Benessere e qualità della vita. Uno studio sulla salute degli scienziati sociali italiani al tempo della pandemia

The impacts of the Covid19 pandemic have been manifold: health, social, economic, political, on quality of life and well-being. Following a theoretical reconstruction of sociological thought relating to the theme of health, recalling authors such as Parsons, Merton, Weber, Marx, Goffman, Twaddle and many others, the aim of this project is to attempt to study the state of mental health, the problems of which are constantly increasing, of the Italian academic social scientists who were in difficulty during the period of the pandemic, as they played a relevant role within society, and then to attempt to construct an index identifying their level of malaise. The operational set-up of the research is based on the construction of a structured questionnaire, submitted to the respondents in a self-completed form. The instrument investigates certain aspects of the health of Italian academics, engaged in the disciplinary areas of the social sciences. Three areas are investigated: the perception of one's own state of health (SF-36), the presence of a depressive state (PHQ-9), the effect of Covid on working conditions (HSE). On the whole, the work investigates a phenomenon of strong social relevance and very topical; the results of the analysis conducted, first using exploratory factor analysis and then logistic regression and the semantic deepening offered by the analysis of open-ended questions, shed light on a complex phenomenon, such as the mental health of Italian social scientists, and on the many factors that undermine the quality of their work.

Gli impatti della pandemia da Covid19 sono stati molteplici: sanitari, sociali, economici, politici, sulla qualità della vita e sul benessere. In seguito a una ricostruzione teorica del pensiero sociologico attinente al tema della salute, richiamando autori come Parsons, Merton, Weber, Marx, Goffman, Twaddle e tanti altri, l'obiettivo di questo progetto è cercare di studiare lo stato di salute mentale, i cui problemi sono in costante aumento, degli scienziati sociali accademici italiani in difficoltà durante il periodo della pandemia, in quanto svolgono un ruolo rilevante all'interno della società, cercando poi di costruire un indice che identifichi il loro livello di malessere. L’impianto operativo della ricerca si basa sulla costruzione di un questionario strutturato, sottoposto all’attenzione degli intervistati in forma auto-compilata. Lo strumento indaga alcuni aspetti della salute degli accademici italiani, impegnati nelle aree disciplinari delle scienze sociali. Sono tre le aree indagate: la percezione del proprio stato di salute (SF-36), la presenza di uno stato depressivo (PHQ-9), l’effetto del Covid sulle condizioni di lavoro (HSE). Nel complesso il lavoro indaga un fenomeno dalla forte rilevanza sociale e molto attuale; i risultati dell’analisi condotta, prima utilizzando l'analisi fattoriale esplorativa e poi la regressione logistica e l’approfondimento semantico offerto dall’analisi delle domande a risposta aperta, fanno luce su un fenomeno complesso, come quello della salute mentale degli scienziati sociali italiani, e sui molti fattori che minano la qualità del loro lavoro.