Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione che l'opinione pubblica presta alla qualita e alla sicurezza dei prodotti agroalimentari. Nell'ambito della filiera vitivinicola ed enologica, i marciumi del grappolo sono senza dubbio tra le cause che più di frequente compromettono la qualità della produzione. I marciumi del grappolo sono determinati da numerosi agenti patogeni: l'agente eziologico che più frequentemente causa la marcescenza degli acini è Botrytis cinerea Pers. (muffa grigia), mentre lieviti e batteri sono associati al marciume acido e differenti specie fungine determinano i marciumi secondari. I marciumi secondari sono provocati da specie fungine opportunisti, debolmente o affatto patogene, appartenenti ai generi Aspergillus, Penicillium, Alternaria, Fusarium, Cladosporium, Mucor e Rhizopus. Si tratta di patogeni poco aggressivi, dotati di una capacità piuttosto contenuta di infettare la bacca e, in genere la loro diffusione è favorita dalla presenza di lesioni; pur arrecando relativamente pochi danni quantitativi, stanno destando preoccupazioni poiché negli ultimi anni è stata accertata una associazione tra alcuni di essi, in particolare Aspergillus e Penicillium e la presenza di micotossine nel vino in particolare dell'ocratossina A. La presenza di specie fungine in grado produrre micotossine su uva e di trasmetterle anche a mosti e vino rappresenta un rischio per la salute. L'indagine sviluppata nell'ambito del mio dottorato di ricerca ha avuto come obiettivo quello di fornire un contributo alla comprensione del ruolo del genere Alternaria nell'ambito dei marciumi secondari del grappolo. Il genere Alternaria e in particolare A. alternata rappresentano contaminanti fungini diffusi in numerosi ambienti e che contaminano con le loro micotossine numerosi prodotti agricoli, in genere frutta e ortaggi, a livello dei quali producono perdite quantitative e qualitative anche considerevoli. La presenza di Alternaria su uva è nota, ma scarsa attenzione è stata finora rivolata alla caratterizzazione del profilo dei metaboliti secondari prodotti dagli isolati presenti su uva. La problematica relativa alla presenza di Alternaria su uva, nell'ambito della mia indagine è stata affrontata su quattro differenti livelli. Il primo passo è stata la valutazione della micoflora del grappolo su uve di differente provenienza e appartenente a diversi vitigni, per valutare la presenza di Alternaria e la sua distribuzione. Il passo successivo è stato rappresentato dalla caratterizzazione di una parte dei ceppi isolati nelle fasi di campionamento sulla base delle caratteristiche morfologiche e metaboliche, in particolare per definire la loro potenzialita tossigena, su substrato induttore, e per verificare se la crescita in differenti condizioni di temperatura può essere di aiuto nella delimitazione delle specie o dei gruppi di specie. In seguito, su un certo numero di isolati, è stata effettuata la valutazione dell'effetto di fattori ambientali come la composizione del substrato e la temperatura alla quale si sviluppano le colonie sulla crescita e sulla produzione di micotossine. In particolare, è stata valutata la produzione di tossine su substrato a base di succo d'uva, oltre che di riso, per definire le effettive capacità di produzione di micotossine su uva. La parte conclusiva è rappresentata dall'utilizzo di marcatori RAPD come strumenti per definire la similarità tra gli isolati e la presenza di gruppi di isolati coerenti con i gruppi morfologici di specie. Come osservato da altri autori, la corrispondenza tra i gruppi delimitati sulla base di marcatori molecolari differenti e quelli definiti su base morfologica non sempre coincidono, in particolare per isolati appartenenti alla specie, o al gruppo di specie di A. alternata e A. tenuissima, mentre gli isolati del gruppo di A. arborescens vengono più nettamente distinti rispetto ai due gruppi precedenti.
Marciumi secondari dell'uva e rischio micotossine Ruolo di Alternaria alternata (Fr.) Keissl.
