Introduzione: L’artrosi erosiva (OAE) è ritenuta una variante aggressiva dell’artrosi (OA) delle mani caratterizzata da marcata reazione infiammatoria locale e aspetti radiologici di erosioni ossee delle articolazioni interfalangee. Scopi: Valutare il rapporto tra AOE e densità minerale ossea nel sito di flogosi confrontando le caratteristiche cliniche, strumentali e laboratoristiche dell'OAE rispetto la forma non erosiva (non-OAE) ed una popolazione di soggetti sani. Metodi: Dal punto di vista laboratoristico sono state dosate le concentrazioni di alcuni marcatori del collagene Coll1-2, Coll1-2 NO2 e mieloperossidasi (MPO) in 76 pazienti, 55 con OAE (età media 62,69±6,35 anni) e 20 con non-OAE (età media 62,66±8.26 anni) che soddisfacevano i criteri ACR per la diagnosi di OA della mano. La forma erosiva è stata definita sulla base della presenza di almeno due erosione centrale a carico delle articolazioni IFP o IFD. Per ogni paziente è stata valutata la durata di malattia, il numero di articolazioni attive clinicamente (NAAC), lo score radiologico (SR), la familiarità, l’abitudine al fumo di sigaretta, la presenza di ipertensione, dislipidemia, cardiopatia, tireopatia, osteoporosi, indice di massa corporea. Sono state sottoposte ad assorbimetria radiografica digitale 262 pazienti (età media 61.65 ± 6.7, range 45-76): 20 con OAE (età media: 60,76±5,39 anni); 52 con non-OAE (età media: 65,8 ± 6,2 anni); 190 soggetti sani (N, età media 67,8±7,73 anni). La densità minerale ossea (BMD) delle falangi medie del secondo, terzo e quarto dito della mano non dominante è stata valutata con un sistema a raggi X con energia a singola emissione (60kV) per lo studio della mano utilizzando uno strumento (Metriscan, Alara Metrica, Hayward, CA, USA). La densità delle con viene valutata nelle tre falangi e la media viene espressa quale massa minerale/area (gr/cm2). I T-score sono stati calcolati dati di riferimento della popolazione locale. Tutti le pazienti hanno rilasciato un consenso informato. Risulati: i livelli sierici Coll2-1 e Coll2-1NO2 sono risultati più elevati senza una significatività statisticamente rilevabile nel gruppo OAE (105.18±51.34 e 0.32±0.51 nM rispettivamente) vs la non-OAE (112.42±56.42 e 0.22±0.14 nM, p=n.s). Tuttavia, significativamente elevati risultavano i valori di MPO in OAE (238.61 ± 163.22 vs 180,15 ± 116,9 ng/ml in non-OAE, p=0.043). Nessuna correlazione tra i biomarcatori e gli indici di attività e gravità di malattia. L’osteopenia è stata riscontrata nel 35% dei pazienti con OAE, nel 21% non-OAE e nel 43% dei soggetti sani; mentre l’OP (T score:-2.5) era presente rispettivamente nel 20%, 28% e 20% (OAE vs non-OAE: p=0.03). La BMD delle falangi era più elevata nei pazienti con OAE rispetto ai non-OAE e rispetto N (p=0,025; e p=0,0004, rispettivamente). T e Z score erano significativamente più elevate in OAE rispetto I soggetti sani (rispettivamente T: p=0.012; Z: p=0,0009). Conclusioni: MPO è risultato l’unico biomarcatore che appare essere significativo nei pazienti con OAE, confermando la presenza di flogosi articolare. La BMD delle falangi è più elevata non solo rispetto alla popolazione di soggetti sani ma anche nei confronti delle pazienti con non-OAE. L’incremento di densità minerale ossea nell’OAE potrebbe essere dovuto a processi osteoriparativi più pronunciati. D’altro canto, l’infiammazione locale e le erosioni sono sembrano determinare una perdita di massa ossea tale da differenziare le due forme artrosiche in termini di T e Z score.
