La mielofibrosi primaria (PMF) appartiene alle neoplasie mieloproliferative Philadelphia-negative e presenta megacariociti iperplastici/displastici e mielofibrosi. Il rilascio deregolato di citochine e fattori di crescita da parte delle cellule emopoietiche maligne, in particolare monociti e megacariociti, è coinvolto nella distruzione della struttura del midollo osseo. E' importante quindi identificare nuove strategie terapeutiche in grado di ripristinare l'omeostasi del microambiente midollare nei pazienti di PMF. Al fine di caratterizzare i meccanismi responsabili della patogenesi della PMF, abbiamo di recente analizzato il profilo di espressione genica (GEP) dei progenitori emopoietici CD34+ di pazienti di PMF e donatori sani (HD), e abbiamo evidenziato l'upregolazione del fattore di trascrizione MAF (v-maf avian musculoaponeurotic fibrosarcoma oncogene homolog) nelle cellule CD34+ di PMF. Al fine di investigare il ruolo di MAF nella patogenesi della PMF e di riprodurre la condizione che abbiamo osservato nelle cellule CD34+ di PMF, abbiamo overespresso MAF in cellule CD34+. A tal fine, le cellule CD34+ purificate da sangue cordonale sono state trasdotte con i vettori retrovirali esprimenti le sequenze codificanti per le due varianti del trascritto di MAF (LMAFVAR1IDN e LMAFVAR2IDN) o con il vettore vuoto LXIDN, che è stato usato come controllo. Per prima cosa abbiamo analizzato gli effetti dell'overespressione di MAF sul differenziamento delle cellule CD34+ e abbiamo dimostrato che l'overespressone di MAF favorisce il commitment megacariocitario e quello mono/macrofagico. In seguito abbiamo analizzato il GEP delle cellule CD34+ overesprimenti MAF e abbiamo confermato l'upregolazione di geni coinvolti nella megacariocitopoiesi e nel differenziamento mono/macrofagico. L'analisi del GEP ha inoltre evidenziato l'upregolazione di geni associati a processi deregolati nella PMF, quali fibrosi, angiogenesi ed infiammazione; un numero elevato di trascritti associati a infiammazione e fibrosi codificano per proteine secrete. Sulla base del loro putativo ruolo in infiammazione e fibrosi, abbiamo selezionato alcuni di questi geni codificanti per molecole secrete e le abbiamo quantificate mediante saggi immunoenzimatici nei surnatanti cellulari derivanti dalle cellule che overesprimono MAF e nel plasma di pazienti di PMF e HD. I nostri dati mostrano che l'upregolazione di MAF è responsabile dell'aumento nel plasma dei pazienti con PMF di diversi mediatori proinfiammatori e profibrotici (IL8, CCL2, PLAUR e MMP9). In particolare, l'overespressione di MAF è responsabile dell'aumentata espressione dei mediatori profibrotici LGALS3 e SPP1 nei pazienti con PMF rispetto ai HD. Dato che l'aumento della proliferazione dei fibroblasti è coinvolto nello sviluppo della fibrosi midollare ed è una delle caratteristiche tipiche della PMF, abbiamo investigato gli effetti di LGALS3 e SPP1 sui fibroblasti dimostrando che essi promuovono la proliferazione dei fibroblasti e l'espressione del collagene I. Abbiamo poi analizzato le caratteristiche cliniche dei pazienti di PMF sulla base dei livelli plasmatici di SPP1 e LGALS3; abbiamo osservato che aumentati livelli plasmatici di SPP1 nei pazienti di PMF correla con un grado di fibrosi più severo. Al fine di confermare il ruolo di LGALS3 e SPP1 come nuovi putativi marker di malattia, abbiamo testato LGALS3 e SPP1 in una coorte più ampia di campioni di plasma e abbiamo dimostrato che SPP1 è un marker di fibrosi midollare specifico della PMF. In conclusione, i nostri dati dimostrano il coinvolgimento di MAF nelle alterazioni dello stroma midollare tipiche della PMF, in particolare nello sviluppo di fibrosi, attraverso l'induzione di un fenotipo profibrotico e proinfiammatorio nelle cellule mieloidi differenziate maligne.
