Introduzione: Il mappaggio elettroanatomico mediante sistema CARTO permette di identificare e quantificare aree di basso voltaggio del ventricolo destro che corrispondono a cicatrici elettroanatomiche, substrato di aritmie ventricolari pericolose per la vita. Lo scopo dello studio era di valutare, in modo prospettico, il valore prognostico del mappaggio elettroanatomico in una coorte di pazienti affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro. Materiali e Metodi: La popolazione di studio includeva 69 pazienti (47maschi; età mediana 35 anni; 28-35) affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un completo work up clinico che includeva: elettrocardiogramma, ecocardiografia, cateterismo cardiaco, studio elettrofisiologico e mappaggio elettroanatomico del ventricolo destro, utilizzando sia mappe bipolari sia unipolari. L’estensione degli elettrogrammi confluenti di basso voltaggio bipolari (<1.5 mV) e unipolari (<6.0 mV) è stata stimata usando un software incorporato nel sistema CARTO. Risultati: In cinquantatre pazienti (77%) è stata riscontrata ≥1 regione cicatriziale a carico del ventricolo destro con una percentuale stimata di aree di basso voltaggio bipolari e unipolari rispettivamente di 24.8% (7.2-31.5) e 64.8 (39.8-95.3), rispettivamente (P=0.009). In tutti pazienti con una normale mappa bipolare (n= 16; 23%) l’utilizzo del mappaggio unipolare ha identificato ≥1 regione con elettrogrammi di basso voltaggio che interessava il 26.2% (11.6-38.2) del ventricolo destro. Durante un follow-up di 41 (28-56) mesi 19 (27.5%) pazienti subirono eventi aritmici maggiori, quali morte improvvisa (n=1), intervento appropriato dell’ICD (n=7), o tachicardia ventricolare sostenuta (n=11). All’analisi univariata i predittori dell’outcome aritmico includevano: sincope (HR=3.4; 95%CI: 1.4-8.8; P=0.03), e l’estensione delle aree di basso voltaggio bipolare (HR=1.7 per 5%; 95%CI: 1.5-2; P<0.001). All’analisi multivariata, l’unico predittore indipendente risultava l’estensione delle aree di basso voltaggio al mappaggio bipolare (HR=1.6 per 5%;95% CI:1.2-1.9; P<0.001). Tutti i pazienti con un mappaggio bipolare normale presentavano un decorso clinico privo di eventi aritmici. Conclusioni: l’estensione delle aree endocardiche di basso voltaggio nel ventricolo destro risulta essere un potente predittore di eventi aritmici maligni nella Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro indipendentemente dalla storia clinica e dalla dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. La presenza di un normale mappaggio elettroanatomico bipolare rapprestanta un sottogruppo di pazienti affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro a basso rischio aritmico.
Arrhythmogenic Right Ventricular Cardiomyopathy: Prognostic Value of Electroanatomic Voltage Mapping
MIGLIORE, FEDERICO
2013
Abstract
Introduzione: Il mappaggio elettroanatomico mediante sistema CARTO permette di identificare e quantificare aree di basso voltaggio del ventricolo destro che corrispondono a cicatrici elettroanatomiche, substrato di aritmie ventricolari pericolose per la vita. Lo scopo dello studio era di valutare, in modo prospettico, il valore prognostico del mappaggio elettroanatomico in una coorte di pazienti affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro. Materiali e Metodi: La popolazione di studio includeva 69 pazienti (47maschi; età mediana 35 anni; 28-35) affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un completo work up clinico che includeva: elettrocardiogramma, ecocardiografia, cateterismo cardiaco, studio elettrofisiologico e mappaggio elettroanatomico del ventricolo destro, utilizzando sia mappe bipolari sia unipolari. L’estensione degli elettrogrammi confluenti di basso voltaggio bipolari (<1.5 mV) e unipolari (<6.0 mV) è stata stimata usando un software incorporato nel sistema CARTO. Risultati: In cinquantatre pazienti (77%) è stata riscontrata ≥1 regione cicatriziale a carico del ventricolo destro con una percentuale stimata di aree di basso voltaggio bipolari e unipolari rispettivamente di 24.8% (7.2-31.5) e 64.8 (39.8-95.3), rispettivamente (P=0.009). In tutti pazienti con una normale mappa bipolare (n= 16; 23%) l’utilizzo del mappaggio unipolare ha identificato ≥1 regione con elettrogrammi di basso voltaggio che interessava il 26.2% (11.6-38.2) del ventricolo destro. Durante un follow-up di 41 (28-56) mesi 19 (27.5%) pazienti subirono eventi aritmici maggiori, quali morte improvvisa (n=1), intervento appropriato dell’ICD (n=7), o tachicardia ventricolare sostenuta (n=11). All’analisi univariata i predittori dell’outcome aritmico includevano: sincope (HR=3.4; 95%CI: 1.4-8.8; P=0.03), e l’estensione delle aree di basso voltaggio bipolare (HR=1.7 per 5%; 95%CI: 1.5-2; P<0.001). All’analisi multivariata, l’unico predittore indipendente risultava l’estensione delle aree di basso voltaggio al mappaggio bipolare (HR=1.6 per 5%;95% CI:1.2-1.9; P<0.001). Tutti i pazienti con un mappaggio bipolare normale presentavano un decorso clinico privo di eventi aritmici. Conclusioni: l’estensione delle aree endocardiche di basso voltaggio nel ventricolo destro risulta essere un potente predittore di eventi aritmici maligni nella Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro indipendentemente dalla storia clinica e dalla dilatazione/disfunzione del ventricolo destro. La presenza di un normale mappaggio elettroanatomico bipolare rapprestanta un sottogruppo di pazienti affetti da Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro a basso rischio aritmico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/171708
URN:NBN:IT:UNIPD-171708