ARTROSI EROSIVA DELLE MANI E MASSA OSSEA: VALUTAZIONE CLINICA, STRUMENTALE E LABORATORISTICA
Marilena, Frigato
2010
Abstract
Introduzione: L’artrosi erosiva (OAE) è ritenuta una variante aggressiva dell’artrosi (OA) delle mani caratterizzata da marcata reazione infiammatoria locale e aspetti radiologici di erosioni ossee delle articolazioni interfalangee. Scopi: Valutare il rapporto tra AOE e densità minerale ossea nel sito di flogosi confrontando le caratteristiche cliniche, strumentali e laboratoristiche dell'OAE rispetto la forma non erosiva (non-OAE) ed una popolazione di soggetti sani. Metodi: Dal punto di vista laboratoristico sono state dosate le concentrazioni di alcuni marcatori del collagene Coll1-2, Coll1-2 NO2 e mieloperossidasi (MPO) in 76 pazienti, 55 con OAE (età media 62,69±6,35 anni) e 20 con non-OAE (età media 62,66±8.26 anni) che soddisfacevano i criteri ACR per la diagnosi di OA della mano. La forma erosiva è stata definita sulla base della presenza di almeno due erosione centrale a carico delle articolazioni IFP o IFD. Per ogni paziente è stata valutata la durata di malattia, il numero di articolazioni attive clinicamente (NAAC), lo score radiologico (SR), la familiarità, l’abitudine al fumo di sigaretta, la presenza di ipertensione, dislipidemia, cardiopatia, tireopatia, osteoporosi, indice di massa corporea. Sono state sottoposte ad assorbimetria radiografica digitale 262 pazienti (età media 61.65 ± 6.7, range 45-76): 20 con OAE (età media: 60,76±5,39 anni); 52 con non-OAE (età media: 65,8 ± 6,2 anni); 190 soggetti sani (N, età media 67,8±7,73 anni). La densità minerale ossea (BMD) delle falangi medie del secondo, terzo e quarto dito della mano non dominante è stata valutata con un sistema a raggi X con energia a singola emissione (60kV) per lo studio della mano utilizzando uno strumento (Metriscan, Alara Metrica, Hayward, CA, USA). La densità delle con viene valutata nelle tre falangi e la media viene espressa quale massa minerale/area (gr/cm2). I T-score sono stati calcolati dati di riferimento della popolazione locale. Tutti le pazienti hanno rilasciato un consenso informato. Risulati: i livelli sierici Coll2-1 e Coll2-1NO2 sono risultati più elevati senza una significatività statisticamente rilevabile nel gruppo OAE (105.18±51.34 e 0.32±0.51 nM rispettivamente) vs la non-OAE (112.42±56.42 e 0.22±0.14 nM, p=n.s). Tuttavia, significativamente elevati risultavano i valori di MPO in OAE (238.61 ± 163.22 vs 180,15 ± 116,9 ng/ml in non-OAE, p=0.043). Nessuna correlazione tra i biomarcatori e gli indici di attività e gravità di malattia. L’osteopenia è stata riscontrata nel 35% dei pazienti con OAE, nel 21% non-OAE e nel 43% dei soggetti sani; mentre l’OP (T score:-2.5) era presente rispettivamente nel 20%, 28% e 20% (OAE vs non-OAE: p=0.03). La BMD delle falangi era più elevata nei pazienti con OAE rispetto ai non-OAE e rispetto N (p=0,025; e p=0,0004, rispettivamente). T e Z score erano significativamente più elevate in OAE rispetto I soggetti sani (rispettivamente T: p=0.012; Z: p=0,0009). Conclusioni: MPO è risultato l’unico biomarcatore che appare essere significativo nei pazienti con OAE, confermando la presenza di flogosi articolare. La BMD delle falangi è più elevata non solo rispetto alla popolazione di soggetti sani ma anche nei confronti delle pazienti con non-OAE. L’incremento di densità minerale ossea nell’OAE potrebbe essere dovuto a processi osteoriparativi più pronunciati. D’altro canto, l’infiammazione locale e le erosioni sono sembrano determinare una perdita di massa ossea tale da differenziare le due forme artrosiche in termini di T e Z score.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/121149
URN:NBN:IT:UNIPD-121149