Il presente lavoro espone e discute la ricezione dell’Opus postumum nella ricerca kantiana a partire dai primi saggi sull’opera incompiuta di Kant comparsi nel 1884. I primi due capitoli sono dedicati alla ricezione di questo scritto nel Neokantismo, dai contributi di Albrecht Krause e Hans Vaihinger fino agli studi di Erich Adickes e dei post-adickesiani. Il capitolo III presenta una panoramica sulle pubblicazioni relative all’Opus postumum a partire dagli scritti di Lehmann fino ai nostri giorni ed espone il dibattito sull’ermeneutica dell’opera incompiuta di Kant. Nei capitoli seguenti, i contributi di questi studi vengono trattati seguendo l’ordine cronologico-tematico del testo kantiano: il rapporto genetico e sistematico del progetto Passaggio dai Principi primi della metafisica della natura alla fisica con i Principi primi del 1886 e con la terza Critica (capitoli IV e V), la deduzione dell’etere (capitolo VI), la dottrina dell’autoaffezione (capitolo VII), la concezione dell’autoposizione del soggetto, della teologia e della filosofia trascendentale nelle bozze più tarde (capitolo VIII).
Kants Opus Postumum. Die Interpretation des Nachlasswerks in der Kantforschung (1884-2007)
Giovanni Pietro, Basile
2010
Abstract
Il presente lavoro espone e discute la ricezione dell’Opus postumum nella ricerca kantiana a partire dai primi saggi sull’opera incompiuta di Kant comparsi nel 1884. I primi due capitoli sono dedicati alla ricezione di questo scritto nel Neokantismo, dai contributi di Albrecht Krause e Hans Vaihinger fino agli studi di Erich Adickes e dei post-adickesiani. Il capitolo III presenta una panoramica sulle pubblicazioni relative all’Opus postumum a partire dagli scritti di Lehmann fino ai nostri giorni ed espone il dibattito sull’ermeneutica dell’opera incompiuta di Kant. Nei capitoli seguenti, i contributi di questi studi vengono trattati seguendo l’ordine cronologico-tematico del testo kantiano: il rapporto genetico e sistematico del progetto Passaggio dai Principi primi della metafisica della natura alla fisica con i Principi primi del 1886 e con la terza Critica (capitoli IV e V), la deduzione dell’etere (capitolo VI), la dottrina dell’autoaffezione (capitolo VII), la concezione dell’autoposizione del soggetto, della teologia e della filosofia trascendentale nelle bozze più tarde (capitolo VIII).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/121048
URN:NBN:IT:UNIPD-121048