La tesi si propone di analizzare i testi narrativi in versi (romanzi, lais e chansons de geste) del XII e XIII secolo in lingua d'oïl, alla ricerca della persistenza di forme di teriomorfismo nella costruzione del personaggio del cavaliere, cioè le manifestazioni di aspetti animaleschi del personaggio e gli episodi in cui un animale interviene nella narrazione per connotare o influenzare l'identità del personaggio. Grazie all'ampio spettro di motivi narrativi e strumenti retorici analizzati, è possibile ricostruire gli aspetti di un unico poliedrico modello rappresentativo, quello del guerriero teriomorfico, messo all servizio dell'ideologia cavalleresca. Il cuore della tesi è costituito dalla campionatura e dall'analisi degli aspetti teriomorfici del cavaliere presenti nelle fonti primarie, divisi secondo due tipologie: nella prima ricadono le occorrenze di teriomorfismo nell'identità fisica (ad es. come risultato di una metamorfosi, oggetto di travestimento, ibridazione corporea) e simbolica (ad es. nell'evocazione di qualità ferine, nell'uso di emblemi animali, etc.) del cavaliere; nella seconda, gli interventi di animali nelle fasi cruciali della carriera eroica del personaggio, come la nascita, l'iniziazione cavalleresca, la morte. A questa analisi puramente testuale sono state affiancate due indagini complementari: da una parte, un approfondimento antropologico della figura del guerriero eroico, per evidenziarne la natura di personaggio dei confini, sulla quale si innesta la sua mobilità tra umano e animale. Dall'altra, un'indagine storico-culturale, in cui sono state approfondite le funzioni dell'animale, reale e immaginario, nella vita quotidiana e nella cultura medievale, a vari livelli sociali, e i modi in cui queste variabili influenzano la negoziazione dell'animalità nella definizione dell'identità umana e cavalleresca nella letteratura di riferimento. Rispetto all'ipotesi di partenza, la ricerca dimostra che effettivamente l'animale interviene, e in modo costante, alla costruzione del personaggio letterario del cavaliere, ma anche che questa presenza è sempre problematizzata dai testi, che tendono a smussare e trasformare gli aspetti teriomorfici del guerriero, in modo da non intaccare l'essenza umana, aristocratica e cristiana del personaggio. Inoltre, dall'analisi emerge che il teriomorfismo del cavaliere medievale non restituisce un'immagine univoca del personaggio, ma è anzi uno dei principali mezzi di espressione della sua identità mobile e stratificata. Infatti, è proprio attraverso l'uso polisemico che i testi fanno dell'animalità del cavaliere, che è possibile leggere la profonda ambiguità del cavaliere letterario, le contraddizioni che segnano il suo modello di violenza, le ansie che accompagnano la sua ricerca di perfezione.
Aspetti del teriomorfismo guerriero nella letteratura d'oil (XII - XIII secolo)
2015
Abstract
La tesi si propone di analizzare i testi narrativi in versi (romanzi, lais e chansons de geste) del XII e XIII secolo in lingua d'oïl, alla ricerca della persistenza di forme di teriomorfismo nella costruzione del personaggio del cavaliere, cioè le manifestazioni di aspetti animaleschi del personaggio e gli episodi in cui un animale interviene nella narrazione per connotare o influenzare l'identità del personaggio. Grazie all'ampio spettro di motivi narrativi e strumenti retorici analizzati, è possibile ricostruire gli aspetti di un unico poliedrico modello rappresentativo, quello del guerriero teriomorfico, messo all servizio dell'ideologia cavalleresca. Il cuore della tesi è costituito dalla campionatura e dall'analisi degli aspetti teriomorfici del cavaliere presenti nelle fonti primarie, divisi secondo due tipologie: nella prima ricadono le occorrenze di teriomorfismo nell'identità fisica (ad es. come risultato di una metamorfosi, oggetto di travestimento, ibridazione corporea) e simbolica (ad es. nell'evocazione di qualità ferine, nell'uso di emblemi animali, etc.) del cavaliere; nella seconda, gli interventi di animali nelle fasi cruciali della carriera eroica del personaggio, come la nascita, l'iniziazione cavalleresca, la morte. A questa analisi puramente testuale sono state affiancate due indagini complementari: da una parte, un approfondimento antropologico della figura del guerriero eroico, per evidenziarne la natura di personaggio dei confini, sulla quale si innesta la sua mobilità tra umano e animale. Dall'altra, un'indagine storico-culturale, in cui sono state approfondite le funzioni dell'animale, reale e immaginario, nella vita quotidiana e nella cultura medievale, a vari livelli sociali, e i modi in cui queste variabili influenzano la negoziazione dell'animalità nella definizione dell'identità umana e cavalleresca nella letteratura di riferimento. Rispetto all'ipotesi di partenza, la ricerca dimostra che effettivamente l'animale interviene, e in modo costante, alla costruzione del personaggio letterario del cavaliere, ma anche che questa presenza è sempre problematizzata dai testi, che tendono a smussare e trasformare gli aspetti teriomorfici del guerriero, in modo da non intaccare l'essenza umana, aristocratica e cristiana del personaggio. Inoltre, dall'analisi emerge che il teriomorfismo del cavaliere medievale non restituisce un'immagine univoca del personaggio, ma è anzi uno dei principali mezzi di espressione della sua identità mobile e stratificata. Infatti, è proprio attraverso l'uso polisemico che i testi fanno dell'animalità del cavaliere, che è possibile leggere la profonda ambiguità del cavaliere letterario, le contraddizioni che segnano il suo modello di violenza, le ansie che accompagnano la sua ricerca di perfezione.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/149305
URN:NBN:IT:UNIMC-149305