GIANLUCA, LUCCHETTA
2010
Abstract
Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione che l'opinione pubblica presta alla qualita e alla sicurezza dei prodotti agroalimentari. Nell'ambito della filiera vitivinicola ed enologica, i marciumi del grappolo sono senza dubbio tra le cause che più di frequente compromettono la qualità della produzione. I marciumi del grappolo sono determinati da numerosi agenti patogeni: l'agente eziologico che più frequentemente causa la marcescenza degli acini è Botrytis cinerea Pers. (muffa grigia), mentre lieviti e batteri sono associati al marciume acido e differenti specie fungine determinano i marciumi secondari. I marciumi secondari sono provocati da specie fungine opportunisti, debolmente o affatto patogene, appartenenti ai generi Aspergillus, Penicillium, Alternaria, Fusarium, Cladosporium, Mucor e Rhizopus. Si tratta di patogeni poco aggressivi, dotati di una capacità piuttosto contenuta di infettare la bacca e, in genere la loro diffusione è favorita dalla presenza di lesioni; pur arrecando relativamente pochi danni quantitativi, stanno destando preoccupazioni poiché negli ultimi anni è stata accertata una associazione tra alcuni di essi, in particolare Aspergillus e Penicillium e la presenza di micotossine nel vino in particolare dell'ocratossina A. La presenza di specie fungine in grado produrre micotossine su uva e di trasmetterle anche a mosti e vino rappresenta un rischio per la salute. L'indagine sviluppata nell'ambito del mio dottorato di ricerca ha avuto come obiettivo quello di fornire un contributo alla comprensione del ruolo del genere Alternaria nell'ambito dei marciumi secondari del grappolo. Il genere Alternaria e in particolare A. alternata rappresentano contaminanti fungini diffusi in numerosi ambienti e che contaminano con le loro micotossine numerosi prodotti agricoli, in genere frutta e ortaggi, a livello dei quali producono perdite quantitative e qualitative anche considerevoli. La presenza di Alternaria su uva è nota, ma scarsa attenzione è stata finora rivolata alla caratterizzazione del profilo dei metaboliti secondari prodotti dagli isolati presenti su uva. La problematica relativa alla presenza di Alternaria su uva, nell'ambito della mia indagine è stata affrontata su quattro differenti livelli. Il primo passo è stata la valutazione della micoflora del grappolo su uve di differente provenienza e appartenente a diversi vitigni, per valutare la presenza di Alternaria e la sua distribuzione. Il passo successivo è stato rappresentato dalla caratterizzazione di una parte dei ceppi isolati nelle fasi di campionamento sulla base delle caratteristiche morfologiche e metaboliche, in particolare per definire la loro potenzialita tossigena, su substrato induttore, e per verificare se la crescita in differenti condizioni di temperatura può essere di aiuto nella delimitazione delle specie o dei gruppi di specie. In seguito, su un certo numero di isolati, è stata effettuata la valutazione dell'effetto di fattori ambientali come la composizione del substrato e la temperatura alla quale si sviluppano le colonie sulla crescita e sulla produzione di micotossine. In particolare, è stata valutata la produzione di tossine su substrato a base di succo d'uva, oltre che di riso, per definire le effettive capacità di produzione di micotossine su uva. La parte conclusiva è rappresentata dall'utilizzo di marcatori RAPD come strumenti per definire la similarità tra gli isolati e la presenza di gruppi di isolati coerenti con i gruppi morfologici di specie. Come osservato da altri autori, la corrispondenza tra i gruppi delimitati sulla base di marcatori molecolari differenti e quelli definiti su base morfologica non sempre coincidono, in particolare per isolati appartenenti alla specie, o al gruppo di specie di A. alternata e A. tenuissima, mentre gli isolati del gruppo di A. arborescens vengono più nettamente distinti rispetto ai due gruppi precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/120262
URN:NBN:IT:UNIPD-120262