortemente codificata del genere al proprio contesto. In particolare, il romanzo poliziesco diventa spesso il luogo di elaborazione e denuncia dei traumi della storia recente dell’America Latina, e in molti casi è anche lo spunto per una riflessione sulla letteratura, anche attraverso la produttiva analogia critico-detective e scritore-assassino. Bolaño integra in modo fluido le diverse tipologie della scrittura di genere. Si evidenziano nel suo macrotesto due grandi categorie di investigazione: quella legata a crimini veri e propri e quella che indaga la letteratura, centro misterioso dell’intero universo testuale dell’autore. La letteratura appare come il territorio in cui si agglutinano gli elementi più complessi della riflessione bolañesca, a partire dall’idea della commistione tra pratica artistica e male, esplicitata nelle molteplici rappresentazioni di scrittori. Le investigazioni dei personaggi segnano sempre il fallimento del detective, destabilizzando in modo radicale le premesse del genere di riferimento. L’individuazione del silenzio come finale inevitabile di ogni attività di ricerca non si traduce però in un mero catalogo della sconfitta, posto che la problematizzazione del codice ermeneutico si sviluppa nella costante tensione tra il gioco ironicamente postmoderno di rivisitazione del genere e la tensione romantica che anima i personaggi, e che già giustifica la ricerca in quanto coraggioso tentativo di penetrare all’interno del mistero del male.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/118362
URN:NBN:IT:UNIPD-118362