Il crescente fabbisogno energetico per macchine elettriche costringe alla continua ricerca della massima efficienza e della massima prestazione. Scopo di questo lavoro è studiare nuove metodologie di progetto per macchine elettriche ad elevate prestazioni, compararne costi e benefici, svilupparne le prestazioni. La riduzione dei costi è un vincolo dominante delle applicazioni industriali, ciò nonostante la crescente richiesta di motori elettrici ad alta efficienza, ha accresciuto l’interesse nella sostituzione dei motori a induzione con motori sincroni a magneti permanenti o i sincroni a riluttanza. Rispetto alle macchine a induzione, le macchine a magneti permanenti sono caratterizzate da un’elevata densità di coppia, alta efficienza ed alta dinamica. Presentano alcuni svantaggi come la cogging torque, l’oscillazione di coppia a carico, il rischio di smagnetizzazione e l’elevato costo dei magneti permanenti in terre rare. Lo studio di ottimizzazione è stato condotto sviluppando una serie di codici di calcolo che permettono di generare e simulare le geometrie ottimizzate. La validazione sperimentale è stata testata su diversi prototipi realizzati e caratterizzati al banco prova. Per incrementare la robustezza dei metodi proposti, le tipiche imperfezioni costruttive sono state analizzate, in modo da ridurre le differenze che si riscontrano tra simulazioni e macchine reali. Particolare attenzione è stata rivolta allo studio del contenuto armonico della coppia elettromeccanica e delle forze elettromotrici generate nelle macchine elettriche. Una ridotta oscillazione di coppia a carico comporta ridotte sollecitazioni meccaniche sugli alberi di trasmissione, ridotte vibrazioni e ridotte emissioni acustiche. L’oscillazione di coppia a carico nasce dall’interazione tra le armoniche di ordine superiore del campo magnetico prodotto al traferro dagli avvolgimenti di statore e dal rotore. Per minimizzare questo effetto indesiderato, alcune strategie sono state analizzate e sviluppate. Infine alcune tecniche di cancellazione armonica sono state sviluppate ed applicate ottenendo risultati positivi. Al fine di ridurre l’oscillazione di coppia e la cogging torque, differenti tipologie di rotore per macchine sincrone sono state analizzate e sviluppate. Una nuova tipologia di magneti rotorici è stata proposta col fine di ridurne il costo: parte del materiale magnetico in terre rare è stato sostituito dall’economica ferrite. Utilizzando un’adeguata combinazione tra magneti in terre rare e magneti in ferrite, la coppia nominale rimane elevata e le oscillazioni di coppia risultano ridotte. Le macchine sincrone a riluttanza sono interessante un’alternativa, grazie alla loro densità di coppia, alle capacità di deflussaggio e alla loro anisotropia rotorica che permette migliori applicazioni sensorless. Queste macchine richiedono però un progetto molto complesso per ottenere una contenuta oscillazione di coppia e una adeguata densità di copia. È stato quindi proposto un innovativo metodo di progetto: una particolare disposizione asimmetrica delle barriere di flusso permette di ridurre le componenti armoniche dell’oscillazione di coppia e della cogging torque. Il metodo è stato validato sia per macchie a riluttanza pura sia per macchine a riluttanza assistita con magneti permanenti. Una significativa riduzione dell’oscillazione di coppia e della cogging torque è ottenuta senza incrementare i costi di produzione della macchina e senza ridurne la coppia nominale. I motori sincroni a riluttanza assistita con magneti permanenti sembrano essere una delle migliori soluzioni per l’ambito industriale, fino a quando il maggior costo dei motori sincroni a magneti permanenti superficiali risulta giustificato dalla loro maggiore densità di coppia.
Analisi di nuove metodologie per il progetto di motori elettrici ad elevate prestazioni
2017
Abstract
Il crescente fabbisogno energetico per macchine elettriche costringe alla continua ricerca della massima efficienza e della massima prestazione. Scopo di questo lavoro è studiare nuove metodologie di progetto per macchine elettriche ad elevate prestazioni, compararne costi e benefici, svilupparne le prestazioni. La riduzione dei costi è un vincolo dominante delle applicazioni industriali, ciò nonostante la crescente richiesta di motori elettrici ad alta efficienza, ha accresciuto l’interesse nella sostituzione dei motori a induzione con motori sincroni a magneti permanenti o i sincroni a riluttanza. Rispetto alle macchine a induzione, le macchine a magneti permanenti sono caratterizzate da un’elevata densità di coppia, alta efficienza ed alta dinamica. Presentano alcuni svantaggi come la cogging torque, l’oscillazione di coppia a carico, il rischio di smagnetizzazione e l’elevato costo dei magneti permanenti in terre rare. Lo studio di ottimizzazione è stato condotto sviluppando una serie di codici di calcolo che permettono di generare e simulare le geometrie ottimizzate. La validazione sperimentale è stata testata su diversi prototipi realizzati e caratterizzati al banco prova. Per incrementare la robustezza dei metodi proposti, le tipiche imperfezioni costruttive sono state analizzate, in modo da ridurre le differenze che si riscontrano tra simulazioni e macchine reali. Particolare attenzione è stata rivolta allo studio del contenuto armonico della coppia elettromeccanica e delle forze elettromotrici generate nelle macchine elettriche. Una ridotta oscillazione di coppia a carico comporta ridotte sollecitazioni meccaniche sugli alberi di trasmissione, ridotte vibrazioni e ridotte emissioni acustiche. L’oscillazione di coppia a carico nasce dall’interazione tra le armoniche di ordine superiore del campo magnetico prodotto al traferro dagli avvolgimenti di statore e dal rotore. Per minimizzare questo effetto indesiderato, alcune strategie sono state analizzate e sviluppate. Infine alcune tecniche di cancellazione armonica sono state sviluppate ed applicate ottenendo risultati positivi. Al fine di ridurre l’oscillazione di coppia e la cogging torque, differenti tipologie di rotore per macchine sincrone sono state analizzate e sviluppate. Una nuova tipologia di magneti rotorici è stata proposta col fine di ridurne il costo: parte del materiale magnetico in terre rare è stato sostituito dall’economica ferrite. Utilizzando un’adeguata combinazione tra magneti in terre rare e magneti in ferrite, la coppia nominale rimane elevata e le oscillazioni di coppia risultano ridotte. Le macchine sincrone a riluttanza sono interessante un’alternativa, grazie alla loro densità di coppia, alle capacità di deflussaggio e alla loro anisotropia rotorica che permette migliori applicazioni sensorless. Queste macchine richiedono però un progetto molto complesso per ottenere una contenuta oscillazione di coppia e una adeguata densità di copia. È stato quindi proposto un innovativo metodo di progetto: una particolare disposizione asimmetrica delle barriere di flusso permette di ridurre le componenti armoniche dell’oscillazione di coppia e della cogging torque. Il metodo è stato validato sia per macchie a riluttanza pura sia per macchine a riluttanza assistita con magneti permanenti. Una significativa riduzione dell’oscillazione di coppia e della cogging torque è ottenuta senza incrementare i costi di produzione della macchina e senza ridurne la coppia nominale. I motori sincroni a riluttanza assistita con magneti permanenti sembrano essere una delle migliori soluzioni per l’ambito industriale, fino a quando il maggior costo dei motori sincroni a magneti permanenti superficiali risulta giustificato dalla loro maggiore densità di coppia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/143064
URN:NBN:IT:UNIMORE-143064