I tre anni di dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale hanno visto come argomento principale della mia ricerca clinica le malattie valvolari cardiache, in particolare l’insufficienza mitralica organica (IM). L’affiliazione del mio gruppo di ricerca è rappresentata dalla Divisione delle malattie Cardiovascolari della Mayo Clinic, a Rochester, in Minnesota (USA), dove ho lavorato per un anno (2012-2013) come Assegnista di Ricerca e con il quale ho mantenuto la posizione di Collaboratrice di Ricerca sino ad oggi. In questi anni il lavoro sull’IM organica del nostro gruppo di ricerca ha seguito due filoni principali. Uno, basato su studi meccanicistici volti ad approfondire le conoscenze che legano le lesioni mitraliche al rigurgito valvolare, grazie all’utilizzo dell’ecocardiografia 3D e di software per l’analisi quantitativa. Infatti, siamo stati in grado di descrivere come entità frequenti profonde indentazioni (simili a Cleft) del lembo posteriore mitralico nella malattia degenerativa mitralica. Inoltre, siamo stati in grado di differenziare con l’anatomia funzionale due diversi fenotipi dinamici (il deficit fibroelastico e la malattia myxomatosa diffusa mitralica) da sempre considerati parte dellastessa malattia degerativa mitralica. Tutte le entità sovraelencate sono particolamente importanti perché implicano differenze nelle tecniche di approccio chirurgico di correzione mitralica. L’altro filone di ricerca si è focalizzato sugli outcome dopo la chirurgia mitralica. Infatti, grazie all’utilizzo di un consistente database retrospettivo con follow-up considerevole (15 anni), siamo stati in grado di evidenziare la differenza negli outcome nelle donne rispetto agli uomini, ed a seconda delle diverse classi di indicazione alla chirurgia presenti nelle linee guida internazionali. Queste considerazioni depongono a favore riparazione precoce dell’insufficienza mitralica, sebbene da anni dibattuta.

insufficienza mitralica organica: approfondimento sull'anatomia funzionale e sugli outcome dopo chirurgia nella malattia degenerativa mitralica

2017

Abstract

I tre anni di dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale hanno visto come argomento principale della mia ricerca clinica le malattie valvolari cardiache, in particolare l’insufficienza mitralica organica (IM). L’affiliazione del mio gruppo di ricerca è rappresentata dalla Divisione delle malattie Cardiovascolari della Mayo Clinic, a Rochester, in Minnesota (USA), dove ho lavorato per un anno (2012-2013) come Assegnista di Ricerca e con il quale ho mantenuto la posizione di Collaboratrice di Ricerca sino ad oggi. In questi anni il lavoro sull’IM organica del nostro gruppo di ricerca ha seguito due filoni principali. Uno, basato su studi meccanicistici volti ad approfondire le conoscenze che legano le lesioni mitraliche al rigurgito valvolare, grazie all’utilizzo dell’ecocardiografia 3D e di software per l’analisi quantitativa. Infatti, siamo stati in grado di descrivere come entità frequenti profonde indentazioni (simili a Cleft) del lembo posteriore mitralico nella malattia degenerativa mitralica. Inoltre, siamo stati in grado di differenziare con l’anatomia funzionale due diversi fenotipi dinamici (il deficit fibroelastico e la malattia myxomatosa diffusa mitralica) da sempre considerati parte dellastessa malattia degerativa mitralica. Tutte le entità sovraelencate sono particolamente importanti perché implicano differenze nelle tecniche di approccio chirurgico di correzione mitralica. L’altro filone di ricerca si è focalizzato sugli outcome dopo la chirurgia mitralica. Infatti, grazie all’utilizzo di un consistente database retrospettivo con follow-up considerevole (15 anni), siamo stati in grado di evidenziare la differenza negli outcome nelle donne rispetto agli uomini, ed a seconda delle diverse classi di indicazione alla chirurgia presenti nelle linee guida internazionali. Queste considerazioni depongono a favore riparazione precoce dell’insufficienza mitralica, sebbene da anni dibattuta.
27-mar-2017
Italiano
MED/11
BORIANI GIUSEPPE
BIAGINI GIUSEPPE
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/150677
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-150677