Scopo dello studio: I dati riportati in lettura evidenziano una stretta correlazione tra la rottura del legamento crociato anteriore (LCA) e il rischio di sviluppare osteoartrosi (OA). Benché non sia considerata una classica artropatia infiammatoria, l’OA è spesso associata alla presenza di sinovite di basso grado. Nei pazienti affetti da OA, l’infiammazione sinoviale viene considerata un fattore di rischio correlato con l’attività di malattia e con la progressione del danno articolare. Lo scopo dello studio consiste nel caratterizzare la sinovite dei pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA post rottura traumatica e nell’identificare la correlazione tra la presenza d’infiammazione sinoviale e la coesistenza di lesioni meniscali e cartilaginee. Materiali e Metodi: Lo studio è stato condotto presso l’Hospital for Special Surgery (HSS) di New York, USA, utilizzando il registro per il LCA, che raccoglie i dati clinici, preoperatori ed intraoperatori, di 1200 pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA in seguito a rottura traumatica. Su 40 pazienti sono state eseguite biopsie sinoviali in corso di artroscopia ed i campioni raccolti sono stati sottoposti ad istologia e ad estrazione di RNA. La presenza d’infiammazione sinoviale è stata valutata mediante l’utilizzo di uno score istologico composito messo a punto all’HSS. Tale score prende in considerazione la presenza dei seguenti parametri istologici per un punteggio complessivo massimo di 15: infiltrazione perivascolare di cellule mononucleate, detriti, cambiamenti mucoidi, fibrosi, incremento della vascolarizzazione ed iperplasia della membrana sinoviale. Sono stati inoltre raccolti i seguenti dati clinici: età, sesso, indice di massa corporea (BMI), data del trauma, data dell’intervento chirurgico e riscontro intraoperatorio di lesioni meniscali e/o cartilaginee. I livelli di mRNA di 4 chemochine (IL-8, CCL19, CCL21, and CCL5) e di un recettore per le chemochine (CCR7) sono stati misurati sulla sinovia sovrapatellare, tramite real time qPCR. Tali chemochine sono risultate precedentemente associate all’infiammazione sinoviale nei pazienti sottoposti a meniscectomia in uno studio condotto tramite microarray analisi (C Scanzello, Arthritis Rheum 2011) [1]. Risultati: Dei 40 pazienti sottoposti a biopsia sinoviale, 19 sono femmine e 21 maschi, con un’età mediana rispettivamente di 20 e 36 anni. L’85% dei pazienti analizzati presenta segni istologici d’infiammazione sinoviale a livello sovrapatellare: il 44.1% dei pazienti ha uno score tra 1 e 2, il 44.1% uno score tra 3 e 4, il 5.8% score tra 5 e 6, e il 5.8% uno score tra 7 e 8. Durante l’artroscopia si sono riscontrate lesioni meniscali in19/40 pazienti (47%) e cartilaginee in 16/40 pazienti (40%). Non si sono identificate correlazioni tra grado d’infiammazione sinoviale e BMI, data del trauma, data dell’intervento e frequenza delle lesioni meniscali e cartilaginee. A seconda dell’età si è suddiviso i pazienti in due gruppi: 19 pazienti hanno un’età superiore a 30 anni e 21 un’età inferiore ai 30 anni. La presenza di lesioni meniscali è associata all’infiammazione sinoviale nei pazienti con età > 30 anni. Tra le biopsie sinoviali sovrapatellari eseguite su pazienti con età > 30 anni, se ne sono selezionate 16 da sottoporre a qPCR analisi: 8 biopsie provenienti da pazienti senza segni d’infiammazione sinoviale (grado 0-2) e 8 provenienti da pazienti con infiammazione sinoviale (grado 3-8). I livelli di mRNA di CCL5 e CCL19 risultano significativamente più elevati nei pazienti con infiammazione sinoviale di 2.7 (p = 0.0426) e di 4.7 volte (p =0.0289) rispettivamente. Conclusioni: Nel nostro studio, i pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA per rottura traumatica presentano un’alta percentuale di sinovite di basso grado (85%), lesioni meniscali (47%) e difetti cartilaginei (40%). Nel gruppo di pazienti con età > 30 anni, la presenza di sinovite si correla con il riscontro di lesioni meniscali suggerendo una possibile relazione tra i due processi patologici. L’analisi dell’espressione dell’mRNA in questo gruppo di pazienti, ha confermato un incremento di CCL5 and CCL19, in accordo con quanto riportato in letteratura [1]. Queste due chemochine potrebbero avere un ruolo chiave nella patofisiologia dell’OA, in particolar modo nei pazienti con infiammazione sinoviale

Synovial inflammation and associated intra-articular pathology in a cohort of patients undergoing anterior cruciate ligament reconstruction for traumatic rupture

