Il lavoro presentato in questa tesi è volto a chiarire l’evoluzione delle cellule sensoriali secondarie nel subphylum Tunicata (Chordata), ritenuto attualmente il sister group dei Vertebrata. Sono stati utilizzati due approcci, uno morfologico che prende in considerazione numerose specie appartenenti a classi diverse, e un approccio molecolare che intende chiarire quali geni siano coinvolti nel differenziamento di questo tipo cellulare. Nel capitolo 1 viene descritta l’analisi delle strutture sensoriali orali di tre specie rappresentative dei tre ordini costituenti i Thaliacea. In solo due delle specie analizzate è stato riconosciuto un organo, paragonabile all’ organo coronale descritto per la classe degli Ascidiacea, costituito da cellule sensoriali secondarie; l’assenza dello stesso nella terza specie è stata da noi interpretata come un adattamento alla diversa modalità di nutrizione che caratterizza questi animali. Nel capitolo 2 viene estesa l’analisi morfologica a due specie appartenenti alla classe Larvacea, nelle quali è stata osservata una struttura sensoriale orale, chiamata anello circumorale, simile all’organo coronale di Thaliacea e Ascidiacea. I nuovi dati, a completamento di quelli già presenti in letteratura, sono stati utilizzati per effettuare un’analisi cladistica delle cellule sensoriali secondarie dei Tunicata, utilizzando specie appartenenti ai Cephalochordata e Vertebrata come outgroups. I risultati mostrano che il prototipo cellulare ancestrale era rappresentato da una cellula dotata di un apparato apicale con un solo ciglio, circondato da corti microvilli, dal quale poi si sarebbero differenziati gli altri tipi cellulari osservati. Il capitolo 3 presenta la descrizione dello sviluppo dell’organo coronale nell’ascidia solitaria Ciona intestinalis, dove le cellule sensoriali dell’organo coronale sono state osservate fin dalla metamorfosi, con un apparato apicale dotato di corte ciglia e microvilli, queste successivamente acquisiscono l’aspetto pluricigliato tipico dell’adulto. È’ stata inoltre analizzata la proliferazione delle cellule dell’organo coronale durante lo sviluppo. Infine, nel capitolo 4 sono stati considerati alcuni importanti geni coinvolti nel differenziamento cellulare in senso neurale e sensoriale (Notch, Delta, Hairy/Hes, Atoh, Musashi) e altre molecole coinvolte nella neurotrasmissione (canali TRP e il neurotrasmettitore glutamate), dimostrandone la loro espressione nell’organo coronale di Ciona intestinalis. Considerati nel loro insieme questi risultati confermano che le cellule sensoriali secondarie osservate nei tunicati rappresentano un carattere comune di questo subphylum, probabilmente con un ruolo principale nel meccanismo di alimentazione. Inoltre il fatto che condividano con le cellule sensoriali secondari dei vertebrati l’espressione di alcuni importanti geni coinvolti nello sviluppo e nel funzionamento, ci porta a pensare che questa tipologia di cellule sensoriali rappresentino un carattere plesiomorfico di questi due gruppi.
Evolution of the secondary sensory cells in tunicates and their development in Ciona intestinalis
RIGON, FRANCESCA
2013
Abstract
Il lavoro presentato in questa tesi è volto a chiarire l’evoluzione delle cellule sensoriali secondarie nel subphylum Tunicata (Chordata), ritenuto attualmente il sister group dei Vertebrata. Sono stati utilizzati due approcci, uno morfologico che prende in considerazione numerose specie appartenenti a classi diverse, e un approccio molecolare che intende chiarire quali geni siano coinvolti nel differenziamento di questo tipo cellulare. Nel capitolo 1 viene descritta l’analisi delle strutture sensoriali orali di tre specie rappresentative dei tre ordini costituenti i Thaliacea. In solo due delle specie analizzate è stato riconosciuto un organo, paragonabile all’ organo coronale descritto per la classe degli Ascidiacea, costituito da cellule sensoriali secondarie; l’assenza dello stesso nella terza specie è stata da noi interpretata come un adattamento alla diversa modalità di nutrizione che caratterizza questi animali. Nel capitolo 2 viene estesa l’analisi morfologica a due specie appartenenti alla classe Larvacea, nelle quali è stata osservata una struttura sensoriale orale, chiamata anello circumorale, simile all’organo coronale di Thaliacea e Ascidiacea. I nuovi dati, a completamento di quelli già presenti in letteratura, sono stati utilizzati per effettuare un’analisi cladistica delle cellule sensoriali secondarie dei Tunicata, utilizzando specie appartenenti ai Cephalochordata e Vertebrata come outgroups. I risultati mostrano che il prototipo cellulare ancestrale era rappresentato da una cellula dotata di un apparato apicale con un solo ciglio, circondato da corti microvilli, dal quale poi si sarebbero differenziati gli altri tipi cellulari osservati. Il capitolo 3 presenta la descrizione dello sviluppo dell’organo coronale nell’ascidia solitaria Ciona intestinalis, dove le cellule sensoriali dell’organo coronale sono state osservate fin dalla metamorfosi, con un apparato apicale dotato di corte ciglia e microvilli, queste successivamente acquisiscono l’aspetto pluricigliato tipico dell’adulto. È’ stata inoltre analizzata la proliferazione delle cellule dell’organo coronale durante lo sviluppo. Infine, nel capitolo 4 sono stati considerati alcuni importanti geni coinvolti nel differenziamento cellulare in senso neurale e sensoriale (Notch, Delta, Hairy/Hes, Atoh, Musashi) e altre molecole coinvolte nella neurotrasmissione (canali TRP e il neurotrasmettitore glutamate), dimostrandone la loro espressione nell’organo coronale di Ciona intestinalis. Considerati nel loro insieme questi risultati confermano che le cellule sensoriali secondarie osservate nei tunicati rappresentano un carattere comune di questo subphylum, probabilmente con un ruolo principale nel meccanismo di alimentazione. Inoltre il fatto che condividano con le cellule sensoriali secondari dei vertebrati l’espressione di alcuni importanti geni coinvolti nello sviluppo e nel funzionamento, ci porta a pensare che questa tipologia di cellule sensoriali rappresentino un carattere plesiomorfico di questi due gruppi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/172772
URN:NBN:IT:UNIPD-172772