L’attività di ricerca - svolta presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Generale, relativa alla tesi de qua – ha riguardato l’analisi sistematica delle soluzioni adottate dal legislatore italiano in sede di attuazione della decisione-quadro n. 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 Giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra stati membri. Il ricorso alle abbreviazioni “mandato” o “ mandato d’arresto” va inteso come sineddoche indicativa della richiesta di cooperazione giudiziaria avanzata dallo Stato di emissione per ottenere la cattura e la successiva consegna di una persona ricercata, quale volontà degli Stati dell’Unione europea di dare davvero vita ad uno spazio giuridico comune. Ne è derivata, al contempo, la necessità di analizzare anche l’applicazione pratica della legge sul mandato d’arresto europeo. Dall’analisi delle decisioni giurisprudenziali che si sono succedute fin’ora se ne è dedotto che le questioni affrontate dalla prassi hanno riguardato molteplici aspetti della normativa: la legittimità dell’adozione della decisione-quadro; la motivazione del mandato; il suo contenuto; il requisito della doppia punibilità; la sua ricezione; il pericolo di fuga; l’arresto da parte della polizia giudiziaria; la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza; le condizioni ostative alla consegna. L’attività di ricerca è stata completata dall’analisi delle decisioni – quadro successive a quella sul mandato d’arresto europeo nonché da una lettura di tale istituto alla luce delle garanzie contenute nella Costituzione. [a cura dell’autore]

Il mandato di arresto europeo

2013

Abstract

L’attività di ricerca - svolta presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Generale, relativa alla tesi de qua – ha riguardato l’analisi sistematica delle soluzioni adottate dal legislatore italiano in sede di attuazione della decisione-quadro n. 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 Giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra stati membri. Il ricorso alle abbreviazioni “mandato” o “ mandato d’arresto” va inteso come sineddoche indicativa della richiesta di cooperazione giudiziaria avanzata dallo Stato di emissione per ottenere la cattura e la successiva consegna di una persona ricercata, quale volontà degli Stati dell’Unione europea di dare davvero vita ad uno spazio giuridico comune. Ne è derivata, al contempo, la necessità di analizzare anche l’applicazione pratica della legge sul mandato d’arresto europeo. Dall’analisi delle decisioni giurisprudenziali che si sono succedute fin’ora se ne è dedotto che le questioni affrontate dalla prassi hanno riguardato molteplici aspetti della normativa: la legittimità dell’adozione della decisione-quadro; la motivazione del mandato; il suo contenuto; il requisito della doppia punibilità; la sua ricezione; il pericolo di fuga; l’arresto da parte della polizia giudiziaria; la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza; le condizioni ostative alla consegna. L’attività di ricerca è stata completata dall’analisi delle decisioni – quadro successive a quella sul mandato d’arresto europeo nonché da una lettura di tale istituto alla luce delle garanzie contenute nella Costituzione. [a cura dell’autore]
27-mag-2013
Italiano
Marenghi, Enzo Maria
Kalb, Luigi
Università degli Studi di Salerno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/130471
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISA-130471