L’obiettivo del presente elaborato è quello di ripercorrere le fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo della materia del welfare aziendale da un punto di vista fiscale e giuslavoristico. Il percorso tracciato nel presente elaborato si divide in tre parti. Nel primo capitolo si indaga sulla nascita e sul progressivo declino del welfare state, ponendo l’accento sull’inevitabile affermarsi di forme alternative e integrative di welfare a sostegno del fabbisogno di risorse economiche da parte della macchina pubblica. Nel secondo capitolo viene affrontata la tematica fiscale e tributaria del welfare aziendale inteso quale insieme di prestazioni, opere e servizi di rilevanza sociale erogate dalle imprese a favore dei dipendenti, sia volontariamente che in forza di contratti di secondo livello. Dopo aver ripercorso le fasi che hanno caratterizzato la nascita e il conseguente sviluppo del welfare aziendale, quale forma alternativa e integrativa di welfare pubblico, si passa ad analizzare la tematica fiscale e giuslavoristica del welfare aziendale che a seguito dell’emanazione della Legge di Stabilità del 2016 (Legge 28 dicembre 2015 n. 208) ha subito un totale stravolgimento sia sotto il profilo concettuale che fiscale. Precedentemente all’emanazione della Legge di Stabilità del 2016, i diversi studi scientifici condotti sul welfare aziendale avevano messo in luce il fatto che esso fosse nato e si fosse sviluppato all’interno delle imprese su iniziativa volontaria dell’imprenditore, escludendo del tutto l’iniziativa contrattuale delle parti sociali. Prima del 2016, infatti, si delineava una chiara e netta distinzione tra le fonti del welfare, che si dividevano in volontarie (welfare aziendale) e negoziate con le parti sociali (welfare contrattuale). Con la Legge di Stabilità del 2016 il Legislatore ha completamente eliminato la differenza tra welfare aziendale unilaterale e contrattato, permettendo l’erogazione di prestazioni, opere e servizi a sfondo sociale sia attraverso un processo di contrattazione con le parti sociali, sia attraverso iniziative unilaterali e volontarie promosse dal datore di lavoro. La Legge di stabilità del 2016 può essere definita come una vera e propria “rivoluzione” del welfare aziendale dal momento che attraverso la riscrittura del comma 2 dell’articolo 51 del TUIR, il Legislatore oltre ad aver equiparato il welfare aziendale al welfare contrattuale, ha concesso anche la completa deducibilità dal reddito di impresa per il totale degli investimenti in welfare aziendale che il datore di lavoro dovesse effettuare in ottemperanza a disposizioni contenute in contratti di secondo livello. Nel terzo capitolo, infine, sulla base dei dati pubblicati sul “Dossier XVII Legislatura – Legge di Stabilità 2016 – Profili Finanziari A.C. 3444”, emanato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati nel novembre del 2015, sono stati analizzati gli effetti sui saldi di finanza pubblica determinati dalla riforma introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 con riferimento alle misure di welfare aziendale.

Il welfare aziendale. Problematiche fiscali e inquadramento giuslavoristico

DI STANI, Carmen
2017

Abstract

L’obiettivo del presente elaborato è quello di ripercorrere le fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo della materia del welfare aziendale da un punto di vista fiscale e giuslavoristico. Il percorso tracciato nel presente elaborato si divide in tre parti. Nel primo capitolo si indaga sulla nascita e sul progressivo declino del welfare state, ponendo l’accento sull’inevitabile affermarsi di forme alternative e integrative di welfare a sostegno del fabbisogno di risorse economiche da parte della macchina pubblica. Nel secondo capitolo viene affrontata la tematica fiscale e tributaria del welfare aziendale inteso quale insieme di prestazioni, opere e servizi di rilevanza sociale erogate dalle imprese a favore dei dipendenti, sia volontariamente che in forza di contratti di secondo livello. Dopo aver ripercorso le fasi che hanno caratterizzato la nascita e il conseguente sviluppo del welfare aziendale, quale forma alternativa e integrativa di welfare pubblico, si passa ad analizzare la tematica fiscale e giuslavoristica del welfare aziendale che a seguito dell’emanazione della Legge di Stabilità del 2016 (Legge 28 dicembre 2015 n. 208) ha subito un totale stravolgimento sia sotto il profilo concettuale che fiscale. Precedentemente all’emanazione della Legge di Stabilità del 2016, i diversi studi scientifici condotti sul welfare aziendale avevano messo in luce il fatto che esso fosse nato e si fosse sviluppato all’interno delle imprese su iniziativa volontaria dell’imprenditore, escludendo del tutto l’iniziativa contrattuale delle parti sociali. Prima del 2016, infatti, si delineava una chiara e netta distinzione tra le fonti del welfare, che si dividevano in volontarie (welfare aziendale) e negoziate con le parti sociali (welfare contrattuale). Con la Legge di Stabilità del 2016 il Legislatore ha completamente eliminato la differenza tra welfare aziendale unilaterale e contrattato, permettendo l’erogazione di prestazioni, opere e servizi a sfondo sociale sia attraverso un processo di contrattazione con le parti sociali, sia attraverso iniziative unilaterali e volontarie promosse dal datore di lavoro. La Legge di stabilità del 2016 può essere definita come una vera e propria “rivoluzione” del welfare aziendale dal momento che attraverso la riscrittura del comma 2 dell’articolo 51 del TUIR, il Legislatore oltre ad aver equiparato il welfare aziendale al welfare contrattuale, ha concesso anche la completa deducibilità dal reddito di impresa per il totale degli investimenti in welfare aziendale che il datore di lavoro dovesse effettuare in ottemperanza a disposizioni contenute in contratti di secondo livello. Nel terzo capitolo, infine, sulla base dei dati pubblicati sul “Dossier XVII Legislatura – Legge di Stabilità 2016 – Profili Finanziari A.C. 3444”, emanato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati nel novembre del 2015, sono stati analizzati gli effetti sui saldi di finanza pubblica determinati dalla riforma introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 con riferimento alle misure di welfare aziendale.
5-mag-2017
Italiano
MASSAGLI, Emmanuele
Università degli studi di Bergamo
Bergamo
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIBG-124800