The study focuses on the role of reader-critic of contemporary Italian poetry exercised by poet Giovanni Giudici in the second half of the twentieth century. The historical reconstruction of his relationships with poets and intellectuals on the one hand, and the analysis of his developing critical thought on the other, are conducted through the study of archival sources (such as correspondence, typescript drafts of articles, private diaries) and the study of Giudici's mostly scattered publicist work. What emerges is a solid critical thought and the unmistakable perspective of the "perfect critic": a critic who is, first and foremost, a poet.

Lo studio si concentra sul ruolo di lettore-critico di poesia italiana contemporanea esercitato dal poeta Giovanni Giudici nella seconda metà del Novecento. La ricostruzione storica dei rapporti intrattenuti con poeti e intellettuali da un lato, e l'analisi del pensiero critico in divenire dall'altro si avvalgono di fonti d'archivio (come carteggi, bozze dattiloscritte di articoli, agende private) e dello studio dell'opera pubblicistica di Giudici, per lo più dispersa. Ne emergono un pensiero critico solido, coerentemente orientato da alcuni modelli (italiani e non), e la prospettiva inconfondibile del "critico perfetto": un critico che è, prima di tutto, poeta, e instaura una connessione creativa tra l'una e l'altra dimensione di scrittura.

«The Poets' Reader». Giovanni Giudici e i poeti italiani del Novecento

SANTUCCI, FRANCESCA
2024

Abstract

The study focuses on the role of reader-critic of contemporary Italian poetry exercised by poet Giovanni Giudici in the second half of the twentieth century. The historical reconstruction of his relationships with poets and intellectuals on the one hand, and the analysis of his developing critical thought on the other, are conducted through the study of archival sources (such as correspondence, typescript drafts of articles, private diaries) and the study of Giudici's mostly scattered publicist work. What emerges is a solid critical thought and the unmistakable perspective of the "perfect critic": a critic who is, first and foremost, a poet.
12-lug-2024
Italiano
Lo studio si concentra sul ruolo di lettore-critico di poesia italiana contemporanea esercitato dal poeta Giovanni Giudici nella seconda metà del Novecento. La ricostruzione storica dei rapporti intrattenuti con poeti e intellettuali da un lato, e l'analisi del pensiero critico in divenire dall'altro si avvalgono di fonti d'archivio (come carteggi, bozze dattiloscritte di articoli, agende private) e dello studio dell'opera pubblicistica di Giudici, per lo più dispersa. Ne emergono un pensiero critico solido, coerentemente orientato da alcuni modelli (italiani e non), e la prospettiva inconfondibile del "critico perfetto": un critico che è, prima di tutto, poeta, e instaura una connessione creativa tra l'una e l'altra dimensione di scrittura.
MORANDO, SIMONA
AVETO, ANDREA
BONAFIN, MASSIMO
Università degli studi di Genova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/160818
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIGE-160818