Halyomorpha halys (Heteroptera, Pentatomidae) è un insetto invasivo e polifago di cui è stata segnalata per la prima volta la presenza in Italia nel 2012. Dopo soli due anni dalla prima identificazione si è assistito a un importante incremento delle percentuali di danno su fruttiferi, in particolare in Emilia Romagna, area di primo insediamento e una delle più importanti regioni nello scenario frutticolo Italiano e Europeo. Questo studio, effettuato nell’arco di tre anni è volto all’indagine di importanti aspetti della biologia e gestione di H. halys con particolare riferimento a: • Studio dei parametri del ciclo biologico • Monitoraggi di campo al fine di rilevare abbondanza, stagionalità e impatto sulle principali colture del territorio • Indagine della presenza ed efficacia di parassitoidi endemici attraverso l’esposizione di ovature sentinella; I risultati ottenuti hanno mostrato come in Italia H. halys sia in grado di effettuare due generazioni per anno e come entrambe queste generazioni siano caratterizzate da un elevato indice netto di riproduzione (R0 = 24.04 and 5.44 rispettivamente per la generazione svernante e quella estiva). Queste potenzialità biologiche hanno trovato riscontro anche nel corso dei monitoraggi in campo, che hanno rilevato che, a pochi anni dalla sua comparsa, questa specie invasiva rappresentava già l’eterottero più abbondante nei frutteti, causando ingenti perdite di raccolto, particolarmente nelle aree di bordura e dimostrandosi quindi fitofago chiave per le colture di pera. Le indagini in campo svolte nei tre anni per verificare le potenzialità degli antagonisti autoctoni su H. halys, hanno dimostrato una esigua presenza ed una scarsa efficacia dei parassitoidi endemici, con indici di parassitizzazione delle ovature sentinella inferiori al 3% in aree urbane e all’ 1% negli agroecosistemi, dovuti ad un’unica specie, il generalista Anastatus bifasciatus. Questo studio ha consentito di indagare gli aspetti biologici alla base delle notevoli capacità di riproduzione, sopravvivenza, diffusione e conseguenti potenzialità di danno di questo insetto e ha permesso di fornire risultati utili per lo sviluppo e ottimizzazione di strategie sostenibili per la gestione dello stesso.
Biologia e monitoraggio in campo della cimice invasiva Halyomorpha halys in Italia e indagini su potenziali antagonisti naturali autoctoni
2018
Abstract
Halyomorpha halys (Heteroptera, Pentatomidae) è un insetto invasivo e polifago di cui è stata segnalata per la prima volta la presenza in Italia nel 2012. Dopo soli due anni dalla prima identificazione si è assistito a un importante incremento delle percentuali di danno su fruttiferi, in particolare in Emilia Romagna, area di primo insediamento e una delle più importanti regioni nello scenario frutticolo Italiano e Europeo. Questo studio, effettuato nell’arco di tre anni è volto all’indagine di importanti aspetti della biologia e gestione di H. halys con particolare riferimento a: • Studio dei parametri del ciclo biologico • Monitoraggi di campo al fine di rilevare abbondanza, stagionalità e impatto sulle principali colture del territorio • Indagine della presenza ed efficacia di parassitoidi endemici attraverso l’esposizione di ovature sentinella; I risultati ottenuti hanno mostrato come in Italia H. halys sia in grado di effettuare due generazioni per anno e come entrambe queste generazioni siano caratterizzate da un elevato indice netto di riproduzione (R0 = 24.04 and 5.44 rispettivamente per la generazione svernante e quella estiva). Queste potenzialità biologiche hanno trovato riscontro anche nel corso dei monitoraggi in campo, che hanno rilevato che, a pochi anni dalla sua comparsa, questa specie invasiva rappresentava già l’eterottero più abbondante nei frutteti, causando ingenti perdite di raccolto, particolarmente nelle aree di bordura e dimostrandosi quindi fitofago chiave per le colture di pera. Le indagini in campo svolte nei tre anni per verificare le potenzialità degli antagonisti autoctoni su H. halys, hanno dimostrato una esigua presenza ed una scarsa efficacia dei parassitoidi endemici, con indici di parassitizzazione delle ovature sentinella inferiori al 3% in aree urbane e all’ 1% negli agroecosistemi, dovuti ad un’unica specie, il generalista Anastatus bifasciatus. Questo studio ha consentito di indagare gli aspetti biologici alla base delle notevoli capacità di riproduzione, sopravvivenza, diffusione e conseguenti potenzialità di danno di questo insetto e ha permesso di fornire risultati utili per lo sviluppo e ottimizzazione di strategie sostenibili per la gestione dello stesso.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIMORE-145303