- RISCHIO DI CADUDA NEL SETTING RIABILITATIVO Due studi prospettici sono stati condotti in settings riabilitativi. Nel primo studio per 6 mesi la HIIFRM è stata somministrata entro le prime 24 ore dal ricovero nei reparti di neurologia, ortopedia e pneumologia riabilitativa (Ospedale Correggio, AUSL-IRCCS RE). Le cadute sono state registrate durante tutto il ricovero. La capacità predittiva della HIIFRM si è ottenuta mediante il calcolo della curva ROC. Sensibilità (Se) e specificità (Sp) della scala si sono calcolate con l’intervallo di confidenza al 95%. Lo studio è stato effettuato su 11 caduti e 147 pazienti ricoverati (tasso di caduta =7,5%). Con cutoff=7, AUC=0.799, Se=82%, Sp=66%, indicando una capacità predittiva da moderata a buona. Nel secondo studio prospettico la HIIFRM è stata somministrata nell’ultimo giorno di degenza prima della dimissione dai medesimi reparti. 6 mesi dopo la dimissione ciascun paziente è stato contattato mediante intervista telefonica strutturata nell’intento di rilevare le cadute intercorse nel periodo post dimissione e le cause. Lo studio è stato effettuato su 18 caduti e 89 soggetti dimessi (tasso=20%). Con lo standard cutoff=5, AUC=0,686, Se=67%, Sp=65%, indicando una moderata capacità predittiva della scala. Concludendo la HIIFRM può essere utilizzata per valutare il rischio di caduta in settings riabilitativi utilizzando diversi cutoff per pazienti ricoverati e ambulatoriali. - RISCHIO DI CADUTA NEI PAZIENTI RICOVERATI UNDER 65 Il terzo studio prospettico sui pazienti anziani è ancora in corso. La linea guida della Regione Emilia-Romagna richiede la valutazione di tutti i ricoverati over 65 e l’intervento su ciascun fattore di rischio positivo. Essendo gli anziani il 75% dei pazienti ricoverati dall’AUSL-IRCCS RE questo implica un sostanziale utilizzo delle risorse. L’identificazione di pazienti ad alto rischio di caduta permetterebbe ai professionisti di focalizzare gli interventi su un limitato numero di pazienti risparmiando azioni di prevenzione non necessarie. Lo scopo dello studio è quello sviluppare una procedura di classificazione del rischio di caduta dei pazienti al ricovero. È stata sviluppata una checklist che comprende sia I fattori richiesti dalla regione sia gli item della HIIFRM. Successivamente una versione elettronica della checklist (eCL) è stata implementata e integrate con l’infrastruttura informatica dell’AUSL-IRCCS permettendo di seguire in tempo reale la raccolta dati. Dall’inizio di settembre 2018 tutti I pazienti over 65 ricoverati nei reparti ad alto rischio di caduta sono valutati mediante la eCL. Basandoci sul numero di posti letto, sul tasso di occupazione, sul tempo medio di degenza e sul tasso di cadute storico il sample size è stato disegnato per determinare l’associazione fra ciascun fattore di rischio della eCL e le cadute e per calcolare la capacità predittiva della HIIFRM. I risultati saranno basati sulle 250 cadute attese per un campione di circa 5000 pazienti valutati nei 6 mesi.
Valutazione del rischio di caduta mediante somministrazione della Hendrich Fall Risk Model II dei pazienti riabilitativi e degli anziani ricoverati. Studio prospettico.
2019
Abstract
- RISCHIO DI CADUDA NEL SETTING RIABILITATIVO Due studi prospettici sono stati condotti in settings riabilitativi. Nel primo studio per 6 mesi la HIIFRM è stata somministrata entro le prime 24 ore dal ricovero nei reparti di neurologia, ortopedia e pneumologia riabilitativa (Ospedale Correggio, AUSL-IRCCS RE). Le cadute sono state registrate durante tutto il ricovero. La capacità predittiva della HIIFRM si è ottenuta mediante il calcolo della curva ROC. Sensibilità (Se) e specificità (Sp) della scala si sono calcolate con l’intervallo di confidenza al 95%. Lo studio è stato effettuato su 11 caduti e 147 pazienti ricoverati (tasso di caduta =7,5%). Con cutoff=7, AUC=0.799, Se=82%, Sp=66%, indicando una capacità predittiva da moderata a buona. Nel secondo studio prospettico la HIIFRM è stata somministrata nell’ultimo giorno di degenza prima della dimissione dai medesimi reparti. 6 mesi dopo la dimissione ciascun paziente è stato contattato mediante intervista telefonica strutturata nell’intento di rilevare le cadute intercorse nel periodo post dimissione e le cause. Lo studio è stato effettuato su 18 caduti e 89 soggetti dimessi (tasso=20%). Con lo standard cutoff=5, AUC=0,686, Se=67%, Sp=65%, indicando una moderata capacità predittiva della scala. Concludendo la HIIFRM può essere utilizzata per valutare il rischio di caduta in settings riabilitativi utilizzando diversi cutoff per pazienti ricoverati e ambulatoriali. - RISCHIO DI CADUTA NEI PAZIENTI RICOVERATI UNDER 65 Il terzo studio prospettico sui pazienti anziani è ancora in corso. La linea guida della Regione Emilia-Romagna richiede la valutazione di tutti i ricoverati over 65 e l’intervento su ciascun fattore di rischio positivo. Essendo gli anziani il 75% dei pazienti ricoverati dall’AUSL-IRCCS RE questo implica un sostanziale utilizzo delle risorse. L’identificazione di pazienti ad alto rischio di caduta permetterebbe ai professionisti di focalizzare gli interventi su un limitato numero di pazienti risparmiando azioni di prevenzione non necessarie. Lo scopo dello studio è quello sviluppare una procedura di classificazione del rischio di caduta dei pazienti al ricovero. È stata sviluppata una checklist che comprende sia I fattori richiesti dalla regione sia gli item della HIIFRM. Successivamente una versione elettronica della checklist (eCL) è stata implementata e integrate con l’infrastruttura informatica dell’AUSL-IRCCS permettendo di seguire in tempo reale la raccolta dati. Dall’inizio di settembre 2018 tutti I pazienti over 65 ricoverati nei reparti ad alto rischio di caduta sono valutati mediante la eCL. Basandoci sul numero di posti letto, sul tasso di occupazione, sul tempo medio di degenza e sul tasso di cadute storico il sample size è stato disegnato per determinare l’associazione fra ciascun fattore di rischio della eCL e le cadute e per calcolare la capacità predittiva della HIIFRM. I risultati saranno basati sulle 250 cadute attese per un campione di circa 5000 pazienti valutati nei 6 mesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/141038
URN:NBN:IT:UNIMORE-141038