Introduzione: Il termine trombocitopenia, o piastrinopenia, indica la carenza di piastrine nel sangue. Le possibilità terapeutiche per le forme ereditarie sono molto limitate in particolare sono disponibili trasfusioni di piastrine che correggono il difetto solo per pochi giorni e possono indurre la formazione di anticorpi che riducono l’efficacia delle infusioni successive. Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) sono in grado di produrre cellule appartenenti a tutti e tre i foglietti germinativi e possono rappresentare un sistema efficiente per produrre piastrine autologhe paziente-specifiche. Scopo dello studio: L’obiettivo di questo studio è stato la riprogrammazione di cellule somatiche umane a cellule staminali pluripotenti indotte (iPSc), per il trattamentodi patologie piastriniche. A questo scopo le iPSCs sono state riprogrammate avvalendosi sia di protocolli integranti che non-integranti e differenziate lungo in lineage ematopoietico allo scopo di ottenere megacariociti in grado di produrre piastrine. Materiali e metodi: Le cellule iPS sono state derivate mediante tre differenti metodi di riprogrammazione tra cui i vettori retrovirali (RV), derivati dal virus del Sendai (SeV) ed episomali (EpV). Tutti i vettori esprimevano i quattro fattori di trascrizione Oct4, Sox2, Klf4 e c-Myc. Successivamente i cloni iPSCs sono stati completamente caratterizzati e differenziati in megacariociti mediante differenziamento diretto. Risultati: In questo studio sono stati derivati più di 30 cloni IPSCs mediante trasduzione di vettori RV e SeV e trasfezione con vettori EpV. Il protocollo di riprogrammazione basato sui vettori adenovirali (AdV) si è rivelato inefficiente. I megacariociti derivati dalle cellule iPS risultavano polinucleati, con estroflessioni sulla superficie simili alle pro-piastrine e in grado di rilasciare cellule anucleate. Conclusioni: In conclusione sono stati derivati con successo cloni di iPSC con vettori virali integranti retrovirali, con vettori virali non integranti derivati dal virus del Sendai e con vettori non virali, non integranti, quali i vettori episomali. Tutti i cloni ottenuti esprimevano tutti i marcatori di pluripotenza e una volta formati i corpi embrioni (EBs), tutti esprimevano anche i marcatori dei tre i foglietti germinativi. Inoltre è stato sviluppato un nuovo protocollo di differenziamento diretto da iPSCs a megacariociti in grado di creare una terapia su misura per pazienti con disordini piastrinici
Derivazione e caratterizzazione di cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) per la produzione di megacariociti
COSTANZI, GIULIA
2014
Abstract
Introduzione: Il termine trombocitopenia, o piastrinopenia, indica la carenza di piastrine nel sangue. Le possibilità terapeutiche per le forme ereditarie sono molto limitate in particolare sono disponibili trasfusioni di piastrine che correggono il difetto solo per pochi giorni e possono indurre la formazione di anticorpi che riducono l’efficacia delle infusioni successive. Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) sono in grado di produrre cellule appartenenti a tutti e tre i foglietti germinativi e possono rappresentare un sistema efficiente per produrre piastrine autologhe paziente-specifiche. Scopo dello studio: L’obiettivo di questo studio è stato la riprogrammazione di cellule somatiche umane a cellule staminali pluripotenti indotte (iPSc), per il trattamentodi patologie piastriniche. A questo scopo le iPSCs sono state riprogrammate avvalendosi sia di protocolli integranti che non-integranti e differenziate lungo in lineage ematopoietico allo scopo di ottenere megacariociti in grado di produrre piastrine. Materiali e metodi: Le cellule iPS sono state derivate mediante tre differenti metodi di riprogrammazione tra cui i vettori retrovirali (RV), derivati dal virus del Sendai (SeV) ed episomali (EpV). Tutti i vettori esprimevano i quattro fattori di trascrizione Oct4, Sox2, Klf4 e c-Myc. Successivamente i cloni iPSCs sono stati completamente caratterizzati e differenziati in megacariociti mediante differenziamento diretto. Risultati: In questo studio sono stati derivati più di 30 cloni IPSCs mediante trasduzione di vettori RV e SeV e trasfezione con vettori EpV. Il protocollo di riprogrammazione basato sui vettori adenovirali (AdV) si è rivelato inefficiente. I megacariociti derivati dalle cellule iPS risultavano polinucleati, con estroflessioni sulla superficie simili alle pro-piastrine e in grado di rilasciare cellule anucleate. Conclusioni: In conclusione sono stati derivati con successo cloni di iPSC con vettori virali integranti retrovirali, con vettori virali non integranti derivati dal virus del Sendai e con vettori non virali, non integranti, quali i vettori episomali. Tutti i cloni ottenuti esprimevano tutti i marcatori di pluripotenza e una volta formati i corpi embrioni (EBs), tutti esprimevano anche i marcatori dei tre i foglietti germinativi. Inoltre è stato sviluppato un nuovo protocollo di differenziamento diretto da iPSCs a megacariociti in grado di creare una terapia su misura per pazienti con disordini piastriniciFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/172841
URN:NBN:IT:UNIPD-172841