INTRODUZIONE Esistono sempre maggiori evidenze che soggetti con artrite reumatoide hanno un maggior tasso di morbidita` e mortalita` per malattie cardiovascolari. Questo aumentato rischio, legato all’aterosclerosi precoce, è strettamente correlato al processo infiammatorio cronico e alla disregolazione autoimmune. La flogosi cronica puo` determinare alterazioni parietali endoteliali, rendendo il vaso piu` suscettibile ai fattori di rischio cardio-vascolare. SCOPO DELLA TESI e` quello di indagare alcuni possibili meccanismi patogenetici correlanti il processo iniammatorio cronico con l`accelerato sviluppo di aterosclerosi precoce nei pazienti con artrite reumatoide, affetti da ipertensione arteriosa. PAZIENTI E METODI sono stati arruolati 57 pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale con diagnosi di artrite reumatoide e 47 pazienti di controllo con diagnosi di ipertensione arteriosa ed esenti da malattie autoimmuni, combarabili per eta`e sesso. A tutti i pazienti sono stati eseguiti i seguenti esami di laboratorio: proteina C reattiva, velocità di eritrosedimentazione, assetto lipidico, creatinina, glicemia. Per i pazienti con artrite reumatoide sono stati inoltre eseguiti i seguenti esami: fattore reumatoide (FR), anticorpi antipeptide ciclico-citrullinato (anti-CCP) e anticorpi antinucleo (ANA). La proteina C reattiva e il Disease Activity Score 28 (DAS 28) furono considerati come principali indicatori di attivita` di malattia, mentre la disabilita` fu valutata mediante Health Assesment Questionnaire (HAQ). I pazienti e i controlli furono sottoposti a valutazione dell`ispessimento dell`arteria carotide comune (IMT) mediante ultrasuonografia, al monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa e alla valutazione dell`indice ambulatorio di rigidita`arteriosa (AASI). RISULTATI: Il valore medio dell`IMT dell`arteria carotide comune e` risultato significativamente piu` elevato nei pazienti con AR (0.92±0.26) rispetto al gruppo di controllo (0.73±0.22), p<0.001. I valori della pressione arteriosa sistolica e l`indice ambulatorio di rigidita` arteriosa (AASI) sono risultati significativamente piu` alti nei pazienti con AR rispetto al gruppo di controllo (pressione sistolica=137.39±18.39 vs. 130.17±13.52, p<0.05; AASI=0.47±0.16 vs.0.39±0.17, p<0.001), inoltre i livelli sierici del colesterolo-HDL risultavano significativamente piu` bassi nei pazienti con AR rispetto ai controlli (1.45±0.35 mmol/L vs. 1.65±0.55 mmol/L, p<0.05). Nei pazienti con AR l`IMT carotideo e` risultato significativamente correlato ai livelli sierici del colesteolol-HDL(r=-0.272, p<0.05), con l`eta`(r=0.549, p<0.001) e con l`AASI (r=0.332, p<0.05). Al contrario, nessuna correlazione significativa e` stata osservata fra l`IMT e/o l`AASI con i parametri clinico-laboratoristici di attivita` di malattia. CONCLUSIONI La presenza di malattie croniche infiammatorie come l`artrite reumatoide può essere considerato un fattore di rischio aggiuntivo nel decorso dell'ipertensione arteriosa, capace di determinare un maggior danno d'organo, un accelerato processo aterosclerotico e quindi una maggiore morbilità e mortalità cardiovascolare.
ARTRITE REUMATOIDE ED IPERTENSIONE ARTERIOSA: VALUTAZIONE DI ALCUNI PARAMETRI MORFO-FUNZIONALI NEL FOLLOW-UP DEI PAZIENTI
JOSKO, MITROVIC
2010
Abstract
INTRODUZIONE Esistono sempre maggiori evidenze che soggetti con artrite reumatoide hanno un maggior tasso di morbidita` e mortalita` per malattie cardiovascolari. Questo aumentato rischio, legato all’aterosclerosi precoce, è strettamente correlato al processo infiammatorio cronico e alla disregolazione autoimmune. La flogosi cronica puo` determinare alterazioni parietali endoteliali, rendendo il vaso piu` suscettibile ai fattori di rischio cardio-vascolare. SCOPO DELLA TESI e` quello di indagare alcuni possibili meccanismi patogenetici correlanti il processo iniammatorio cronico con l`accelerato sviluppo di aterosclerosi precoce nei pazienti con artrite reumatoide, affetti da ipertensione arteriosa. PAZIENTI E METODI sono stati arruolati 57 pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale con diagnosi di artrite reumatoide e 47 pazienti di controllo con diagnosi di ipertensione arteriosa ed esenti da malattie autoimmuni, combarabili per eta`e sesso. A tutti i pazienti sono stati eseguiti i seguenti esami di laboratorio: proteina C reattiva, velocità di eritrosedimentazione, assetto lipidico, creatinina, glicemia. Per i pazienti con artrite reumatoide sono stati inoltre eseguiti i seguenti esami: fattore reumatoide (FR), anticorpi antipeptide ciclico-citrullinato (anti-CCP) e anticorpi antinucleo (ANA). La proteina C reattiva e il Disease Activity Score 28 (DAS 28) furono considerati come principali indicatori di attivita` di malattia, mentre la disabilita` fu valutata mediante Health Assesment Questionnaire (HAQ). I pazienti e i controlli furono sottoposti a valutazione dell`ispessimento dell`arteria carotide comune (IMT) mediante ultrasuonografia, al monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa e alla valutazione dell`indice ambulatorio di rigidita`arteriosa (AASI). RISULTATI: Il valore medio dell`IMT dell`arteria carotide comune e` risultato significativamente piu` elevato nei pazienti con AR (0.92±0.26) rispetto al gruppo di controllo (0.73±0.22), p<0.001. I valori della pressione arteriosa sistolica e l`indice ambulatorio di rigidita` arteriosa (AASI) sono risultati significativamente piu` alti nei pazienti con AR rispetto al gruppo di controllo (pressione sistolica=137.39±18.39 vs. 130.17±13.52, p<0.05; AASI=0.47±0.16 vs.0.39±0.17, p<0.001), inoltre i livelli sierici del colesterolo-HDL risultavano significativamente piu` bassi nei pazienti con AR rispetto ai controlli (1.45±0.35 mmol/L vs. 1.65±0.55 mmol/L, p<0.05). Nei pazienti con AR l`IMT carotideo e` risultato significativamente correlato ai livelli sierici del colesteolol-HDL(r=-0.272, p<0.05), con l`eta`(r=0.549, p<0.001) e con l`AASI (r=0.332, p<0.05). Al contrario, nessuna correlazione significativa e` stata osservata fra l`IMT e/o l`AASI con i parametri clinico-laboratoristici di attivita` di malattia. CONCLUSIONI La presenza di malattie croniche infiammatorie come l`artrite reumatoide può essere considerato un fattore di rischio aggiuntivo nel decorso dell'ipertensione arteriosa, capace di determinare un maggior danno d'organo, un accelerato processo aterosclerotico e quindi una maggiore morbilità e mortalità cardiovascolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/121096
URN:NBN:IT:UNIPD-121096