La ricerca nasce dall’assunzione che la mondializzazione produce un territorio reticolare all’interno del quale la città rappresenta un nodo in grado di agglutinare molte polarità, tra cui l’iper-luogo. Quest’ultimo si mostra come un iconema della reticolarità della mondializzazione e della multipolarità urbana. Assumendo la prospettiva analitica dello spatial turn – che evidenzia il ruolo centrale assunto dall’urbano e dalla reticolarità quale esito del movimento degli abitanti –, la tesi ha l’obiettivo di indagare i centri commerciali (in particolare, sull’esempio di Oriocenter) intesi come iper-luoghi, nella loro complessificazione diacronica, per riflettere sia sul loro ruolo urbano, sia sulle relazioni multiscalari che innervano, sia, infine, sulla loro stabilità e capacità di far fronte alle perturbazioni ambientali. Attraverso la applicazione delle teorie geografiche relative all’urbano – e, nello specifico, inerenti allo studio di quella che è stata definita post-metropoli –, alla complessità geografica, alla reticolarità della mondializzazione e alla rilevanza della riflessività nella loro rappresentazione, l’analisi approfondisce lo studio dell’iper-luogo tenendo conto della sua importanza locale e globale e, più precisamente, di struttura reticolare mondializzata misurando le sue connessioni reali e virtuali; di luogo pubblico che incide sulla città e sull’hinterland in cui è inserito; e, infine, di struttura territoriale autopoietica che raggiunge la sua stabilità mediante l’adattamento e la resilienza, come dimostrano i cambiamenti indotti dall’epidemia Covid-19 sulla mondializzazione.
L’iper-luogo, nuovo fenomeno urbano della mondializzazione: Oriocenter in Lombardia
CONSOLANDI, Elisa
2022
Abstract
La ricerca nasce dall’assunzione che la mondializzazione produce un territorio reticolare all’interno del quale la città rappresenta un nodo in grado di agglutinare molte polarità, tra cui l’iper-luogo. Quest’ultimo si mostra come un iconema della reticolarità della mondializzazione e della multipolarità urbana. Assumendo la prospettiva analitica dello spatial turn – che evidenzia il ruolo centrale assunto dall’urbano e dalla reticolarità quale esito del movimento degli abitanti –, la tesi ha l’obiettivo di indagare i centri commerciali (in particolare, sull’esempio di Oriocenter) intesi come iper-luoghi, nella loro complessificazione diacronica, per riflettere sia sul loro ruolo urbano, sia sulle relazioni multiscalari che innervano, sia, infine, sulla loro stabilità e capacità di far fronte alle perturbazioni ambientali. Attraverso la applicazione delle teorie geografiche relative all’urbano – e, nello specifico, inerenti allo studio di quella che è stata definita post-metropoli –, alla complessità geografica, alla reticolarità della mondializzazione e alla rilevanza della riflessività nella loro rappresentazione, l’analisi approfondisce lo studio dell’iper-luogo tenendo conto della sua importanza locale e globale e, più precisamente, di struttura reticolare mondializzata misurando le sue connessioni reali e virtuali; di luogo pubblico che incide sulla città e sull’hinterland in cui è inserito; e, infine, di struttura territoriale autopoietica che raggiunge la sua stabilità mediante l’adattamento e la resilienza, come dimostrano i cambiamenti indotti dall’epidemia Covid-19 sulla mondializzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/124376
URN:NBN:IT:UNIBG-124376