In the last decades, researches recognized the importance of studying human cognition in a social context. Indeed, it was demonstrated that the presence of others has a fundamental role in affecting our actions. A growing body of studies suggests that performing a task with a co-agent leads to the formation of co-representations, that ultimately guide our social behavior. Co-representations were investigated distributing a classic cognitive-conflict task, the Simon task, between pairs of participants thus creating a social version of the task. Participants’ performance is usually affected by the presence of a co-agent as they show to integrate the other’s action in their own motor system even when coordination is not required. The mental processes and brain activity subserving the Joint Simon Effect (JSE) were investigated in numerous studies analyzing reaction times and using brain imaging techniques. Nevertheless, data remains controversial. The aim of the present study was to investigate and further characterize the behavioral and neural aspects of the JSE. The electroencephalographic (EEG) signal was recorded from a large sample of 44 pairs of individuals performing the joint Simon task, allowing for the replication and systematization of previous contrasting results concerning event-related potentials (ERP). Furthermore, a source reconstruction analysis for different frequency bands (Theta, Alpha, Beta and Gamma) was implemented with the sLORETA software to understand the role of different brain areas in the emergence of the JSE.

Negli ultimi anni è stata sottolineata l’importanza di studiare la cognizione umana in contesti sociali. È stato infatti dimostrato come la presenza degli altri giochi un ruolo molto importante e sia in grado di influenzare in vari modi le nostre azioni. Un crescente numero di studi suggerisce che, quando svolgiamo un compito insieme ad un’altra persona, le nostre azioni e le azioni dell’altro sono integrate in una rappresentazione condivisa (co-rappresentazione). Usando un compito di conflitto cognitivo come il compito di Simon, una serie di studi recenti ha dimostrato che quando il compito è distribuito tra due partecipanti seduti uno di fianco all’altro (compito di Simon sociale), ogni partecipante integra l’azione dell’altro nel proprio piano d’azione, anche se non è richiesta coordinazione. Data l’adattabilità ed efficacia del compito di Simon sociale per lo studio delle azioni condivise, diverse ricerche ne hanno indagato i correlati neurofisiologici. Tuttavia, ad oggi sia gli specifici processi mentali sia le attivazioni cerebrali associate a questo tipo di compito sono ancora argomento di dibattito. Il presente studio si propone di indagare gli aspetti comportamentali e neurali dell’effetto Simon sociale tramite l’analisi dei tempi di reazione e del segnale elettroencefalografico (EEG). Esaminando un largo campione di individui (44 coppie) sono stati replicati e chiariti i risultati contradditori presenti in letteratura riguardanti i potenziali evento-correlati (ERP). Inoltre, per la prima volta, è stata applicata una analisi di ricostruzioni delle sorgenti corticali delle bande Theta, Alfa, Beta e Gamma del segnale EEG tramite il software sLORETA per definire il ruolo delle diverse regioni cerebrali nell’emergenza dell’effetto Simon sociale e in generale nelle azioni condivise.

Le azioni condivise e l'effetto Simon sociale: analisi ERP e ricostruzione delle fonti del segnale EEG

MITI, FRANCESCA
2023

Abstract

In the last decades, researches recognized the importance of studying human cognition in a social context. Indeed, it was demonstrated that the presence of others has a fundamental role in affecting our actions. A growing body of studies suggests that performing a task with a co-agent leads to the formation of co-representations, that ultimately guide our social behavior. Co-representations were investigated distributing a classic cognitive-conflict task, the Simon task, between pairs of participants thus creating a social version of the task. Participants’ performance is usually affected by the presence of a co-agent as they show to integrate the other’s action in their own motor system even when coordination is not required. The mental processes and brain activity subserving the Joint Simon Effect (JSE) were investigated in numerous studies analyzing reaction times and using brain imaging techniques. Nevertheless, data remains controversial. The aim of the present study was to investigate and further characterize the behavioral and neural aspects of the JSE. The electroencephalographic (EEG) signal was recorded from a large sample of 44 pairs of individuals performing the joint Simon task, allowing for the replication and systematization of previous contrasting results concerning event-related potentials (ERP). Furthermore, a source reconstruction analysis for different frequency bands (Theta, Alpha, Beta and Gamma) was implemented with the sLORETA software to understand the role of different brain areas in the emergence of the JSE.
31-mar-2023
Inglese
Negli ultimi anni è stata sottolineata l’importanza di studiare la cognizione umana in contesti sociali. È stato infatti dimostrato come la presenza degli altri giochi un ruolo molto importante e sia in grado di influenzare in vari modi le nostre azioni. Un crescente numero di studi suggerisce che, quando svolgiamo un compito insieme ad un’altra persona, le nostre azioni e le azioni dell’altro sono integrate in una rappresentazione condivisa (co-rappresentazione). Usando un compito di conflitto cognitivo come il compito di Simon, una serie di studi recenti ha dimostrato che quando il compito è distribuito tra due partecipanti seduti uno di fianco all’altro (compito di Simon sociale), ogni partecipante integra l’azione dell’altro nel proprio piano d’azione, anche se non è richiesta coordinazione. Data l’adattabilità ed efficacia del compito di Simon sociale per lo studio delle azioni condivise, diverse ricerche ne hanno indagato i correlati neurofisiologici. Tuttavia, ad oggi sia gli specifici processi mentali sia le attivazioni cerebrali associate a questo tipo di compito sono ancora argomento di dibattito. Il presente studio si propone di indagare gli aspetti comportamentali e neurali dell’effetto Simon sociale tramite l’analisi dei tempi di reazione e del segnale elettroencefalografico (EEG). Esaminando un largo campione di individui (44 coppie) sono stati replicati e chiariti i risultati contradditori presenti in letteratura riguardanti i potenziali evento-correlati (ERP). Inoltre, per la prima volta, è stata applicata una analisi di ricostruzioni delle sorgenti corticali delle bande Theta, Alfa, Beta e Gamma del segnale EEG tramite il software sLORETA per definire il ruolo delle diverse regioni cerebrali nell’emergenza dell’effetto Simon sociale e in generale nelle azioni condivise.
azioni condivise; Simon sociale; conflitto cognitivo; EEG; LORETA
IANI, Cristina
RUBICHI, Sandro
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/126282
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-126282