Il presente lavoro descrive i risultati di un esperimento didattico atto a testare l’efficacia della teoria linguistica formale nell’insegnamento di una lingua seconda (L2) alla scuola primaria. Il fenomeno preso in esame è l’acquisizione/apprendimento del verbo secondo (V2) tedesco da parte di bambini italiani di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le basi teoriche della ricerca rientrano nel quadro dei Principi e Parametri (Chomsky 1981, 2005). Da un lato, si è esaminata la possibilità di accesso ai principi della Grammatica Universale da parte di apprendenti guidati di L2. Dall’altro lato, si è verificato se l’intervento didattico attuato favorisse l’impostazione del parametro del V2. I bambini della scuola primaria rientrano in una fase privilegiata per l’acquisizione del linguaggio e sono quindi nella condizione di acquisire − e non semplicemente di apprendere − una L2, anche in un contesto artificiale di esposizione all’input come quello scolastico. Per quanto riguarda le fasi iniziali di costruzione della grammatica della L2, si è osservato come l’apprendente si appoggi direttamente alla struttura sintattica della lingua materna (L1). Per innescare un processo di acquisizione della L2 completo di reimpostazione dei relativi parametri, l’apprendente deve essere adeguatamente stimolato ed esposto a un input significativo in L2. Occorre quindi che l’insegnante di lingua sia in grado non solo di selezionare quest’input, ma anche di analizzare con la classe modelli esemplificativi delle strutture sintattiche della L2. Inoltre, nemmeno il confronto interlinguistico tra L2 e L1 deve essere trascurato. L’operazione cognitiva presa in esame nello studio non consiste semplicemente nella memorizzazione o riproduzione di una regola grammaticale prescrittiva, ma nella costruzione produttiva di una struttura grammaticale. Se gli elementi lessicali e funzionali entrano in un processo di computazione sintattica, si vanno a stimolare abilità specifiche per il linguaggio. Gli effetti positivi immediati che questo metodo comporta devono essere supportati da una pratica regolare e dall’esposizione costante a un input mirato. L’esperienza didattica presentata nella tesi mostra come una riflessione grammaticale esplicita, basata su teorie linguistiche formali convenientemente semplificate, sia adeguata alle esigenze didattiche e allo sviluppo cognitivo generale degli apprendenti della scuola primaria. I dati raccolti mostrano anche come l’insegnamento di L2 alla scuola primaria sia da potenziare, soprattutto nei primi anni di scuola.
THE ROLE OF FORMAL LINGUISTIC THEORIES IN GRAMMAR INSTRUCTION. THE CASE OF V2 WITH ITALIAN CHILD L2 LEARNERS OF GERMAN IN THE PRIMARY SCHOOL
MASUTTI, VANIA
2015
Abstract
Il presente lavoro descrive i risultati di un esperimento didattico atto a testare l’efficacia della teoria linguistica formale nell’insegnamento di una lingua seconda (L2) alla scuola primaria. Il fenomeno preso in esame è l’acquisizione/apprendimento del verbo secondo (V2) tedesco da parte di bambini italiani di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le basi teoriche della ricerca rientrano nel quadro dei Principi e Parametri (Chomsky 1981, 2005). Da un lato, si è esaminata la possibilità di accesso ai principi della Grammatica Universale da parte di apprendenti guidati di L2. Dall’altro lato, si è verificato se l’intervento didattico attuato favorisse l’impostazione del parametro del V2. I bambini della scuola primaria rientrano in una fase privilegiata per l’acquisizione del linguaggio e sono quindi nella condizione di acquisire − e non semplicemente di apprendere − una L2, anche in un contesto artificiale di esposizione all’input come quello scolastico. Per quanto riguarda le fasi iniziali di costruzione della grammatica della L2, si è osservato come l’apprendente si appoggi direttamente alla struttura sintattica della lingua materna (L1). Per innescare un processo di acquisizione della L2 completo di reimpostazione dei relativi parametri, l’apprendente deve essere adeguatamente stimolato ed esposto a un input significativo in L2. Occorre quindi che l’insegnante di lingua sia in grado non solo di selezionare quest’input, ma anche di analizzare con la classe modelli esemplificativi delle strutture sintattiche della L2. Inoltre, nemmeno il confronto interlinguistico tra L2 e L1 deve essere trascurato. L’operazione cognitiva presa in esame nello studio non consiste semplicemente nella memorizzazione o riproduzione di una regola grammaticale prescrittiva, ma nella costruzione produttiva di una struttura grammaticale. Se gli elementi lessicali e funzionali entrano in un processo di computazione sintattica, si vanno a stimolare abilità specifiche per il linguaggio. Gli effetti positivi immediati che questo metodo comporta devono essere supportati da una pratica regolare e dall’esposizione costante a un input mirato. L’esperienza didattica presentata nella tesi mostra come una riflessione grammaticale esplicita, basata su teorie linguistiche formali convenientemente semplificate, sia adeguata alle esigenze didattiche e allo sviluppo cognitivo generale degli apprendenti della scuola primaria. I dati raccolti mostrano anche come l’insegnamento di L2 alla scuola primaria sia da potenziare, soprattutto nei primi anni di scuola.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Masutti_Vania_tesi.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.79 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.79 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/172347
URN:NBN:IT:UNIPD-172347