Il presente lavoro presenta i risultati della ricerca etnografica condotta all’interno di una Sezione di un tribunale specializzata in protezione internazionale ed immigrazione. si è posta particolare attenzione alla comprensione delle pratiche quotidianamente espresse ed esperite dai giudici ed alle zone di ambiguità presenti ed implicate dagli stessi processi di costruzione delle valutazioni e delle decisioni prese dai giudici rispetto alle singole domande di asilo. Il percorso seguìto ha riguardato, anzitutto, una riflessione sul concetto di «economie morali» come elaborato da Didier Fassin ed una disamina delle sue fonti. In un secondo momento, si è applicato tale concetto per la lettura di alcuni dei momenti ritenuti rilevanti nella storia del diritto d’asilo e dell’immigrazione della seconda metà del ‘900. Attraverso la presentazione, poi, dei dati etnografici raccolti nel corso della ricerca di terreno si è tentato di dare spazio alla prospettiva degli attori istituzionali sulle loro pratiche lavorative e sui problemi insiti in esse, articolando i concetti di economie morali e soggettività morali di modo da tentarne una lettura quanto più possibile contestualizzata nelle molteplici dimensioni – politica, sociale, storica e morale – di cui queste partecipano. Conclude il lavoro una riflessione teorico-metodologica attraverso cui si ribadisce una visione dello stato, emersa da una siffatta impostazione analitica, come realtà molteplice, situata e concreta, animata da molteplici tensioni e conflitti che si esplicano, trovano un’eco ed interagiscono con le tensioni e i conflitti al cuore delle pratiche istituzionali.

Dare asilo. Etnografia di una istituzione giudiziaria

FRESA, ANTONIETTA
2024

Abstract

Il presente lavoro presenta i risultati della ricerca etnografica condotta all’interno di una Sezione di un tribunale specializzata in protezione internazionale ed immigrazione. si è posta particolare attenzione alla comprensione delle pratiche quotidianamente espresse ed esperite dai giudici ed alle zone di ambiguità presenti ed implicate dagli stessi processi di costruzione delle valutazioni e delle decisioni prese dai giudici rispetto alle singole domande di asilo. Il percorso seguìto ha riguardato, anzitutto, una riflessione sul concetto di «economie morali» come elaborato da Didier Fassin ed una disamina delle sue fonti. In un secondo momento, si è applicato tale concetto per la lettura di alcuni dei momenti ritenuti rilevanti nella storia del diritto d’asilo e dell’immigrazione della seconda metà del ‘900. Attraverso la presentazione, poi, dei dati etnografici raccolti nel corso della ricerca di terreno si è tentato di dare spazio alla prospettiva degli attori istituzionali sulle loro pratiche lavorative e sui problemi insiti in esse, articolando i concetti di economie morali e soggettività morali di modo da tentarne una lettura quanto più possibile contestualizzata nelle molteplici dimensioni – politica, sociale, storica e morale – di cui queste partecipano. Conclude il lavoro una riflessione teorico-metodologica attraverso cui si ribadisce una visione dello stato, emersa da una siffatta impostazione analitica, come realtà molteplice, situata e concreta, animata da molteplici tensioni e conflitti che si esplicano, trovano un’eco ed interagiscono con le tensioni e i conflitti al cuore delle pratiche istituzionali.
14-ott-2024
Italiano
BONIFACIO, VALENTINA
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-165761