La tesi di dottorato che viene qui presentata, La traducción de la modalidad en un corpus de textos científico-divulgativos, si inserisce nel filone di studi di traduzione empirico-sperimentali basato sullo studio di corpus, e si propone di osservare se la traduzione della modalità, in relazione con una specifica tipologia testuale, ovvero il saggio di argomentativo di divulgazione scientifica, rappresenti un problema dal punto di vista traduttologico. Il dominio semantico della modalità, inteso come manifestazione dell’attitudine del parlante rispetto al valore di verità di quanto viene espresso nell’enunciato, pur essendo caratteristico di qualsiasi atto comunicativo, rappresenta una nozione complessa e costituisce, di fatto, uno dei domini più controversi della linguistica. Per questo motivo si è deciso di elaborare una revisione critica delle differenti approssimazioni teoriche riguardanti questo dominio che ha portato all’adozione di un punto di vista considerato ristretto. In questo lavoro, la modalità si caratterizza quindi, come una categoria semantico-pragmatica basata sui valori logici di necessità e possibilità -espressi attraverso i subdomini di modalità epistemica e radicale, a sua volta suddivisa in dinamica, deontica e anankastica- relazionati, in particolare, alla posizione del parlante rispetto alla possibilità o alla necessità del valore di verità espresso nell’enunciato, dal suo grado di certezza e il suo coinvolgimento rispetto al testo. I marcatori lessicali oggetto dell’analisi presentata in questa tesi sono: le perifrasi modali, i verbi di attitudine proposizionale e gli avverbi modali. Questi marcatori non apportano un contributo significativo al contenuto informativo all’enunciato, ma rappresentano il punto di vista dell’enunciatore, perciò il mancato riconoscimento del valore effettivo di questi elementi può portare a una significativa modificazione dell’equivalenza funzionale dei testi tradotti. La metodologia adottata in questo lavoro si basa sulla compenetrazione di due tipologie distinte di corpus (uno parallelo e uno comparabile), che ha portato all’analisi statistica di un ampio insieme di dati, che hanno permesso di determinare e interpretare sia regolarità che discrepanze nei testi di riferimento, altrimenti difficilmente analizzabili. Da una parte, lo studio sia qualitativo, sia quantitativo dei dati, dedicato a questioni di tipo linguistico, ha portato ad una quantificazione delle occorrenze dei singoli marcatori e all’analisi dei rispettivi valori di frequenza (relativa e assoluta) di questi ultimi; dall’altra l’analisi traduttologica dei marcatori oggetto di studio ha messo in luce quali procedimenti tecnici vengono utilizzati in relazione alla traduzione di questi marcatori e quali modificando sostanzialmente il punto di vista di chi emette l’enunciato sono da considerarsi non accettabili. L’originalità di questa metodologia deriva dalla complementarietà dei diversi strumenti e metodi di analisi utilizzati: da una parte si trova la compenetrazione tra uno studio quantitativo e uno qualitativo, dall’altra si sottolinea l’importanza dell’adozione di un corpus di controllo a supporto del corpus parallelo allineato, che permette di analizzare in modo più accurato alcuni fenomeni sia linguistici, che traduttologici, connessi con la complessità intrinseca al processo traduttivo. L’ampiezza e l’omogeneità del corpus di lavoro hanno mostrato l’esistenza di alcune tendenze sistematiche nel processo traduttivo, che non rappresentano semplici opzioni di tipo stilistico. I risultati presentati in questo lavoro di tesi hanno permesso di dimostrare che la traduzione dei marcatori modali è effettivamente un problema che deve essere affrontato sistematicamente tanto nella didattica quanto negli studi di traduzione.
La traducción de la modalidad en un corpus de textos científico-divulgativos
POLO, ANNA
2014
Abstract
La tesi di dottorato che viene qui presentata, La traducción de la modalidad en un corpus de textos científico-divulgativos, si inserisce nel filone di studi di traduzione empirico-sperimentali basato sullo studio di corpus, e si propone di osservare se la traduzione della modalità, in relazione con una specifica tipologia testuale, ovvero il saggio di argomentativo di divulgazione scientifica, rappresenti un problema dal punto di vista traduttologico. Il dominio semantico della modalità, inteso come manifestazione dell’attitudine del parlante rispetto al valore di verità di quanto viene espresso nell’enunciato, pur essendo caratteristico di qualsiasi atto comunicativo, rappresenta una nozione complessa e costituisce, di fatto, uno dei domini più controversi della linguistica. Per questo motivo si è deciso di elaborare una revisione critica delle differenti approssimazioni teoriche riguardanti questo dominio che ha portato all’adozione di un punto di vista considerato ristretto. In questo lavoro, la modalità si caratterizza quindi, come una categoria semantico-pragmatica basata sui valori logici di necessità e possibilità -espressi attraverso i subdomini di modalità epistemica e radicale, a sua volta suddivisa in dinamica, deontica e anankastica- relazionati, in particolare, alla posizione del parlante rispetto alla possibilità o alla necessità del valore di verità espresso nell’enunciato, dal suo grado di certezza e il suo coinvolgimento rispetto al testo. I marcatori lessicali oggetto dell’analisi presentata in questa tesi sono: le perifrasi modali, i verbi di attitudine proposizionale e gli avverbi modali. Questi marcatori non apportano un contributo significativo al contenuto informativo all’enunciato, ma rappresentano il punto di vista dell’enunciatore, perciò il mancato riconoscimento del valore effettivo di questi elementi può portare a una significativa modificazione dell’equivalenza funzionale dei testi tradotti. La metodologia adottata in questo lavoro si basa sulla compenetrazione di due tipologie distinte di corpus (uno parallelo e uno comparabile), che ha portato all’analisi statistica di un ampio insieme di dati, che hanno permesso di determinare e interpretare sia regolarità che discrepanze nei testi di riferimento, altrimenti difficilmente analizzabili. Da una parte, lo studio sia qualitativo, sia quantitativo dei dati, dedicato a questioni di tipo linguistico, ha portato ad una quantificazione delle occorrenze dei singoli marcatori e all’analisi dei rispettivi valori di frequenza (relativa e assoluta) di questi ultimi; dall’altra l’analisi traduttologica dei marcatori oggetto di studio ha messo in luce quali procedimenti tecnici vengono utilizzati in relazione alla traduzione di questi marcatori e quali modificando sostanzialmente il punto di vista di chi emette l’enunciato sono da considerarsi non accettabili. L’originalità di questa metodologia deriva dalla complementarietà dei diversi strumenti e metodi di analisi utilizzati: da una parte si trova la compenetrazione tra uno studio quantitativo e uno qualitativo, dall’altra si sottolinea l’importanza dell’adozione di un corpus di controllo a supporto del corpus parallelo allineato, che permette di analizzare in modo più accurato alcuni fenomeni sia linguistici, che traduttologici, connessi con la complessità intrinseca al processo traduttivo. L’ampiezza e l’omogeneità del corpus di lavoro hanno mostrato l’esistenza di alcune tendenze sistematiche nel processo traduttivo, che non rappresentano semplici opzioni di tipo stilistico. I risultati presentati in questo lavoro di tesi hanno permesso di dimostrare che la traduzione dei marcatori modali è effettivamente un problema che deve essere affrontato sistematicamente tanto nella didattica quanto negli studi di traduzione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesis_Anna_Polo_stampa.pdf
accesso solo da BNCF e BNCR
Dimensione
8.87 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.87 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/118407
URN:NBN:IT:UNIPD-118407