MAF contribuisce alla deregolata megacariopoiesi e alla produzione di mediatori proinfiammatori e profibrotici nei pazienti di PMF
2017
Abstract
La mielofibrosi primaria (PMF) appartiene alle neoplasie mieloproliferative Philadelphia-negative e presenta megacariociti iperplastici/displastici e mielofibrosi. Il rilascio deregolato di citochine e fattori di crescita da parte delle cellule emopoietiche maligne, in particolare monociti e megacariociti, è coinvolto nella distruzione della struttura del midollo osseo. E' importante quindi identificare nuove strategie terapeutiche in grado di ripristinare l'omeostasi del microambiente midollare nei pazienti di PMF. Al fine di caratterizzare i meccanismi responsabili della patogenesi della PMF, abbiamo di recente analizzato il profilo di espressione genica (GEP) dei progenitori emopoietici CD34+ di pazienti di PMF e donatori sani (HD), e abbiamo evidenziato l'upregolazione del fattore di trascrizione MAF (v-maf avian musculoaponeurotic fibrosarcoma oncogene homolog) nelle cellule CD34+ di PMF. Al fine di investigare il ruolo di MAF nella patogenesi della PMF e di riprodurre la condizione che abbiamo osservato nelle cellule CD34+ di PMF, abbiamo overespresso MAF in cellule CD34+. A tal fine, le cellule CD34+ purificate da sangue cordonale sono state trasdotte con i vettori retrovirali esprimenti le sequenze codificanti per le due varianti del trascritto di MAF (LMAFVAR1IDN e LMAFVAR2IDN) o con il vettore vuoto LXIDN, che è stato usato come controllo. Per prima cosa abbiamo analizzato gli effetti dell'overespressione di MAF sul differenziamento delle cellule CD34+ e abbiamo dimostrato che l'overespressone di MAF favorisce il commitment megacariocitario e quello mono/macrofagico. In seguito abbiamo analizzato il GEP delle cellule CD34+ overesprimenti MAF e abbiamo confermato l'upregolazione di geni coinvolti nella megacariocitopoiesi e nel differenziamento mono/macrofagico. L'analisi del GEP ha inoltre evidenziato l'upregolazione di geni associati a processi deregolati nella PMF, quali fibrosi, angiogenesi ed infiammazione; un numero elevato di trascritti associati a infiammazione e fibrosi codificano per proteine secrete. Sulla base del loro putativo ruolo in infiammazione e fibrosi, abbiamo selezionato alcuni di questi geni codificanti per molecole secrete e le abbiamo quantificate mediante saggi immunoenzimatici nei surnatanti cellulari derivanti dalle cellule che overesprimono MAF e nel plasma di pazienti di PMF e HD. I nostri dati mostrano che l'upregolazione di MAF è responsabile dell'aumento nel plasma dei pazienti con PMF di diversi mediatori proinfiammatori e profibrotici (IL8, CCL2, PLAUR e MMP9). In particolare, l'overespressione di MAF è responsabile dell'aumentata espressione dei mediatori profibrotici LGALS3 e SPP1 nei pazienti con PMF rispetto ai HD. Dato che l'aumento della proliferazione dei fibroblasti è coinvolto nello sviluppo della fibrosi midollare ed è una delle caratteristiche tipiche della PMF, abbiamo investigato gli effetti di LGALS3 e SPP1 sui fibroblasti dimostrando che essi promuovono la proliferazione dei fibroblasti e l'espressione del collagene I. Abbiamo poi analizzato le caratteristiche cliniche dei pazienti di PMF sulla base dei livelli plasmatici di SPP1 e LGALS3; abbiamo osservato che aumentati livelli plasmatici di SPP1 nei pazienti di PMF correla con un grado di fibrosi più severo. Al fine di confermare il ruolo di LGALS3 e SPP1 come nuovi putativi marker di malattia, abbiamo testato LGALS3 e SPP1 in una coorte più ampia di campioni di plasma e abbiamo dimostrato che SPP1 è un marker di fibrosi midollare specifico della PMF. In conclusione, i nostri dati dimostrano il coinvolgimento di MAF nelle alterazioni dello stroma midollare tipiche della PMF, in particolare nello sviluppo di fibrosi, attraverso l'induzione di un fenotipo profibrotico e proinfiammatorio nelle cellule mieloidi differenziate maligne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/149537
URN:NBN:IT:UNIMORE-149537