La tesi riguarda l'impatto che la legge cost. n. 1/2012 ha avuto sull'organizzazione e sull'attività amministrativa. Si procederà con un primo capitolo in cui – dopo aver fornito un sintetico contesto storico da cui origina la disciplina del bilancio – si analizzerà la disciplina del bilancio e il suo impatto sul diritto amministrativo fino all’entrata in vigore della legge cost. n. 1/2012, dando conto dell’esistenza di una “zona grigia”, temporalmente intercorrente tra la legge n. 196/2009 e la citata riforma costituzionale del 2012, in cui l’assetto normativo nazionale vive una fase di assestamento verso la definitiva sistemazione dopo la legge cost. n. 1/2012. Il secondo capitolo sarà interamente dedicato all’evoluzione del diritto dell’Unione europea. Partendo dalle scarne disposizioni contenute nel Trattato di Roma del 1957 si vedrà come si sia raggiunta l’attuale disciplina normativa pattizia di diritto internazionale (che costituisce un’ulteriore anomalia nel sistema). Infine, il terzo capitolo esaminerà brevemente l’attuale quadro normativo costituzionale, per poi concentrarsi sulle novità nel campo del diritto amministrativo derivate dalla nuova governance europea e nazionale in materia di contabilità e finanza pubblica. Nello svolgere tale analisi, il presente lavoro non potrà non considerare alcune materie specialistiche collaterali, che ancorché non giuridiche finiscono per influenzare anche lo spazio del “giuridico”. Ci si riferisce alla statistica economica, ma anche alla sociologia, che hanno spesso fornito una base di sapere su cui il diritto ha potuto ergere il proprio edificio. Va, poi, dato conto del mutamento con cui le Istituzioni europee hanno reagito alle diverse crisi (prima quella del 2008, poi quella post-pandemia), esemplificabili nella frase “ce lo chiede l’Europa” con cui – all’apice della crisi economica del 2008, ossia nel periodo 2009-2013 – venivano giustificate molte scelte politiche, soprattutto se impopolari, a cui fa da contraltare il programma Next generation EU, varato per favorire la ripresa economica dopo la grave crisi derivante dalle chiusure imposte per le esigenze di salute pubblica post Covid-19. L’Europa è oggi diventata una fonte di sviluppo per l’economia. Da matrigna sembrerebbe essere diventata madre, forse anche proprio per evitare di ripercorrere errori probabilmente commessi nella prima grande crisi globale del nuovo millennio. In tale prospettiva, appare ineludibile l’esame di come la terribile esperienza della pandemia da Covid-19 abbia inciso sulla disciplina finanziaria europea e sul controllo dei conti degli Stati membri.
Organizzazione e attività amministrativa dopo la legge cost. 1/2012
CORTESE, Matteo
2024
Abstract
La tesi riguarda l'impatto che la legge cost. n. 1/2012 ha avuto sull'organizzazione e sull'attività amministrativa. Si procederà con un primo capitolo in cui – dopo aver fornito un sintetico contesto storico da cui origina la disciplina del bilancio – si analizzerà la disciplina del bilancio e il suo impatto sul diritto amministrativo fino all’entrata in vigore della legge cost. n. 1/2012, dando conto dell’esistenza di una “zona grigia”, temporalmente intercorrente tra la legge n. 196/2009 e la citata riforma costituzionale del 2012, in cui l’assetto normativo nazionale vive una fase di assestamento verso la definitiva sistemazione dopo la legge cost. n. 1/2012. Il secondo capitolo sarà interamente dedicato all’evoluzione del diritto dell’Unione europea. Partendo dalle scarne disposizioni contenute nel Trattato di Roma del 1957 si vedrà come si sia raggiunta l’attuale disciplina normativa pattizia di diritto internazionale (che costituisce un’ulteriore anomalia nel sistema). Infine, il terzo capitolo esaminerà brevemente l’attuale quadro normativo costituzionale, per poi concentrarsi sulle novità nel campo del diritto amministrativo derivate dalla nuova governance europea e nazionale in materia di contabilità e finanza pubblica. Nello svolgere tale analisi, il presente lavoro non potrà non considerare alcune materie specialistiche collaterali, che ancorché non giuridiche finiscono per influenzare anche lo spazio del “giuridico”. Ci si riferisce alla statistica economica, ma anche alla sociologia, che hanno spesso fornito una base di sapere su cui il diritto ha potuto ergere il proprio edificio. Va, poi, dato conto del mutamento con cui le Istituzioni europee hanno reagito alle diverse crisi (prima quella del 2008, poi quella post-pandemia), esemplificabili nella frase “ce lo chiede l’Europa” con cui – all’apice della crisi economica del 2008, ossia nel periodo 2009-2013 – venivano giustificate molte scelte politiche, soprattutto se impopolari, a cui fa da contraltare il programma Next generation EU, varato per favorire la ripresa economica dopo la grave crisi derivante dalle chiusure imposte per le esigenze di salute pubblica post Covid-19. L’Europa è oggi diventata una fonte di sviluppo per l’economia. Da matrigna sembrerebbe essere diventata madre, forse anche proprio per evitare di ripercorrere errori probabilmente commessi nella prima grande crisi globale del nuovo millennio. In tale prospettiva, appare ineludibile l’esame di come la terribile esperienza della pandemia da Covid-19 abbia inciso sulla disciplina finanziaria europea e sul controllo dei conti degli Stati membri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/164465
URN:NBN:IT:UNIROMA1-164465