La tecnica di produzione di semenzali in contenitori galleggianti (floating system) è un metodo facile e affidabile nel caso del tabacco, però in specie come il pomodoro, peperone, paprica dolce ed altre, le piante che si ottengono tendono ad un eccessivo allungamento degli steli, ad una perdita di resistenza meccanica e ad una disomogeneità delle piantine che peggiora la qualità della produzione in senso globale. Senza una tecnica di contenimento della crescita delle piantine il floating system non può essere usato per le produzioni vivaistiche. Alla fine di ottimizzare i fattori produttivi, nell’allevamento in floating system, e ottenere semenzali di qualità, si è indagato sulla risposta delle diverse variabili di crescita ai fattori delle produzioni stessi. Le specie scelte per lo studio sono state la paprica dolce, il peperone, il pomodoro e il tabacco, solanacee di interesse economico per sia per Argentina che Italia. I fattori allo studio sono stati l’ombreggiamento e i brachizzanti chimici (ritardante di crescita) e fisici (potatura/spazzolato/aria). Sono state condotte diverse prove sperimentali eseguite in parte presso l'Azienda Agraria Sperimentale “ Lucio Toniolo” e i laboratori della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, sita a Legnaro (Italia) e in parte presso l'Azienda Agraria Sperimentale Salta (EEA Salta) dell’Istituto Nazionale di Tecnologia Agropecuaria (INTA) a Salta (Argentina), negli anni 2007, 2008 e 2009. La coltivazione è avvenuta in un sistema flottante costituito da contenitori alveolati di polistirolo (da 160 fori per gli ortaggi e 288 per il tabacco) posti a galleggiare in vasche riempite con una soluzione nutritiva Hoagland. Si è rispettata la durata dei cicli di ogni specie. Il pomodoro è una pianta che cresce velocemente e ha portato a termine il ciclo in vivaio in 20-25 giorni. La paprica e il peperone invece hanno avuto bisogno di circa 35-45 giorni mentre il tabacco di 50-65 giorni. Si sono analizzate variabili quali la produzione di biomassa, parametri biometrici, parametri allometrici e la crescita cumulata. I dati raccolti sono stati elaborati mantenendo insieme i valori ottenuti nelle quattro le specie. Lo studio funzionale della crescita è stata eseguita previa trasformazione del tempo cronologico in tempo termico, radiante e termo-radiante e l´ASCPC (area sotto la curva di progresso della crescita). Per quanto riguarda la prova di ombreggiamento, la diminuzione della radiazione fotosinteticamente attiva incidente per mezzo di rette con diversi livelli d´ombreggiamento, si è osservata una risposta diversa delle quattro specie in termini di diametro del colletto, altezza e lunghezza d´internodi. Invece, è stata simile la risposta tra le specie, in termini di diminuzione della produzione di biomassa, aumento del numero di foglie e incremento del rapporto tra parte epigea e radice. Il metodo di contenimento chimico della taglia con applicazione di CCC in dosi di 750 e 1500 mg L-1 e diverse frequenze (1, 2 e 3 volte per ortaggi e 2, 3 e 5 per tabacco) ha portato a diverse dosi cumulati che sono variate a da 0 a 7500 mg L-1. L’applicazione di CCC ha permesso, anche se con intensità diversa a seconda del trattamento, di contenere l’accrescimento in altezza di tutte le specie e varietà, mentre non hanno influito sulla produzione di biomassa. In paprica si è osservato che è aumentato il peso secco delle radici, mentre in tabacco è diminuito il peso secco delle foglie. L’effetto osservato durante la produzione in vivaio si è protratto anche dopo il trapianto ma non oltre i 30 GDT. L´effetto del tigmo e sismorfismo indotti da stress meccanici artificiali, nei confronti dei comuni trattamenti brachizzanti (ritardante di crescita e sfalcio), sulle caratteristiche morfologiche delle piante durante la produzione in vivaio si è dimostrato scarso. Lo spazzolamento e l’aria non sono stati efficaci nel regolare il rapporto tra parte aerea e radicale o nel controllare la taglia, come invece sarebbe necessario per ottenere piantine di qualità. Gli effetti dello spazzolamento, seppur scarsi, sono stati comunque superiori a quelli dell’aria. In tutte le specie il trattamento chimico con CCC è stato più efficiente nel controllare la taglia della pianta avendo prodotto una diminuzione della lunghezza degli internodi, un miglioramento del rapporto tra parte aerea-radice, una riduzione della produzione di biomassa, un contenimento del consumo idrico, un aumento della sostanza secca della pianta e un aumento nel contenuto di azoto delle foglie. Nel tabacco la potatura è stata il metodo migliore per la produzione quantitativa e qualitativa delle piantine. Questo è stato, anche il metodo che ha inciso maggiormente su altezza, biomassa della piantina, contenuto di azoto, efficienza d’uso dell’acqua, consumo idrico e rapporto tra parte epigea ed ipogea. Nel caso degli ortaggi, il trattamento chimico con CCC è stato il più efficiente nel controllare la taglia della pianta, bilanciare il rapporto tra parte epigea e radici, diminuire la lunghezza degli internodi, aumentare i contenuti di sostanza secca della pianta e di azoto nelle foglie. Conseguentemente, questo è risultato il più adeguato per ottenere, in un sistema flottante, piantine ortive di qualità e in tempi rapidi.

ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE VIVAISTICA DI SOLANACEE IN FUORI SUOLO

Adriana Elina, Ortega
2010

Abstract

La tecnica di produzione di semenzali in contenitori galleggianti (floating system) è un metodo facile e affidabile nel caso del tabacco, però in specie come il pomodoro, peperone, paprica dolce ed altre, le piante che si ottengono tendono ad un eccessivo allungamento degli steli, ad una perdita di resistenza meccanica e ad una disomogeneità delle piantine che peggiora la qualità della produzione in senso globale. Senza una tecnica di contenimento della crescita delle piantine il floating system non può essere usato per le produzioni vivaistiche. Alla fine di ottimizzare i fattori produttivi, nell’allevamento in floating system, e ottenere semenzali di qualità, si è indagato sulla risposta delle diverse variabili di crescita ai fattori delle produzioni stessi. Le specie scelte per lo studio sono state la paprica dolce, il peperone, il pomodoro e il tabacco, solanacee di interesse economico per sia per Argentina che Italia. I fattori allo studio sono stati l’ombreggiamento e i brachizzanti chimici (ritardante di crescita) e fisici (potatura/spazzolato/aria). Sono state condotte diverse prove sperimentali eseguite in parte presso l'Azienda Agraria Sperimentale “ Lucio Toniolo” e i laboratori della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, sita a Legnaro (Italia) e in parte presso l'Azienda Agraria Sperimentale Salta (EEA Salta) dell’Istituto Nazionale di Tecnologia Agropecuaria (INTA) a Salta (Argentina), negli anni 2007, 2008 e 2009. La coltivazione è avvenuta in un sistema flottante costituito da contenitori alveolati di polistirolo (da 160 fori per gli ortaggi e 288 per il tabacco) posti a galleggiare in vasche riempite con una soluzione nutritiva Hoagland. Si è rispettata la durata dei cicli di ogni specie. Il pomodoro è una pianta che cresce velocemente e ha portato a termine il ciclo in vivaio in 20-25 giorni. La paprica e il peperone invece hanno avuto bisogno di circa 35-45 giorni mentre il tabacco di 50-65 giorni. Si sono analizzate variabili quali la produzione di biomassa, parametri biometrici, parametri allometrici e la crescita cumulata. I dati raccolti sono stati elaborati mantenendo insieme i valori ottenuti nelle quattro le specie. Lo studio funzionale della crescita è stata eseguita previa trasformazione del tempo cronologico in tempo termico, radiante e termo-radiante e l´ASCPC (area sotto la curva di progresso della crescita). Per quanto riguarda la prova di ombreggiamento, la diminuzione della radiazione fotosinteticamente attiva incidente per mezzo di rette con diversi livelli d´ombreggiamento, si è osservata una risposta diversa delle quattro specie in termini di diametro del colletto, altezza e lunghezza d´internodi. Invece, è stata simile la risposta tra le specie, in termini di diminuzione della produzione di biomassa, aumento del numero di foglie e incremento del rapporto tra parte epigea e radice. Il metodo di contenimento chimico della taglia con applicazione di CCC in dosi di 750 e 1500 mg L-1 e diverse frequenze (1, 2 e 3 volte per ortaggi e 2, 3 e 5 per tabacco) ha portato a diverse dosi cumulati che sono variate a da 0 a 7500 mg L-1. L’applicazione di CCC ha permesso, anche se con intensità diversa a seconda del trattamento, di contenere l’accrescimento in altezza di tutte le specie e varietà, mentre non hanno influito sulla produzione di biomassa. In paprica si è osservato che è aumentato il peso secco delle radici, mentre in tabacco è diminuito il peso secco delle foglie. L’effetto osservato durante la produzione in vivaio si è protratto anche dopo il trapianto ma non oltre i 30 GDT. L´effetto del tigmo e sismorfismo indotti da stress meccanici artificiali, nei confronti dei comuni trattamenti brachizzanti (ritardante di crescita e sfalcio), sulle caratteristiche morfologiche delle piante durante la produzione in vivaio si è dimostrato scarso. Lo spazzolamento e l’aria non sono stati efficaci nel regolare il rapporto tra parte aerea e radicale o nel controllare la taglia, come invece sarebbe necessario per ottenere piantine di qualità. Gli effetti dello spazzolamento, seppur scarsi, sono stati comunque superiori a quelli dell’aria. In tutte le specie il trattamento chimico con CCC è stato più efficiente nel controllare la taglia della pianta avendo prodotto una diminuzione della lunghezza degli internodi, un miglioramento del rapporto tra parte aerea-radice, una riduzione della produzione di biomassa, un contenimento del consumo idrico, un aumento della sostanza secca della pianta e un aumento nel contenuto di azoto delle foglie. Nel tabacco la potatura è stata il metodo migliore per la produzione quantitativa e qualitativa delle piantine. Questo è stato, anche il metodo che ha inciso maggiormente su altezza, biomassa della piantina, contenuto di azoto, efficienza d’uso dell’acqua, consumo idrico e rapporto tra parte epigea ed ipogea. Nel caso degli ortaggi, il trattamento chimico con CCC è stato il più efficiente nel controllare la taglia della pianta, bilanciare il rapporto tra parte epigea e radici, diminuire la lunghezza degli internodi, aumentare i contenuti di sostanza secca della pianta e di azoto nelle foglie. Conseguentemente, questo è risultato il più adeguato per ottenere, in un sistema flottante, piantine ortive di qualità e in tempi rapidi.
2-ago-2010
Italiano
solanacee, nutrizione, luce, crescita
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-119541