FAVERO, MARTA
2010

Abstract

Scopo dello studio: I dati riportati in lettura evidenziano una stretta correlazione tra la rottura del legamento crociato anteriore (LCA) e il rischio di sviluppare osteoartrosi (OA). Benché non sia considerata una classica artropatia infiammatoria, l’OA è spesso associata alla presenza di sinovite di basso grado. Nei pazienti affetti da OA, l’infiammazione sinoviale viene considerata un fattore di rischio correlato con l’attività di malattia e con la progressione del danno articolare. Lo scopo dello studio consiste nel caratterizzare la sinovite dei pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA post rottura traumatica e nell’identificare la correlazione tra la presenza d’infiammazione sinoviale e la coesistenza di lesioni meniscali e cartilaginee. Materiali e Metodi: Lo studio è stato condotto presso l’Hospital for Special Surgery (HSS) di New York, USA, utilizzando il registro per il LCA, che raccoglie i dati clinici, preoperatori ed intraoperatori, di 1200 pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA in seguito a rottura traumatica. Su 40 pazienti sono state eseguite biopsie sinoviali in corso di artroscopia ed i campioni raccolti sono stati sottoposti ad istologia e ad estrazione di RNA. La presenza d’infiammazione sinoviale è stata valutata mediante l’utilizzo di uno score istologico composito messo a punto all’HSS. Tale score prende in considerazione la presenza dei seguenti parametri istologici per un punteggio complessivo massimo di 15: infiltrazione perivascolare di cellule mononucleate, detriti, cambiamenti mucoidi, fibrosi, incremento della vascolarizzazione ed iperplasia della membrana sinoviale. Sono stati inoltre raccolti i seguenti dati clinici: età, sesso, indice di massa corporea (BMI), data del trauma, data dell’intervento chirurgico e riscontro intraoperatorio di lesioni meniscali e/o cartilaginee. I livelli di mRNA di 4 chemochine (IL-8, CCL19, CCL21, and CCL5) e di un recettore per le chemochine (CCR7) sono stati misurati sulla sinovia sovrapatellare, tramite real time qPCR. Tali chemochine sono risultate precedentemente associate all’infiammazione sinoviale nei pazienti sottoposti a meniscectomia in uno studio condotto tramite microarray analisi (C Scanzello, Arthritis Rheum 2011) [1]. Risultati: Dei 40 pazienti sottoposti a biopsia sinoviale, 19 sono femmine e 21 maschi, con un’età mediana rispettivamente di 20 e 36 anni. L’85% dei pazienti analizzati presenta segni istologici d’infiammazione sinoviale a livello sovrapatellare: il 44.1% dei pazienti ha uno score tra 1 e 2, il 44.1% uno score tra 3 e 4, il 5.8% score tra 5 e 6, e il 5.8% uno score tra 7 e 8. Durante l’artroscopia si sono riscontrate lesioni meniscali in19/40 pazienti (47%) e cartilaginee in 16/40 pazienti (40%). Non si sono identificate correlazioni tra grado d’infiammazione sinoviale e BMI, data del trauma, data dell’intervento e frequenza delle lesioni meniscali e cartilaginee. A seconda dell’età si è suddiviso i pazienti in due gruppi: 19 pazienti hanno un’età superiore a 30 anni e 21 un’età inferiore ai 30 anni. La presenza di lesioni meniscali è associata all’infiammazione sinoviale nei pazienti con età > 30 anni. Tra le biopsie sinoviali sovrapatellari eseguite su pazienti con età > 30 anni, se ne sono selezionate 16 da sottoporre a qPCR analisi: 8 biopsie provenienti da pazienti senza segni d’infiammazione sinoviale (grado 0-2) e 8 provenienti da pazienti con infiammazione sinoviale (grado 3-8). I livelli di mRNA di CCL5 e CCL19 risultano significativamente più elevati nei pazienti con infiammazione sinoviale di 2.7 (p = 0.0426) e di 4.7 volte (p =0.0289) rispettivamente. Conclusioni: Nel nostro studio, i pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA per rottura traumatica presentano un’alta percentuale di sinovite di basso grado (85%), lesioni meniscali (47%) e difetti cartilaginei (40%). Nel gruppo di pazienti con età > 30 anni, la presenza di sinovite si correla con il riscontro di lesioni meniscali suggerendo una possibile relazione tra i due processi patologici. L’analisi dell’espressione dell’mRNA in questo gruppo di pazienti, ha confermato un incremento di CCL5 and CCL19, in accordo con quanto riportato in letteratura [1]. Queste due chemochine potrebbero avere un ruolo chiave nella patofisiologia dell’OA, in particolar modo nei pazienti con infiammazione sinoviale
31-gen-2010
Inglese
sinovite, osteoartrosi, legamento crociato anteriore/ synovitis, osteoarthritis, anterior cruciate ligament
SCHIAVON, FRANCO
PUNZI, LEONARDO
Università degli studi di Padova
60
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/172337
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-172337