La corretta valutazione del fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento degli edifici è una necessità sia per adempiere agli obblighi di legge nel settore del risparmio energetico, sia per poter effettuare analisi su interventi per migliorare l’efficienza energetica di edifici esistenti. Scopo di questa tesi è svolgere un’analisi critica dei modelli di calcolo del fabbisogno di energia primaria degli edifici, in cui sia presa in considerazione sia l’aspetto relativo all’involucro, sia quello relativo al sistema impiantistico di produzione, distribuzione, regolazione e emissione. In questo ambito due sono gli aspetti che presentano ancora delle problematicità: la definizione del fabbisogno estivo di rafrrescamento per l’involucro ed il calcolo del fabbisogno di energia primaria con macchine frigorifere funzionanti sia in riscaldamento che in raffrescamento. La modalità di calcolo del fabbisogno di raffrescamento, proposta in sede europea e recepita in Italia nella norma UNI/TS 11300-1, presenta delle problematiche di applicazione nel climi mediterranei, tendendo a sovrastimare il fabbisogno energetico. In questo lavoro ne vengono analizzati i limiti di applicazione, proponendo anche un metodo di calcolo più aderente alla situazione climatica italiana. La determinazione del fabbisogno di energia primaria per raffrescamento, una volta noto il fabbisogno dell’edificio, richiede la conoscenza delle caratteristiche di prestazione della macchina frigorifera utilizzata. In questo lavoro è proposta una modalità di calcolo che, partendo dai dati con cui viene calcolato l’indice SEER di efficienza stagionale, permette di determinare l’efficienza in ogni condizione di carico parziale e temperatura del fluido al condensatore. L’ultima parte del lavoro vuole illustrare con quali modalità e strumenti sia possibile realizzare un’analisi energetica su edifici esistenti. La metodologia indicata, nata dall’esperienza acquisita, può essere applicata anche in altri casi sia per edifici di civile abitazione sia per edifici di tipo scolastico o terziario in generale.
METODI NUMERICI E SPERIMENTALI PER LA VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO ENERGETICO DI CLIMATIZZAZIONE NEGLI EDIFICI NUOVI ED ESISTENTI
Paolo, Baldassa
2010
Abstract
La corretta valutazione del fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento degli edifici è una necessità sia per adempiere agli obblighi di legge nel settore del risparmio energetico, sia per poter effettuare analisi su interventi per migliorare l’efficienza energetica di edifici esistenti. Scopo di questa tesi è svolgere un’analisi critica dei modelli di calcolo del fabbisogno di energia primaria degli edifici, in cui sia presa in considerazione sia l’aspetto relativo all’involucro, sia quello relativo al sistema impiantistico di produzione, distribuzione, regolazione e emissione. In questo ambito due sono gli aspetti che presentano ancora delle problematicità: la definizione del fabbisogno estivo di rafrrescamento per l’involucro ed il calcolo del fabbisogno di energia primaria con macchine frigorifere funzionanti sia in riscaldamento che in raffrescamento. La modalità di calcolo del fabbisogno di raffrescamento, proposta in sede europea e recepita in Italia nella norma UNI/TS 11300-1, presenta delle problematiche di applicazione nel climi mediterranei, tendendo a sovrastimare il fabbisogno energetico. In questo lavoro ne vengono analizzati i limiti di applicazione, proponendo anche un metodo di calcolo più aderente alla situazione climatica italiana. La determinazione del fabbisogno di energia primaria per raffrescamento, una volta noto il fabbisogno dell’edificio, richiede la conoscenza delle caratteristiche di prestazione della macchina frigorifera utilizzata. In questo lavoro è proposta una modalità di calcolo che, partendo dai dati con cui viene calcolato l’indice SEER di efficienza stagionale, permette di determinare l’efficienza in ogni condizione di carico parziale e temperatura del fluido al condensatore. L’ultima parte del lavoro vuole illustrare con quali modalità e strumenti sia possibile realizzare un’analisi energetica su edifici esistenti. La metodologia indicata, nata dall’esperienza acquisita, può essere applicata anche in altri casi sia per edifici di civile abitazione sia per edifici di tipo scolastico o terziario in generale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/121125
URN:NBN:IT:UNIPD-121125