La presente ricerca è incentrata sullo studio di due distinti contesti residenziali ubicati presso la porzione sud-occidentale di Pompei: la domus situata al piano terra del Complesso delle Terme del Sarno (VIII 2, 21), indagata tra il 2018 e il 2022 dall’Università degli Studi di Padova, e la cosiddetta Casa di Giuseppe II (VIII 2, 38-39), collocata in prossimità del Foro Triangolare e scavata nel 1994 ad opera dell’Università di Roma La Sapienza. Allo stato attuale delle conoscenze, tale settore urbano – e in particolare la stretta fascia prossima al ciglio del pianoro vulcanico – costituisce una delle aree meno note dell’intero abitato. Tra le questioni di maggiore interesse riguardanti il suo sviluppo urbanistico e architettonico, stimolano il dibattito la possibile esistenza dell’Altstadt, la presenza del circuito difensivo della città e il fenomeno di progressiva occupazione del versante meridionale attraverso l’edificazione di grandi abitazioni terrazzate, con affaccio panoramico verso l’antica linea di costa e il paesaggio circostante. Recentemente, grazie agli scavi sopra menzionati, tale porzione urbana è stata finalmente interessata da indagini condotte con moderni metodi stratigrafici che hanno consentito l’acquisizione di nuovi significativi dati archeologici. La presente ricerca muove proprio dalla necessità di integrare la cospicua mole di informazioni stratigrafiche contestualmente raccolte, con i dati ricavati dallo studio degli assemblages ceramici sinora totalmente inediti. La loro analisi tipo-cronologica ha permesso di avanzare, per ciascun specifico Contesto di rinvenimento, interpretazioni di carattere cronologico e formativo e di proporre, a scala più ampia, una contestualizzazione dei fenomeni osservati, entro il quadro delle dinamiche di occupazione dell’isolato. Lo studio dei reperti, infine, ha consentito di approfondire l’analisi del repertorio di forme e tipi ceramici circolanti presso il sito, con focus specifico al range compreso tra il II sec. a.C. e il 79 d.C.
L’occupazione dell’Insula Meridionalis di Pompei: contesti ceramici, stratigrafie e strutture
CHIARA, ANDREATTA
2024
Abstract
La presente ricerca è incentrata sullo studio di due distinti contesti residenziali ubicati presso la porzione sud-occidentale di Pompei: la domus situata al piano terra del Complesso delle Terme del Sarno (VIII 2, 21), indagata tra il 2018 e il 2022 dall’Università degli Studi di Padova, e la cosiddetta Casa di Giuseppe II (VIII 2, 38-39), collocata in prossimità del Foro Triangolare e scavata nel 1994 ad opera dell’Università di Roma La Sapienza. Allo stato attuale delle conoscenze, tale settore urbano – e in particolare la stretta fascia prossima al ciglio del pianoro vulcanico – costituisce una delle aree meno note dell’intero abitato. Tra le questioni di maggiore interesse riguardanti il suo sviluppo urbanistico e architettonico, stimolano il dibattito la possibile esistenza dell’Altstadt, la presenza del circuito difensivo della città e il fenomeno di progressiva occupazione del versante meridionale attraverso l’edificazione di grandi abitazioni terrazzate, con affaccio panoramico verso l’antica linea di costa e il paesaggio circostante. Recentemente, grazie agli scavi sopra menzionati, tale porzione urbana è stata finalmente interessata da indagini condotte con moderni metodi stratigrafici che hanno consentito l’acquisizione di nuovi significativi dati archeologici. La presente ricerca muove proprio dalla necessità di integrare la cospicua mole di informazioni stratigrafiche contestualmente raccolte, con i dati ricavati dallo studio degli assemblages ceramici sinora totalmente inediti. La loro analisi tipo-cronologica ha permesso di avanzare, per ciascun specifico Contesto di rinvenimento, interpretazioni di carattere cronologico e formativo e di proporre, a scala più ampia, una contestualizzazione dei fenomeni osservati, entro il quadro delle dinamiche di occupazione dell’isolato. Lo studio dei reperti, infine, ha consentito di approfondire l’analisi del repertorio di forme e tipi ceramici circolanti presso il sito, con focus specifico al range compreso tra il II sec. a.C. e il 79 d.C.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/164145
URN:NBN:IT:UNIPD-164145