La tesi presenta un’analisi di alcune caratteristiche della lingua della letteratura per l’infanzia dagli anni Cinquanta ad oggi. La ricerca si basa su un corpus di cento testi scelti sulla base di criteri predefiniti e articolati in subcorpora in modo tale da poter confrontare i testi del ventennio 1950-1970 con quelli del ventennio 1987-2007, i testi italiani con quelli stranieri in traduzione, i testi destinati ai primi lettori con quelli indirizzati a bambini di 7/8 anni e di 9/10 anni. L’analisi linguistica descrive, anche da un punto di vista statistico-quantitativo, alcuni elementi e fenomeni morfosintattici che rappresentano punti di instabilità dell’italiano contemporaneo: i dimostrativi, i pronomi personali soggetto di terza persona, i pronomi dativali di terza persona, la concorrenza tra congiuntivo e indicativo in alcune subordinate extranucleari, nelle completive e nelle interrogative indirette. Le analisi quantitative sono state supportate dall’utilizzo di alcuni software di tipo statistico-linguistico (Taltac2, Lexico3 e Tree Tagger). Lo studio di ogni fenomeno morfosintattico è stato suddiviso in quattro parti:  un resoconto sulle ricerche già realizzate e sui risultati o sulle ipotesi sostenute dagli studiosi di italiano contemporaneo;  l’elaborazione di tabelle con dati quantitativi relativi al tratto in questione che permettono di mettere a confronto i due ventenni scelti, i testi in traduzione con quelli di autori italiani, le fasce di età dei lettori a cui i testi sono rivolti;  l’analisi e l’interpretazione dei dati quantitativi con approfondimenti sui testi in esame;  un riepilogo per punti dei risultati e delle principali tendenze emerse confrontati anche con i risultati ottenuti da altri studiosi che hanno affrontato l’argomento in questione. A completare il lavoro di ricerca, l’analisi linguistica è preceduta da alcuni capitoli volti a presentare l’argomento e gli obiettivi dello studio, i problemi e i metodi che hanno caratterizzato finora gli studi sulla lingua della letteratura per l’infanzia, un sintetico panorama dell’evoluzione della letteratura per l'infanzia dal secondo dopoguerra ad oggi, le caratteristiche del corpus e i criteri utilizzati nella sua costituzione, l’approccio statistico-linguistico adottato. Infine, per approfondire l’indagine sulla lingua dei libri in esame, si è ritenuto opportuno studiare in modo privilegiato un testo, fra quelli del corpus, che nel tempo aveva subito numerosi rimaneggiamenti linguistici. La terza parte della tesi è quindi dedicata a riflessioni linguistiche su correzioni redazionali di testi per l’infanzia e a un’analisi delle varianti apportate alla traduzione del primo capitolo di Pippi Calzelunghe in quattro edizioni successive. Nelle conclusioni si tratteggia un bilancio delle caratteristiche della lingua dei libri per bambini sulla base di quanto emerso dall’analisi dei fenomeni morfosintattici e delle varianti diacroniche della traduzione di Pippi Calzelunghe, nella consapevolezza che sono necessarie molte altre ricerche per delineare un quadro esauriente della lingua della letteratura infantile, argomento finora largamente trascurato dagli studi linguistici.

La lingua della letteratura per l'infanzia dagli anni Cinquanta ad oggi

Stefania, Tonellotto
2011

Abstract

La tesi presenta un’analisi di alcune caratteristiche della lingua della letteratura per l’infanzia dagli anni Cinquanta ad oggi. La ricerca si basa su un corpus di cento testi scelti sulla base di criteri predefiniti e articolati in subcorpora in modo tale da poter confrontare i testi del ventennio 1950-1970 con quelli del ventennio 1987-2007, i testi italiani con quelli stranieri in traduzione, i testi destinati ai primi lettori con quelli indirizzati a bambini di 7/8 anni e di 9/10 anni. L’analisi linguistica descrive, anche da un punto di vista statistico-quantitativo, alcuni elementi e fenomeni morfosintattici che rappresentano punti di instabilità dell’italiano contemporaneo: i dimostrativi, i pronomi personali soggetto di terza persona, i pronomi dativali di terza persona, la concorrenza tra congiuntivo e indicativo in alcune subordinate extranucleari, nelle completive e nelle interrogative indirette. Le analisi quantitative sono state supportate dall’utilizzo di alcuni software di tipo statistico-linguistico (Taltac2, Lexico3 e Tree Tagger). Lo studio di ogni fenomeno morfosintattico è stato suddiviso in quattro parti:  un resoconto sulle ricerche già realizzate e sui risultati o sulle ipotesi sostenute dagli studiosi di italiano contemporaneo;  l’elaborazione di tabelle con dati quantitativi relativi al tratto in questione che permettono di mettere a confronto i due ventenni scelti, i testi in traduzione con quelli di autori italiani, le fasce di età dei lettori a cui i testi sono rivolti;  l’analisi e l’interpretazione dei dati quantitativi con approfondimenti sui testi in esame;  un riepilogo per punti dei risultati e delle principali tendenze emerse confrontati anche con i risultati ottenuti da altri studiosi che hanno affrontato l’argomento in questione. A completare il lavoro di ricerca, l’analisi linguistica è preceduta da alcuni capitoli volti a presentare l’argomento e gli obiettivi dello studio, i problemi e i metodi che hanno caratterizzato finora gli studi sulla lingua della letteratura per l’infanzia, un sintetico panorama dell’evoluzione della letteratura per l'infanzia dal secondo dopoguerra ad oggi, le caratteristiche del corpus e i criteri utilizzati nella sua costituzione, l’approccio statistico-linguistico adottato. Infine, per approfondire l’indagine sulla lingua dei libri in esame, si è ritenuto opportuno studiare in modo privilegiato un testo, fra quelli del corpus, che nel tempo aveva subito numerosi rimaneggiamenti linguistici. La terza parte della tesi è quindi dedicata a riflessioni linguistiche su correzioni redazionali di testi per l’infanzia e a un’analisi delle varianti apportate alla traduzione del primo capitolo di Pippi Calzelunghe in quattro edizioni successive. Nelle conclusioni si tratteggia un bilancio delle caratteristiche della lingua dei libri per bambini sulla base di quanto emerso dall’analisi dei fenomeni morfosintattici e delle varianti diacroniche della traduzione di Pippi Calzelunghe, nella consapevolezza che sono necessarie molte altre ricerche per delineare un quadro esauriente della lingua della letteratura infantile, argomento finora largamente trascurato dagli studi linguistici.
28-lug-2011
Italiano
italiano contemporaneo, pronomi personali, pronomi dimostrativi, congiuntivo, letteratura per l'infanzia, varianti
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/120580
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-120580