Introduzione: Per diversi tumori solidi, il rapporto neutrofili-linfociti (NLR) è stato valutato come predittore di aggressività tumorale e di prognosi avversa. Tra i vari tumori è stato valutato anche il carcinoma uroteliale della vescica (UCB) tuttavia rimane poco studiato se il valore prognostico di NLR rimane valido quando misurato dopo l'intervento. In questo studio abbiamo valutato l'associazione tra NLR preoperatorio e postoperatorio con esiti oncologici e di sopravvivenza dopo cistectomia radicale (RC). Metodi: sono stati analizzati 132 pazienti consecutivi con UCB trattati con RC. L'NLR è stato analizzato sia come variabile continua che come variabile categoriale utilizzando un valore soglia di 2,7 basato su studi precedenti. L'NLR è stata registrata come segue: prima dell'intervento (entro 15 giorni prima di RC, [NLR1]), postoperatorio (entro 2 giorni [NLR2], tra 7 e 15 giorni dopo RC prima della dimissione [NLR3], pochi giorni prima dell'evidenza di recidiva/ ultimo follow-up disponibile [NLR4]. ΔNLR è stato calcolato come differenza tra NLR2 e NLR1 (NLRΔ1) e tra NLR 2 e NLR3 (NLRΔ2). Mortalità cancro specifica (CSM), mortalità globale (ACM) e sopravvivenza libera da recidiva (RFS) sono state stimate utilizzando il metodo di Kaplan-Meier e confrontate con il log-rank test. Sono stati utilizzati modelli uni e multivariati per analizzare l'associazione tra NLR e malattia extravescicale, invasione linfovascolare, coinvolgimento linfonodale, recidiva di malattia e mortalità. Risultati: durante un follow-up di 15,9 mesi, 45 (34,1%) pazienti hanno avuto una recidiva di UBC, 60 (45,4%) pazienti sono morti, 38 (28,8%) di UCB e 22 (16,7%) di altra causa. 64 (48,5%) non hanno evidenza di malattia al follow-up. Quando valutato mediante analisi multivariata NLR1 è rimasto indipendentemente associato ad un rischio significativamente aumentato di malattia extravescicale (pT 3-4) [OR: 1,4, p <0,01] e invasione linfovascolare [OR: 1,40, p <0,01]. NLR4 è stato associato indipendentemente con un rischio significativamente aumentato di CSM [HR = 1,14, p = 0,013]. In un modello postoperatorio, NLR3 è risultato essere un predittore indipendente di ACM [HR = 1,11, 95%, p = 0,01]. NLR1 era associato ad un aumentato rischio di recidiva nel modello preoperatorio univariato [HR = 1,9, p = 0,05] mentre nel modello postoperatorio, NLR4 è rimasto indipendentemente associato ad un rischio significativamente aumentato di recidiva [HR 1,13, p = 0,03]. Conclusioni: Nei pazienti con UCB trattati con RC, NLR è associato ad uno stadio tumorale più avanzato, invasione linfovascolare, metastasi linfonodali e CSM superiore. Inoltre, la variazione di NLR dopo l'intervento chirurgico potrebbe avere un ruolo nella previsione di ACM e RFS.
The Neutrophil-to-Lymphocyte Ratio as a Prognostic Factor for Patients with Urothelial Carcinoma of the Bladder Following Radical Cystectomy
ZATTONI, FABIO
2018
Abstract
Introduzione: Per diversi tumori solidi, il rapporto neutrofili-linfociti (NLR) è stato valutato come predittore di aggressività tumorale e di prognosi avversa. Tra i vari tumori è stato valutato anche il carcinoma uroteliale della vescica (UCB) tuttavia rimane poco studiato se il valore prognostico di NLR rimane valido quando misurato dopo l'intervento. In questo studio abbiamo valutato l'associazione tra NLR preoperatorio e postoperatorio con esiti oncologici e di sopravvivenza dopo cistectomia radicale (RC). Metodi: sono stati analizzati 132 pazienti consecutivi con UCB trattati con RC. L'NLR è stato analizzato sia come variabile continua che come variabile categoriale utilizzando un valore soglia di 2,7 basato su studi precedenti. L'NLR è stata registrata come segue: prima dell'intervento (entro 15 giorni prima di RC, [NLR1]), postoperatorio (entro 2 giorni [NLR2], tra 7 e 15 giorni dopo RC prima della dimissione [NLR3], pochi giorni prima dell'evidenza di recidiva/ ultimo follow-up disponibile [NLR4]. ΔNLR è stato calcolato come differenza tra NLR2 e NLR1 (NLRΔ1) e tra NLR 2 e NLR3 (NLRΔ2). Mortalità cancro specifica (CSM), mortalità globale (ACM) e sopravvivenza libera da recidiva (RFS) sono state stimate utilizzando il metodo di Kaplan-Meier e confrontate con il log-rank test. Sono stati utilizzati modelli uni e multivariati per analizzare l'associazione tra NLR e malattia extravescicale, invasione linfovascolare, coinvolgimento linfonodale, recidiva di malattia e mortalità. Risultati: durante un follow-up di 15,9 mesi, 45 (34,1%) pazienti hanno avuto una recidiva di UBC, 60 (45,4%) pazienti sono morti, 38 (28,8%) di UCB e 22 (16,7%) di altra causa. 64 (48,5%) non hanno evidenza di malattia al follow-up. Quando valutato mediante analisi multivariata NLR1 è rimasto indipendentemente associato ad un rischio significativamente aumentato di malattia extravescicale (pT 3-4) [OR: 1,4, p <0,01] e invasione linfovascolare [OR: 1,40, p <0,01]. NLR4 è stato associato indipendentemente con un rischio significativamente aumentato di CSM [HR = 1,14, p = 0,013]. In un modello postoperatorio, NLR3 è risultato essere un predittore indipendente di ACM [HR = 1,11, 95%, p = 0,01]. NLR1 era associato ad un aumentato rischio di recidiva nel modello preoperatorio univariato [HR = 1,9, p = 0,05] mentre nel modello postoperatorio, NLR4 è rimasto indipendentemente associato ad un rischio significativamente aumentato di recidiva [HR 1,13, p = 0,03]. Conclusioni: Nei pazienti con UCB trattati con RC, NLR è associato ad uno stadio tumorale più avanzato, invasione linfovascolare, metastasi linfonodali e CSM superiore. Inoltre, la variazione di NLR dopo l'intervento chirurgico potrebbe avere un ruolo nella previsione di ACM e RFS.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI_DOTTORATO_FABIO_ZATTONI_2019_11.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.94 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/171681
URN:NBN:IT:UNIPD-171681