Supportati dal paradigma dell’ Internet Of Things, reti distribuite di sensori, attuatori e risorse computazionali, costituiscono l’ecosistema ideale per lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito Smart City. Tale infrastruttura di dispositivi eterogenei e interconnessi tra loro installata nelle città è in grado di integrarsi facilmente con i dispositivi mobili degli individui, creando un superorganismo socio-tecnico in grado di pervadere di informazioni l’ambiente e di sviluppare sensibilità verso le interazioni con gli individui e consapevolezza dei loro bisogni e dell’efficacia delle soluzioni proposte. Questa tesi ha il compito principale di supportare la mobilità urbana collaborativa e cooperativa delle comunità di individui che condividono e raccolgono informazioni attraverso le possibilità offerte dallo scenario tecnologico illustrato. L’ambiente sarà in grado di adattarsi attraverso la coordinazione e le sollecitazioni dei suoi componenti infrastrutturali per meglio offrire soluzioni sia su scala individuale che urbana. Ad esempio, un’infrastruttura di parcheggi dotata di sensori che monitorano in tempo reale la disponibilità di posti auto può avere un duplice scopo: gli individui vedono ridursi il tempo speso nel ricercare un parcheggio e, di conseguenza, il traffico globale sulle strade della città e l’inquinamento dell’aria possono anch’essi ridursi. Si propone un framework per la coordinazione delle attività di monitoraggio, computazione, e attuazione intrinseche dell’infrastruttura, a supporto di servizi di mobilità “intelligenti” per gli individui e per la città. Si presentano i requisiti infrastrutturali e le sfide connesse all’abilitazione della consapevolezza del superorganismo, e si definiscono alcune metriche per classificare i servizi di mobilità sulla base del loro contributo alla generazione di questa. Si studiano due casi esemplari di servizi di mobilità che prevedono la collaborazione tra individui e dispositivi ICT: Ride Sharing e Crowd Steering. Questo lavoro offre il suo contributo al Ride Sharing (i) proponendo una metodologia guidata di dati per inferire tracce di mobilità e flussi di traffico per diverse città, (ii) stimando il suo potenziale in termini di aumento della capacità disponibile di veicoli sulla rete stradale, e (iii) valutando gli effetti di ricompense di tipo sociale sulla penetrazione del servizio. Con lo scopo di evitare situazioni sovraffollate, le caratteristiche del superorganismo possono abilitare raccomandazioni per la mobilità volte ad influenzare il comportamento delle persone che si trovano in una folla (crowd) di individui. In questa tesi, diverse strategie di Crowd Steering, sia per scenari indoor che outdoor, sono illustrate. Si propone una classificazione delle stesse sulla base (i) del livello locale-globale di informazioni raccolte, (ii) della natura locale-globale degli obiettivi perseguiti, (iii) del metodo unicast-multicast delle comunicazioni attuate per inviare le raccomandazioni. Qualsiasi strategia di Crowd Steering può creare benefici sia a livello individuale che a livello globale. Si riportano diversi esperimenti per mostrare come il Crowd Steering possa effettivamente guidare la folla verso una direzione o un comportamento desiderato. Infine, si descrivono i processi di progettazione e sviluppo di due sistemi reali di Crowd Steering. Nonostante i risultati sperimentali promettenti, l’efficacia dei servizi di mobilità messi in atto attraverso le funzionalità del superorganismo è minacciata da diverse sfide tecnologiche e sociali. Il lavoro si conclude con un’analisi dei problemi aperti e delle prospettive di ricerca future su questo tema.

Servizi di Mobilità Sociale

2016

Abstract

Supportati dal paradigma dell’ Internet Of Things, reti distribuite di sensori, attuatori e risorse computazionali, costituiscono l’ecosistema ideale per lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito Smart City. Tale infrastruttura di dispositivi eterogenei e interconnessi tra loro installata nelle città è in grado di integrarsi facilmente con i dispositivi mobili degli individui, creando un superorganismo socio-tecnico in grado di pervadere di informazioni l’ambiente e di sviluppare sensibilità verso le interazioni con gli individui e consapevolezza dei loro bisogni e dell’efficacia delle soluzioni proposte. Questa tesi ha il compito principale di supportare la mobilità urbana collaborativa e cooperativa delle comunità di individui che condividono e raccolgono informazioni attraverso le possibilità offerte dallo scenario tecnologico illustrato. L’ambiente sarà in grado di adattarsi attraverso la coordinazione e le sollecitazioni dei suoi componenti infrastrutturali per meglio offrire soluzioni sia su scala individuale che urbana. Ad esempio, un’infrastruttura di parcheggi dotata di sensori che monitorano in tempo reale la disponibilità di posti auto può avere un duplice scopo: gli individui vedono ridursi il tempo speso nel ricercare un parcheggio e, di conseguenza, il traffico globale sulle strade della città e l’inquinamento dell’aria possono anch’essi ridursi. Si propone un framework per la coordinazione delle attività di monitoraggio, computazione, e attuazione intrinseche dell’infrastruttura, a supporto di servizi di mobilità “intelligenti” per gli individui e per la città. Si presentano i requisiti infrastrutturali e le sfide connesse all’abilitazione della consapevolezza del superorganismo, e si definiscono alcune metriche per classificare i servizi di mobilità sulla base del loro contributo alla generazione di questa. Si studiano due casi esemplari di servizi di mobilità che prevedono la collaborazione tra individui e dispositivi ICT: Ride Sharing e Crowd Steering. Questo lavoro offre il suo contributo al Ride Sharing (i) proponendo una metodologia guidata di dati per inferire tracce di mobilità e flussi di traffico per diverse città, (ii) stimando il suo potenziale in termini di aumento della capacità disponibile di veicoli sulla rete stradale, e (iii) valutando gli effetti di ricompense di tipo sociale sulla penetrazione del servizio. Con lo scopo di evitare situazioni sovraffollate, le caratteristiche del superorganismo possono abilitare raccomandazioni per la mobilità volte ad influenzare il comportamento delle persone che si trovano in una folla (crowd) di individui. In questa tesi, diverse strategie di Crowd Steering, sia per scenari indoor che outdoor, sono illustrate. Si propone una classificazione delle stesse sulla base (i) del livello locale-globale di informazioni raccolte, (ii) della natura locale-globale degli obiettivi perseguiti, (iii) del metodo unicast-multicast delle comunicazioni attuate per inviare le raccomandazioni. Qualsiasi strategia di Crowd Steering può creare benefici sia a livello individuale che a livello globale. Si riportano diversi esperimenti per mostrare come il Crowd Steering possa effettivamente guidare la folla verso una direzione o un comportamento desiderato. Infine, si descrivono i processi di progettazione e sviluppo di due sistemi reali di Crowd Steering. Nonostante i risultati sperimentali promettenti, l’efficacia dei servizi di mobilità messi in atto attraverso le funzionalità del superorganismo è minacciata da diverse sfide tecnologiche e sociali. Il lavoro si conclude con un’analisi dei problemi aperti e delle prospettive di ricerca future su questo tema.
21-mar-2016
Italiano
ING-INF/05
ZAMBONELLI FRANCO
DELL'AMICO MAURO
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/141297
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-141297