NO SHONEEN: GAELIC GAMES AND THE ATHLETIC HERO IN THE IRISH PERIODICAL PRESS

Through the filter of the periodical literature intended for juveniles, especially boys, this thesis examines some facets of the Irish sporting culture as it emerged during the “Long Gestation” of Ireland’s independence, i.e. the period prior to the establishment of the Irish Free State in 1922, which witnessed the Gaelic cultural revival, the outbreak of the Easter Rising in 1916 and Sinn Féin’s triumph over the Redmondites in the 1918 election. By focusing on this kind of publishing genre, indeed, it is possible to raise a complex network of images, symbols and discourses related to Irish sporting culture. The thesis is divided into two parts. The first is devoted to presenting the aims and objectives of this study, the literature review, the corpus being analysed, and the methodology. Textual analysis, if mostly focused on the fictional and non-fictional content of the story papers, extends to other bodies of writing: private correspondence, parliamentary debates, government reports, and periodical criticism. The juxtaposed analyses of texts of such a multifarious nature enabled me to understand the prevailing attitudes and socio-cultural mores of the time as well as the political and cultural implications of the rise of a sport system in Ireland. The second part of No Shoneen: Gaelic Games and the Athletic Hero in the Irish Periodical Press thus details the steps that led up to the emergence of an Irish sport system and how Gaelic games came to be cultural signifiers pointing to Ireland’s specificity at home and abroad. Moreover, in this section, I also discuss why the early twentieth century saw the emergence of what can be termed “Athletic Hero” as the last two chapters of this work expound the connection between the rise of the Irish sport system and the political and cultural investment on the youths of Ireland to demonstrate how Gaelic games assisted the Irish in the formation of a new ideal of boyhood. More specifically, whereas the fourth chapter focuses on the conception of the young athlete as the maker of Ireland’s independence and the cornerstone of a new community – a conception revolving around the notion of sporting practice as a form of military preparedness –, the last chapter traces the contours of the idealised masculinity embodied by the young Gaelic athlete. The objective is to show how the athlete’s vigorous body was aptly represented and extolled so as to counteract the stereotypical characterizations of the Irish as inferiors in need of Anglo-Saxon domination.

Attraverso il filtro della letteratura periodica destinata ai ragazzi, questa tesi esamina alcuni aspetti della cultura sportiva irlandese per come venne a delinearsi durante la “Lunga Gestazione” dell’indipendenza dell’Irlanda, ovvero nel periodo precedente alla creazione dello Stato Libero d’Irlanda nel 1922. Un periodo, vale la pena ricordarlo, che vide il rinascimento della cultura gaelica, lo scoppio della Sollevazione della Settimana Santa nel 1916 e il trionfo del partito Sinn Féin sui Redmonditi nelle elezioni del 1918. Concentrandosi su questo tipo di genere editoriale, infatti, è possibile far affiorare una rete complessa di immagini, simboli e discorsi relativi alla cultura sportiva irlandese. La tesi è suddivisa in due parti. La prima è dedicata alla presentazione degli obiettivi di questo studio, dello stato dell’arte, del corpus preso in esame e della metodologia. L’analisi testuale, seppur in maggior parte rivolta ai testi di fiction e agli articoli dei periodici, si estende ad altri generi di scrittura, quali le corrispondenze private, i dibattiti parlamentari, i rapporti governativi. La giustapposizione di testi dalla natura così multiforme permette di cogliere gli atteggiamenti prevalenti e le usanze socioculturali dell’epoca, nonché le implicazioni politiche e culturali insite nell’ascesa del sistema sportivo in Irlanda. La seconda parte di No Shoneen: Gaelic Games e Athletic Hero nella Irish Periodical Press invece, descrive nel dettaglio le tappe che hanno portato all’emergere di un sistema sportivo irlandese e come i giochi di matrice gaelica divennero significanti culturali, segnalando la specificità dell’Irlanda in patria e all’estero. Questa sezione tratta altresì delle ragioni sottostanti la comparsa, all’inizio del Ventesimo secolo, di una figura che si potrebbe definire dell’“Atleta-Eroe”. Gli ultimi due capitoli di questo lavoro, infatti, espongono la connessione tra l’ascesa del sistema sportivo irlandese e l’investimento politico e culturale sui giovani irlandesi per dimostrare come i giochi gaelici aiutassero gli irlandesi nella formazione di un nuovo ideale di fanciullezza. Più specificamente, laddove il quarto capitolo si concentra sulla concezione del giovane atleta come artefice dell’indipendenza irlandese e pietra angolare di una nuova comunità – una concezione a sua volta imperniata sulla nozione di pratica sportiva come forma di preparazione militare –, l’ultimo capitolo delinea i contorni di tale mascolinità idealizzata e incarnata dal giovane atleta gaelico. L’obiettivo è mostrare come il corpo vigoroso dell’atleta sia stato opportunamente rappresentato ed esaltato in modo da neutralizzare le caratterizzazioni stereotipate degli irlandesi come inferiori e “bisognosi” del dominio anglosassone.